Dal punto di vista commerciale è stato un anno esaltante per Sony, capace negli ultimi dodici mesi di incrementare il vantaggio rispetto alla concorrenza arrivando a piazzare più di 30 milioni di PlayStation 4 in tutto il mondo. Quando si parla di giocare però assume un'importanza fondamentale l'infrastruttura online, gestita tramite il PlayStation Network al quale quest'anno sono state aggiunte alcune interessanti funzionalità.
Le più importanti sono le community alle quali i giocatori possono aggregarsi per dar vita a discussioni relative a un gioco o a un tema specifico e condividere le proprie esperienze, e la possibilità di seguire le persone senza il vincolo dell'amicizia, in modo da rimanere aggiornati sulle attività videoludiche di coloro che hanno raggiunto il limite della lista amici, oltre che ai più famosi pro player, sviluppatori e software house attraverso i loro post e le loro trasmissioni. Una colonna portante dell'online è poi il PlayStation Plus che ha visto nel 2015 l'alternarsi di luci ed ombre. Ogni mese il Plus mette a disposizione gratuitamente attraverso la Instant Game Collection una manciata di titoli per PlayStation 3, PlayStation 4 e PlayStation Vita, oltre a una serie di sconti più o meno corpose su una selezione del catalogo. Quest'anno hanno fatto parte della lista 72 titoli - sei al mese - per un valore commerciale calcolato al momento dell'inizio della promozione di più di mille euro. Un bel bottino contando che per l'abbonamento annuale sono necessari 49,99€. Il problema eventualmente emerge quando ci si trova di fronte una lista di titoli privi di molti tripla A, che in più di un'occasione ha fatto rumoreggiare la community. La libreria di PlayStation 4 ha solamente due anni sulle spalle e così è stato necessario pescare nel mare delle produzioni indipendenti, magari già viste nella passata generazione, mentre su PlayStation 3 venivano riproposte vecchie glorie come Mass Effect 2. Inoltre, Sony ha deciso di alzare il prezzo dell'abbonamento trimestrale portandolo da 14,99€ a 19,99€, mossa non apprezzata dai giocatori che chiedono a gran voce una maggiore continuità nella scelta qualitativa dei titoli. Tuttavia l'anno che volge al termine ci ha permesso di dare una chance a produzione medio/piccole che, se avessimo dovuto metter mano al portafoglio, forse non sarebbero mai entrate a far parte della nostra libreria ludica. Tra eclatanti rivelazioni e piacevoli sorprese, di seguito vi proponiamo una selezione del meglio che la Instant Game Collection ha offerto nel 2015.
Una breve selezione di quanto di meglio ha offerto la Instant Game Collection durante il 2015
Dishonored
Nonostante sia uscito nel 2012, fosse incluso nella Instant Game Collection nella sua versione PlayStation 3 e ne sia poi stata rilasciata la remastered per la corrente generazione di console, Dishonored merita assolutamente un posto nella nostra classifica, così come il vostro tempo se ancora non lo avere giocato. Il titolo di Arkane Studios è uno shooter in prima persona dal fortissimo sapore stealth, che miscela sapientemente un gameplay molto vario e profondo ad un approccio libero nella scelta delle azioni da far compiere al protagonista Corvo Attano, cercando di sfruttare al meglio tutti i poteri a disposizione. A caratterizzarlo ancor di più ci pensa un comparto artistico di prim'ordine carico di fascino e di atmosfera, che riesce a mettere una pezza al motore grafico a tratti claudicante sotto il profilo meramente tecnico. Nell'attesa del secondo episodio, recuperarsi l'esordio di questa proprietà intellettuale rimane un consiglio di assoluto valore.
Metal Gear Solid V: Ground Zeroes
Come detto in apertura, la libreria di titoli di PlayStation 4 è ancora piuttosto ristretta essendo la console uscita solamente da due anni, e per questo i tripla A stentano a trovare posto nel catalogo dei titoli mensili gratuiti. Tuttavia, in attesa di The Phantom Pain, a giugno è arrivato Metal Gear Solid V: Ground Zeroes, una sorta di prologo che ha permesso a tutti i possessori di PlayStation 4 di ingannare l'attesa con una manciata di missioni da ripetere più volte per farsi un'idea della direzione intrapresa dalla creatura di Hideo Kojima, soprattutto dal punto di vista del gameplay che mai come ora offre un approccio molto libero al completamento degli obiettivi. Per la prima volta abbiamo visto in azione il Vemon Snake, saggiato con mano le potenzialità del Fox Engine sulla home console Sony e preso confidenza con il sistema di gioco, in questa sorta di breve assaggio nell'attesa della pietanza principale.
Rocket League
Luglio ha visto la nascita di un vero e proprio fenomeno videoludico dove il calcio ha incontrato i motori per dar vita a sfide altamente competitive e spettacolari. Rocket League è riuscito in pochissimo tempo a catalizzare l'attenzione dell'intera community diventando istantaneamente il gioco dell'anno su PlayStation Plus spinto da due fattori fondamentali: innanzitutto è un'esclusiva per la home console Sony, essendo per ora presente solo su PC come seconda piattaforma, e secondariamente è arrivato gratis in occasione del lancio, sfruttando pienamente l'onda lunga delle recensioni positive che ne hanno giustamente incensato il gameplay immediato e frenetico, ma non per questo privo di profondità. Un mix vincente quindi, che ha superato brillantemente i primi mesi di vita grazie al continuo supporto degli sviluppatori che hanno inondato i server di aggiornamenti e contenuti aggiuntivi. Trattandosi di un gioco esclusivamente multiplayer è stata la community a consacrare il prodotto Psyonix, così bello da giocare e da vedere che sembra già avere un posto prenotato nelle maggiori competizioni di eSport del prossimo anno.
Valiant Hearts: The Great War
Il titolo sviluppato dai ragazzi di Ubisoft Montpellier si è distinto per l'alternanza di luci ed ombre, minato da un gameplay eccessivamente semplicistico e ripetitivo che però ha trovato nella narrativa e nelle angosciose atmosfere della Prima Guerra Mondiale la giusta chiave di volta per coinvolgere il giocatore e tenerlo incollato allo schermo fino alla fine dell'avventura. Mai scontato e banale, Valiant Hearts: The Great War riesce nell'intento probabilmente più importante di lasciare qualcosa nella testa e nel cuore di chi lo prova. Il tutto accompagnato da uno stile grafico unico, figlio dell'impiego del motore grafico UbiArt che nonostante il delizioso tratto fumettistico si rivela il mezzo perfetto anche per raccontare la storia funesta di quattro personaggi uniti indissolubilmente da una delle pagine più terribili della storia dell'umanità.
Transistor
Transistor è un titolo dannatamente affascinante ma anche piuttosto costoso, che in molti avranno relegato nella lista dei recuperi una volta trovato in offerta. L'inserimento nella Instant Game Collection di luglio ha quindi rappresentato una ghiotta occasione per giocarsi l'ultimo lavoro di Supergiants Game, software house che dopo lo splendido esordio con Bastion ha provato a ripetersi con un prodotto visivamente molto accattivante accompagnato da un gameplay a metà tra il combattimento a turni e in tempo reale. Le strade digitali di Cloudbank pullulano di scorci unici, la storia di Red è coinvolgente e ben raccontata, scandita da una colonna sonora ottima che ci accompagna per tutta l'avventura. Peccato che una volta esaurita rimanga ben poco altro da fare visto che mancano extra e altri contenuti complementari.