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Cinque feature Xbox One che vorremmo su PlayStation 4

Scopriamo cosa potrebbe attingere Sony da Microsoft

SPECIALE di Dario Rossi   —   23/05/2016

Nella corrente generazione console, nonostante si muovano su un piano sostanzialmente simile, Sony e Microsoft hanno comunque deciso di intraprendere strade specifiche per le rispettive macchine. PlayStation 4 ha seguito una politica chiara fin dalla sua nascita, esplicata dal suo slogan-manifesto "per i giocatori": una console che cerca di recuperare la funzione videoludica come fulcro chiave. Nonostante non sia priva di vocazioni multimediali, un lettore Blu ray e il supporto per diverse app per lo streaming, incluso Twitch, queste rimangono in secondo piano nel programma di una console che si offre al mercato principalmente come una macchina da giochi. Le richieste da parte dell'utenza si sono fatte sempre più pressanti, e Sony ha lavorato effettivamente sulle funzioni di contorno, introducendo un perfettibile lettore multimediale, ma sono ancora tante oggi le mancanze, incluso un banalissimo lettore per leggere i CD. Xbox One fin dall'inizio ha invece dimostrato una grande apertura verso la multimedialità, proponendosi come il dispositivo ideale da salotto, un centro di convergenza per la famiglia dove si gioca, si guarda la tv o si fa ginnastica con il sensore Kinect. Microsoft nell'era Phil Spencer ha corretto parzialmente il tiro, recuperando una dimensione maggiormente giocosa, ma ancora oggi Xbox One rimane indubbiamente più evoluta ed eclettica rispetto a PlayStation 4 a livello multimediale, presentando una integrazione sempre maggiore con Windows 10. Xbox One è anche protagonista di diversi servizi e funzioni piuttosto innovativi, abbiamo quindi pensato a cinque sue caratteristiche che vorremmo vedere sulla console Sony, continuate a leggere per scoprire quali.

Analizziamo cinque feature di Xbox One che vorremmo su PlayStation 4

Multimedialità

Cinque feature Xbox One che vorremmo su PlayStation 4
Cinque feature Xbox One che vorremmo su PlayStation 4

Ricollegandoci con quanto scritto in apertura, sono ancora diverse le debolezze PlayStation 4 sul versante multimediale: come detto non è possibile inserire un CD audio per ascoltarlo, una mancanza alquanto sconcertante, ma anche il lettore multimediale, introdotto recentemente, è piuttosto lontano dal rappresentare una soluzione in grado di rivaleggiare con i dispositivi dedicati. Purtroppo le politiche Sony sui codec video limita il supporto per diversi formati, incluso il DivX, che nonostante sia ormai obsoleto trova ancora sporadico utilizzo. Il programma inoltre non si integra armonicamente nella dashboard, costringendo a inserire i file in una cartella specifica per essere riconosciuti. Inoltre, manca ancora il supporto alle tracce multilingua, presente fin dall'inizio sul lettore multimediale di Xbox One. Anche se non privo di difetti, il player One si presenta più evoluto, essendo in grado di leggere praticamente tutto, addirittura i nuovissimi file con codec H.265. Un altro aspetto è quello legato all'integrazione con le funzioni televisione, Sony aveva fatto un buon lavoro su PlayStation 3 con PlayTV, un dispositivo che permetteva di vedere e registrare su hard disk interno i programmi. Xbox One sta seguendo una via simile con la distribuzione del sintonizzatore TV Microsoft, un accessorio che si integra splendidamente con il sistema operativo della console e incrementa le sue funzioni multimediali. È previsto anche il futuro supporto alle funzioni di registrazione su hard disk esterno, ma al momento il dispositivo permette funzioni di timeshift piuttosto comode, sfruttando una cache dedicata sul disco interno, sostanzialmente è possibile mettere in pausa, riavvolgimento e scorrimento rapido qualsiasi trasmissione in un lasso di tempo di 30 minuti. PlayStation 4 al momento non presenta niente di tutto questo, ci piacerebbe quindi vedere in futuro una soluzione simile a PlayTV, magari aggiungendo anche il comodo Snap Mode.

EA Access

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Inutile girarci intorno, Sony ha sottovalutato le potenzialità del servizio Electronic Arts, avviato originariamente su Xbox One e poi PC (col nome EA Access). EA Access è un'idea innovativa che potrebbe cambiare molte regole del mercato: pagando un'iscrizione mensile o annuale, l'abbonato può accedere a una selezione di titoli prodotti dalla compagnia, completamente gratuiti per l'intera durata dell'abbonamento. Nel momento in cui scriviamo sono già presenti le maggiori iterazioni sportive EA Sports, come FIFA 16 e NHL 16, ma anche Battlefield 4 e Hardline. I giochi vengono inclusi in una sezione chiamata Vault, in perenne aggiornamento, ma è solo la punta dell'iceberg, l'abbonato può usufruire di una serie di agevolazioni, come sconti sull'acquisto dei titoli e accesso anticipato ai giochi per un certo numero di ore. Il successo del servizio ha dato ragione al publisher canadese, che sta ricevendo varie offerte per includere giochi esterni alla compagnia nel Vault. Questa evoluzione potrebbe portare a uno scenario davvero interessante, che renderebbe il servizio simile ai Games with Gold di Xbox Live, o l'Instant Game Collection di PlayStation Plus. Non crediamo sia impossibile trovare un accordo tra Sony ed Electronic Arts per portare il servizio su PlayStation 4, anche i migliori sbagliano.

Retrocompatibilità

Un altro colpo portato a segno da Microsoft è stato l'annuncio all'E3 2015 dell'arrivo della retrocompatibilità su Xbox One, un piccolo miracolo tecnico che ha permesso di emulare completamente l'hardware di Xbox 360 sulla console current-gen di Microsoft. Il sistema riesce a far girare i titoli scaricando dai server una speciale versione ricompilata, che può essere acquistata su Xbox Store, oppure viene scaricata automaticamente semplicemente inserendo il DVD originale del gioco. Il supporto al momento è limitato a una lista specifica, che però viene costantemente aggiornata e risulta completamente compatibile con le offerte dei Games with Gold, i giochi mensili gratuiti offerti con l'abbonamento Xbox Live.

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In questo modo, l'utente Xbox One ha accesso a tutti i titoli proposti nell'arco del mese. Dulcis in fundo, Microsoft non richiede ulteriori esborsi per chi ha già acquistato precedentemente i titoli, che diventano quindi immediatamente disponibili nel caso risultino compatibili con la libreria. Sony ha scelto una strada completamente diversa su PlayStation 4, puntando sul servizio PlayStation Now, che permette di giocare titoli PlayStation 3 attraverso la tecnologia cloud streaming di Gaikai. Il nostro paese non è in grado attualmente di offrire una qualità a livello di connessioni sufficiente per sostenere questo sistema. Sony ha inoltre deciso di vendere versioni migliorate di vecchi classici PlayStation 2, con il supporto ai Trofei e qualche miglioria grafica, più che altro inquadrata nell'aumento della risoluzione a 1080p attraverso scaling. Non possiamo proprio definirla una soluzione a favore dell'acquirente, costretto a comprare nuovamente i giochi. Purtroppo su questo punto PlayStation 4 sembra impossibilitata a recuperare il gap con Xbox One, probabilmente l'emulazione del complesso hardware PlayStation 3 è difficilmente praticabile, ma non siamo programmatori, quindi non ci resta che confidare in un miracolo o una politica maggiormente a favore dell'utenza.

Esclusive

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PlayStation 4 è piuttosto forte sul lato esclusive, potendo contare su franchise come Bloodborne e Uncharted 4, ma Microsoft non è da meno e l'ha dimostrato con un'annata veramente ricca, che ha portato Halo 5: Guardians, Forza Motorsport 6, Quantum Break e il futuro Gears of War 4. Ovviamente non possiamo pretendere l'arrivo sulla piattaforma Sony delle serie Microsoft, ma questo non ci impedisce di valutare le potenziali debolezze delle sue offerte esclusive. La serie di DRIVECLUB è in una situazione delicata dopo l'abbandono della sua casa sviluppatrice, Evolution Studios, adesso in mano a Codemasters. Sony è ancora priva di un esponente in grado di rivaleggiare direttamente con la serie racing di Turn 10. I riflettori sono tutti puntati su Gran Turismo Sport, ultimo capitolo della celebre saga Polyphony che difficilmente deluderà le aspettative, ma del quale ancora non sappiamo come potrà confrontarsi, sia come feeling di guida che sul lato contenutistico, con la serie di Forza. Non dimentichiamo inoltre lo spin-off Forza Horizon, che continua a prosperare a fianco della serie regolare - ma sperimentando con formule open world - ed è ancora privo di un equivalente sulla piattaforma Sony. Allo stesso modo, sarebbe interessante vedere su PlayStation 4 un first person shooter dotato del magnetismo e la personalità di Halo, anziché appoggiarsi alla serie di Call of Duty.

Supporto hard disk esterno

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Il disco rigido interno di PlayStation 4 è comodamente sostituibile senza invalidare la garanzia della console. Si tratta di un'operazione semplice, che permette di ampliare lo spazio di archiviazione a discrezione dell'utente, ma non è la stessa cosa rispetto a collegare un disco esterno con un cavetto USB, ovvero quello che accade su Xbox One. La console Microsoft permette il pieno supporto con un'unità esterna, garantendo grande elasticità: è possibile infatti sfruttarlo come un archivio per i file, ma anche trasformarlo in una vera unità di sistema, andando ad affiancarsi a quella interna e aumentando lo spazio di archiviazione. Ciò significa poter spostare completamente nell'unità esterna i giochi e le app, in modo da poterli utilizzare in tutta tranquillità grazie alla velocità di trasmissione garantito dal collegamento USB 3.0. PlayStation 4 al momento consente solo la lettura di file da un hard disk esterno, Sony dovrebbe permettere un maggiore supporto, in modo da lasciare maggiore scelta all'utente nelle funzioni di upgrade.