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La bella è ancora addormentata

Vediamo come si sta evolvendo Little Briar Rose

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   20/07/2015

Molti videogiochi mirano a colpire subito i potenziali acquirenti con presentazioni mirabolanti. Quante volte capita di trovarsi di fronte a trailer che mostrano più un'idea di atmosfera o un'emozione riguardante un certo personaggio o un certo scenario, invece che il gioco vero e proprio? Rispondiamo noi per voi: innumerevoli.

Il lago degli spriggan
Il lago degli spriggan

Fortunatamente ci sono casi in cui a colpire è altro, come Little Briar Rose, avventura grafica tutta italiana nata dal concorso Indie Game Maker Contest, dove è arrivata sul podio, e ora pronta a sbarcare sul mercato in una forma più ampia grazie all'adozione di Unity (inizialmente era sviluppata con RPG Maker). Basta guardare un'immagine di gioco per rendersi conto del peculiare stile grafico scelto dal team di sviluppo, stile che colpì moltissimo già all'epoca della prima versione e che, dopo la prova di una demo del gioco, si rivela essere ancora la sua carta vincente. La fonte d'ispirazione del progetto è la fiaba de "La Bella Addormentata nel Bosco", che ricordiamo nei racconti di Perrault e nella famosa ed edulcorata versione Disney, sicuramente quella che conoscerete meglio. Meglio fermarsi qui con i paragoni, perché Little Briar Rose procede in una direzione completamente differente. L'obiettivo è sempre quello di entrare nel castello circondato da una foresta di rovi per salvare la principessa addormentata da una terribile maledizione, ma per riuscirci dovremo risolvere tutta una serie di enigmi, studiando nel contempo la conformazione del bosco e imparando a conoscerne gli abitanti. Questi ultimi comprendono fatine con grossi problemi caratteriali, gnomi laboriosi quanto scontrosi e chi più ne ha più ne metta. Insomma, un bel parterre di freak, più che di creature incantate in senso stretto!

L'anteprima di Little Briar Rose ci svela a che punto è il sonno della Bella Addormentata

Novità di gameplay

Come ogni avventura grafica che si rispetti, anche Little Briar Rose ha la sua bella dose di oggetti da trovare e da usare alla bisogna con gli hot-spot sparsi per le mappe.

Uno dei minigiochi
Uno dei minigiochi

L'interfaccia di gioco è quella classica del genere, con un cursore utilizzato per esplorare l'ambiente e interagirci. Ogni punto d'interesse ha la sua descrizione. Gli oggetti raccolti finiscono nel classico inventario che andrà via via riempendosi. Ovviamente spetta al giocatore capire quando usare qualcosa e, soprattutto, cosa usare in certi momenti specifici. Niente che gli avventurieri navigati non conoscano più che bene. Molti saranno felici di apprendere che per i testi è stato scelto uno stile comico alla Monkey Island e affini, quindi aspettatevi momenti brillanti quanto surreali, con i personaggi che si prodigheranno in nonsense vari in ogni occasione. Ad esempio gli gnomi tenderanno a snobbare il colorito principe perché indaffarati nelle loro attività preferite, come la pittura. Ottenerne l'attenzione non sarà facile! In alcuni frangenti ci troveremo alle prese con veri e propri mini giochi, come quello di cucina che coinvolgerà gli Spriggan, creature dedita ai piaceri della gola. Si tratta di momenti di distensione dalla risoluzione degli enigmi più classici, che comunque abbondano. In generale, rispetto alla versione presentata per il concorso il lavoro fatto sugli enigmi e i puzzle è stato davvero notevole, con un ampliamento della portata del gioco e un ispessimento del gameplay. Pensate che solo la demo dura più del prototipo originale. Non possiamo ancora fare previsioni su quella che sarà la longevità complessiva, ma da quello che abbiamo visto si può sperare in un titolo abbastanza corposo (rispetto al genere).

La Bella Addormentata nel Bosco, the sequel

Se avete letto la versione di Perrault, saprete che La Bella Addormentata nel Bosco è una fiaba popolare molto più crudele di quella che poi ci ha tramandato Disney. La versione più conosciuta arriva fino al momento in cui il principe salva la principessa e tutti vissero felici e contenti. In realtà la favola continua: una volta portata al palazzo del principe, i due hanno due figli (sì, nelle fiabe ci si accoppia tantissimo). Si dà però il caso che la madre di lui sia un'orchessa che tenterà di divorare i nipoti quando il figlio partirà per la guerra (che nonna premurosa). Ingannata, andrà su tutte le furie quando scoprirà che sono ancora vivi e tenterà di vendicarsi uccidendo tutti i congiurati in modo davvero brutale. Fortunatamente la principessa e i figli saranno salvati dal principe che arriverà giusto in tempo per uccidere la madre.

Vetrate in alta risoluzione

Se guardate l'immagine a corredo di questo paragrafo, potrete rendervi conto da soli del lavoro fatto sul lato grafico di Little Briar Rose.

In alto la grafica originale, in basso quella ridisegnata per Unity
In alto la grafica originale, in basso quella ridisegnata per Unity

Non che l'originale fosse brutto, perché lo stile a vetrata era comunque riuscitissimo anche in bassa risoluzione, ma passando da RPG Maker a Unity, il team di sviluppo si è potuto permettere di ridisegnare il tutto a una risoluzione decisamente maggiore, aggiungendo dettagli e rendendo ancora più piacevole l'effetto complessivo della grafica, che risulta peculiarissima. Oltre a una maggiore risoluzione, sono state aggiunte anche delle animazioni per tutti i personaggi e per alcuni elementi dello scenario. In buona sostanza, la versione di Little Briar Rose che arriverà nei negozi virtuali è stata completamente rifatta rispetto a quella del contest. Un lavoraccio che però ha dato i suoi frutti! Ovviamente la scelta di una grafica in cui ogni schermata sembra la vetrata di un castello gotico non è casuale e aiuta enormemente a calarsi nell'atmosfera della favola. Si tratta di uno di quei casi in cui lo stile visivo determina enormemente il gameplay, ma senza brutalizzarlo con la pretesa di scalzarlo dal centro dell'attenzione. Diciamo che meccaniche di gioco e grafica formano un amalgama indissolubile. Lì dove l'industria tenta sempre più di spersonalizzare l'aspetto dei videogiochi, rendendo la grafica una mera espressione di potenza, così da poterne usare il rivestimento per vendere DLC e affini, Little Briar Rose appare una costruzione compatta e determinata da una volontà che non esitiamo a definire autoriale. Togliete le vetrate e avrete un altro gioco. Confrontatelo con un titolo più ricco e l'originalità della scelta stilistica lo farà comunque risaltare. È indubbio che abbia una sua bellezza, tale da rendere piacevole la sola esplorazione finalizzata alla scoperta dei vari luoghi... Non è poco, per la nostra epoca.

CERTEZZE

  • Stilisticamente splendido
  • Ampliato rispetto al prototipo

DUBBI

  • Quanti enigmi in più ci sono?