Annunciato a sorpresa lo scorso 27 aprile e pubblicato nel medesimo giorno in Accesso Anticipato su Steam, DiRT Rally ha immediatamente catalizzato l'interesse degli appassionati del genere, orfani sin da troppo tempo di un simulatore di guida in grado di replicare con efficacia sensazioni ed emozioni di questo affascinante sport motoristico. Benché nel nome fosse incluso il termine DiRT, che per Codemasters sancì un discusso cambio di rotta rispetto ai primi, apprezzatissimi titoli dedicati allo sfortunato campione scozzese Colin McRae, il comunicato ufficiale non lasciava dubbi sui contorni dell'ambizioso progetto, studiato appositamente per saggiare i feedback della community "hardcore" e costruire attorno ad essa un titolo senza compromessi e derive commerciali. I primi riscontri di critica e pubblico furono semplicemente esaltanti, innescando un circolo virtuoso che nei sette mesi di sviluppo successivi è sbocciato in un certosino lavoro di rifinitura e naturalmente in nuovi contenuti, entrambi ricamati sui pareri dell'utenza. Oggi, finalmente, abbiamo potuto metter mano sulla versione 1.0 del codice e così come fu per il lancio sulla piattaforma Valve, anche l'uscita dall'Accesso Anticipato è stata una piacevole sorpresa, impreziosita dall'attesissimo annuncio di una versione per PlayStation 4 e Xbox One, prevista per il prossimo 5 aprile 2016.
Spietato, adrenalinico e appagante: DiRT Rally è il racing che gli appassionati aspettavano da tempo
Leggende su quattro ruote
Il menù principale del titolo britannico si presenta particolarmente semplice e intuitivo, una caratteristica riscontrabile anche nelle schermate più ricche di informazioni, come quelle relative alla gestione della squadra, al setup meccanico delle vetture e alla riparazione dei danni. Sulla sinistra troviamo il riquadro più grande dedicato alla carriera, mentre a destra si può accedere alle varie voci di configurazione, al profilo del giocatore e all'organizzazione di un evento totalmente personalizzato, con la possibilità di guidare liberamente tutti i modelli di auto presenti.
Cuore pulsante dell'esperienza è la sopracitata modalità Carriera, un insieme di eventi che abbraccia sia la componente in single player che quella in multiplayer del titolo. Le competizioni sono suddivise in tre distinte discipline: i Rally propriamente detti, con i classici e lunghissimi percorsi a tappe; il Rallycross dove sfidare a "sportellate" altri avversari e l'Hillclimb, una emozionante corsa in salita (cronoscalata) sull'affascinante Pikes Peak in Colorado. In Campionati, sia personalizzati che preimpostati, si affronta l'intelligenza artificiale nelle tre tipologie di gare sopraindicate, partendo dal campionato definito Aperto sino ad arrivare al Master, che ovviamente presenta un maggior numero di eventi e una difficoltà sensibilmente più elevata. È presente anche il FIA World Rallycross Championship, il campionato del mondo ufficiale della disciplina che si sblocca solo dopo aver raggiunto il livello Professionale. Gli Eventi Online sono invece una serie di gare organizzate da Codemasters suddivise in tappe giornaliere, settimanali, mensili ed eventi speciali; in base ai tempi staccati, confrontabili su una comoda classifica mondiale, si conquistano premi in crediti suddivisi nelle categorie base, media e top. Dall'apposito menù è inoltre possibile cercare o creare interi campionati online personalizzati, ove ad esempio si può impostare la durata, negare o consentire l'utilizzo di assistenze, telecamere esterne e via discorrendo. I crediti guadagnati faticosamente in pista sono necessari per acquistare le auto, raggruppate in dodici categorie: il gruppo più corposo è composto dai bolidi da rally, a loro volta suddivisi in sottogruppi per epoca (anni '60, '70, '80, 2000 e 2010) e motorizzazione, come le R4, le AUTO KIT F2, la Categoria A e il famigerato Gruppo B, presente nelle varianti 4x4 ed RWD.
A questi modelli si aggiungono vetture specifiche per l'Hillclimb, come la celebre Audi Sport quattro S1 PP e la Peugeot 205 T16 Pikes Pikes, e quelle più moderne del Rallycross, silhouette tradotte da auto comuni alla stregua di Fiesta, Polo, DS3 e Mini Countryman. Il garage comprende in tutto una quarantina di vetture e non mancano i modelli più iconici che hanno fatto la storia di questo sport, come le mitiche Lancia Fulvia HF, Stratos e Delta, la Ford Escort e le immancabili Subaru Impreza e Mitsubishi Lancer Evolution. Con i crediti e l'esperienza accumulati è possibile migliorare il livello della propria squadra, composta da capo equipaggio e ingegneri specializzati nelle varie componenti elettroniche e meccaniche. Il loro contributo è fondamentale nelle critiche fasi di riparazione tra uno stage e l'altro, dato che migliori sono le caratteristiche in possesso e più efficaci risultano le riparazioni effettuabili nella mezz'ora di tempo a disposizione. Agli ingegneri è legata anche una semplice componente gestionale, poiché il contratto di assunzione scade dopo un numero predefinito di tappe (32 o 40) ed è necessario rinnovarlo per non restare senza preziosissima assistenza nel bel mezzo di un rally.
Spietato
Da quando il titolo è stato pubblicato su Steam, gli sviluppatori britannici hanno costantemente ricalibrato il fondamentale effetto Force Feedback, modificandone le dinamiche e di conseguenza anche l'esperienza di guida offerta. Con gli ultimi aggiornamenti, suffragati anche dal supporto al Workshop di Steam, ove è possibile scaricare specifiche mod dedicate alla propria periferica, il risultato ottenuto è ancor più solido e preciso, a tutto vantaggio del coinvolgimento. Il modello fisico-dinamico di DiRT Rally non è simulativo al 100% e sono presenti alcune piccole "licenze poetiche" nel comportamento delle vetture, tuttavia siamo innanzi al prodotto più profondo e realistico realizzato da Codemasters nella sua lunga storia d'amore con i racing game, un balzo qualitativo importante che avrà un impatto positivo anche sulle produzioni future della software house.
Benché non si tratti dunque del nuovo Richard Burns Rally, la simulazione di rally pura più amata in assoluto, gli appassionati di questa disciplina non potranno che apprezzare gli sforzi profusi dagli sviluppatori per rendere credibile la resa di ogni superficie, così come la risposta delle auto in base alle specifiche tecniche più intime e alle sollecitazioni cui sono sottoposte. Affrontare il ghiaccio di Montecarlo, la ghiaia polverosa della Grecia, il fango del Galles o la neve della Svezia, cui è dedicato uno specifico algoritmo simulativo, offre una sfida sensibilmente diversa e sempre impegnativa, impreziosita dalle condizioni meteo avverse e finanche dalla notte, col concreto rischio di ritrovarsi senza il supporto dei fanali anche dopo un banale incidente. A tal proposito, la resa dei danni non sembra essere sempre coerente, tuttavia nella maggior parte dei casi le vetture rispondono efficacemente alla mancanza di un pezzo o a un grave problema meccanico, regalando parecchia soddisfazione quando si riesce a concludere una gara senza una ruota, con le sospensioni andate e la carrozzeria completamente sfasciata. Ad aggiungere ulteriore adrenalina alle competizioni c'è anche il rischio del ritiro immediato, che può essere provocato dagli impatti violenti o dai capitomboli nei precipizi più impervi. Benché l'utilizzo di un buon volante e della visuale interna sia caldamente consigliato, DiRT Rally è fruibile anche con il joypad, a patto di semplificarsi la vita implementando gli immancabili aiuti elettronici, tra i quali troviamo il Launch Control automatico, l'ABS, il controllo dell'aderenza e il controllo della stabilità. La differenza nell'esperienza di guida tra i due estremi è particolarmente sensibile, ed è sufficiente provare ad affrontare i primi metri della Pikes Peak a bordo della potentissima Peugeot 205 T16 per percepire l'influenza delle assistenze. Come avviene in ogni titolo di rally che si rispetti, è possibile regolare diversi parametri meccanici della vettura prima di scendere in "pista", dall'assetto del freno al differenziale, passando per le sospensioni, gli ammortizzatori e naturalmente le marce. Manca, purtroppo, la possibilità di intervenire sugli pneumatici. Per chi non volesse perder tempo nel set up del proprio bolide, nel menù delle impostazioni è presente anche una comodissima voce collegata al Workshop di Steam che permette di scaricare sul proprio profilo le migliori configurazioni per il tracciato da affrontare. Che ci si lasci condurre dalle impostazioni automatiche e/o si utilizzino gli aiuti elettronici, DiRT Rally resta comunque un prodotto particolarmente ostico da padroneggiare e le stradine strettissime ricche di salti, cunette, variazioni di pendenza ed ostacoli improvvisi che caratterizzato gli stage richiedono sempre tantissima concentrazione e precisione, senza contare la spietata intelligenza artificiale, che alla verifica dei tempi appare sin troppo incline a non subire gli "effetti collaterali" tipici del rally.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo Windows 10
- Processore Intel Core i7-4790 3,60 GHz
- Memoria 8 GB RAM
- Scheda Video MSI Geforce GTX 980
Requisiti minimi
- Sistema operativo Versione 64 bit di Windows 7, Windows 8, Windows 10
- Processore AMD FX o Intel Core i3
- Memoria 4 GB RAM
- Scheda video AMD HD5450 o Nvidia GT430 o Intel HD4000 con 1GB di VRAM (Scheda grafica compatibile DirectX 11)
Requisiti consigliati
- Sistema operativo Versione 64 bit di Windows 7, Windows 8, Windows 10
- Processore AMD FX-8150 o Intel Core i5 4670K
- Memoria 8 GB RAM
- Scheda video AMD R9 290 o Nvidia GTX780
Nelle terre selvagge
DiRT Rally offre sei distinte ambientazioni (Grecia, Finlandia, Galles, Svezia, Germania e Montecarlo) per un totale di settanta tappe, cui vanno aggiunte la lunghissima cronoscalata del Pikes Peak, proposta in due varianti, e tre circuiti ufficiali del mondiale Rallycross, ovvero l'inglese Lydden Hill, lo svedese Hoijes e il celebre Hell norvegese. Nel complesso si tratta di una buona quantità di contenuti, anche se due o tre scenari in più, magari pescati tra quelli tropicali o desertici come Australia, Malesia e Nuova Zelanda, sarebbero stati sicuramente graditi. Non è tuttavia da escludere che il titolo possa essere arricchito in previsione dell'uscita per console. Dal punto di vista squisitamente tecnico DiRT Rally si presenta solido e convincente, con l'ultima versione del celebre Ego Engine in grandissimo spolvero.
Al massimo del dettaglio la resa di alcuni percorsi rasenta il fotorealismo, laddove l'orizzonte visivo praticamente infinito viene impreziosito da texture di qualità, shader raffinati ed effettistica di alto livello, con particellari e volumetrici particolarmente efficaci nell'esaltare le spettacolari sequenze dei replay. Eccellente anche l'illuminazione, soprattutto in notturna, che è a completo servizio del gameplay. Con la nostra configurazione di prova abbiamo ottenuto i sessanta fotogrammi al secondo in qualsivoglia circostanza, e soltanto in alcuni scorci dei replay, in particolare con le inquadrature dall'elicottero, è emerso qualche fenomeno di microstuttering. La scalabilità del motore è garantita dal pantagruelico numero di voci presenti nel menù delle impostazioni grafiche, tra le quali, oltre alle più classiche, troviamo anche le ombre del fumo, l'advandced blending, il dettaglio degli shader e persino nebbia e occlusione ambientale avanzate. Alcuni percorsi risultano meno raffinati di altri e la folla a bordo pista non è particolarmente ricca di poligoni, tuttavia il risultato complessivo risulta sempre estremamente solido e gradevole. Ottimi anche i modelli delle auto, in particolar modo negli interni grazie a shader raffinati che replicano con fedeltà le superfici di tessuti e materiali. Sublime il sound dei motori e dei vari effetti sonori legati alle singole componenti dell'auto, come turbine e sospensioni, con una cura per il dettaglio semplicemente maniacale. Il doppiaggio in italiano della coppia di navigatori presenti, infine, risulta valido, sebbene sia doveroso sottolineare un curioso bug che in alcune circostanze "mescola" le voci dei due.
Conclusioni
Accolto con entusiasmo sin dal debutto a sorpresa sulla piattaforma Valve, DiRT Rally si conferma l'eccellente racing game che abbiamo potuto apprezzare in questi sette mesi trascorsi in Accesso Anticipato. Plasmato sui feedback dell'utenza più esigente, il titolo Codemasters non abbraccia in toto la simulazione pura, ma si presenta comunque profondo e spietato come si conviene a un solidissimo simulatore dedicato a questa disciplina motoristica, mescolando con sapienza passione viscerale per le quattro ruote riprodotte e una resa fedele e credibile dei diversi scenari. Affascinante anche dal punto di vista tecnico, sarebbe stato praticamente perfetto con l'aggiunta di un paio di ambientazioni supplementari.
PRO
- Force Feedback sensibilmente migliorato
- Modello di guida solido e appagante
- Comparto tecnico di buon livello
- Splendido sound dei motori
- Restituisce le emozioni di un vero rally
CONTRO
- Un paio di scenari in più non avrebbero guastato
- Un curioso bug per la voce dei navigatori