Bethesda aveva precisato che il supporto a Fallout 4 non sarebbe mancato dopo l'uscita, e ha certamente mantenuto la promessa. Far Harbor è ormai il terzo DLC disponibile per il titolo ed è una bestia ben diversa dai primi due contenuti aggiuntivi su cui i fan della casa hanno potuto mettere le zampe: niente potenziamenti al crafting questa volta, solo una nuova isola dall'atmosfera ben diversa da quella della mappa originale tutta da esplorare, e una storyline dedicata. Il colosso americano si è trovato davanti a una situazione piuttosto impegnativa da risolvere con questo DLC, visto il dissenso manifestato dai fan per la qualità altalenante della narrativa principale e delle questline secondarie. Con Far Harbor gli sviluppatori hanno quindi deciso di seguire un'altra strada, più vicina al terzo Fallout e molto più soddisfacente per chi da tempo desiderava un trama degna di essere seguita. E il tutto in una location dove i contenuti sono fitti almeno quanto la nebbia.
Delusi dalla storyline principale di Fallout 4? Far Harbor potrebbe essere il DLC adatto a voi
Atomic Fog
Far Harbor parte con una semplice richiesta di aiuto ricevuta dal buon Nick Valentine. La famiglia Nakano, residente ai margini del Commonwealth, è alla ricerca della figlia fuggita di casa e ha bisogno al più presto di un detective (o perlomeno di un buon samaritano) disposto a seguire le sue tracce per riportarla a casa sana e salva.
Non ci vorrà molto a capire dov'è finita la giovane Kasumi Nakano: convinta di far parte dei sintetici, la ragazza è infatti fuggita vero l'isola di Far Harbor, dove si trova un misterioso rifugio di suoi simili chiamato Acadia. A bordo di un barcone di proprietà dei vostri clienti, dunque, partirete per il lontano isolotto, tutti ringalluzziti dall'eventuale ricompensa o dalla semplice volontà di fare del bene. E tale fortissima motivazione durerà all'incirca venti secondi una volta toccata terra, perché quasi immediatamente capirete che a Far Harbor ci sono personaggi ben più interessanti di Kasumi e storie nettamente più complicate di quella di una figliola scappata di casa. Far Harbor è dopotutto un luogo suggestivo non per la perenne nebbia radioattiva che pervade l'aria, ma per l'instabile situazione venutasi a creare dopo che ben tre fazioni si sono stabilite lì: gli abitanti del porto sono la più classica, un gruppo di persone che tenta semplicemente di campare tra i continui attacchi dei briganti e la fauna marina mutata che ogni tanto decide di fare una gita sulla costa; molto più curiosi sono i Figli dell'Atomo, fanatici dell'energia atomica che venerano la nebbia radioattiva del posto, o i sintetici di Acadia, guidati dal pacifico DiMA. Tali gruppi d'altra parte sono attraenti in primis per i personaggi che li popolano, tra i più sfaccettati e meglio caratterizzati dell'intera produzione.
Bene e male sono concetti relativi
La principale forza di questo DLC sta proprio nella storia e nella caratterizzazione dei suoi protagonisti. La line narrativa primaria la potrete completare in una manciata di ore, ma queste le passerete tra dialoghi ben scritti ed eventi poco dispersivi, durante i quali vi verranno svelati segreti di ogni tipo e anche alcune delle più innocue personalità incontrate dimostreranno di avere dei lati molto bui.
È questo tipo di dualità che mancava dalla campagna principale, così come si sentiva la mancanza di scelte morali nette e molto pesanti da parte del giocatore. Far Harbor corregge il tiro, dando vita a una serie di situazioni moralmente complicate che vi metteranno spesso davanti a scelte ben lontane dall'eroismo (a volte per il bene comune). Persino tra i Figli dell'Atomo, che all'apparenza dovrebbero essere un semplice gruppo di pazzoidi, non mancano persone abbastanza decenti con cui interagire, a dimostrazione di quanto Bethesda si sia impegnata nella creazione di fazioni e quest secondarie degne di esser approfondite. Vi consigliamo poi di portare Nick Valentine con voi durante l'espansione: molti degli eventi del DLC riguardano direttamente il detective, e sarebbe un peccato perdersi alcuni dialoghi dedicati solo per sostituirlo con il ben meno carismatico nuovo companion dell'avventura. Old Logfellow, questo il suo nome, è sicuramente un combattente veterano, ma lo abbiamo trovato davvero moscio in quanto a personalità, specie se paragonato alle altre individualità di Far Harbor; fatevi un favore, dunque, e lasciatelo da parte subito in favore del buon Nick. Tra quest secondarie e primarie Far Harbor conta all'incirca 20 ore di gameplay se siete amanti dell'esplorazione, e molte delle missioni minori vantano a loro volta una cura maggiore del comune sia a livello narrativo che strutturale. Per carità, non mancano i compiti tipici, ma almeno avrete delle buone motivazioni per portarli a termine il più delle volte.
Arpiona tutto
Notevole addirittura l'art direction della nuova ambientazione, molto più cupa e dark rispetto alle brulle ma colorite lande del Commonwealth. I banchi di nebbia che coprono gran parte del territorio aiutano a celare mostruosità enormi, cani radioattivi e briganti opportunamente acconciati per sposarsi degnamente alla nuova ambientazione "marinaresca", e si nota un notevole impegno anche nella creazione dei quartier generali delle varie fazioni, dalla cittadina marittima dove si giunge all'inizio del DLC, al sottomarino atomico attorno a cui i Figli dell'Atomo si sono stabiliti.
Nel dlc non mancano infine un discreto quantitativo di armi (tra cui un gustosissimo fucile ad arpioni) e armature aggiuntive di alto livello, una giusta ricompensa per battaglie generalmente consigliate per personaggi già piuttosto massicci. Un giocatore già di livello alto non avrà grosse difficoltà ad affrontare quest'avventura, ma se ci provate a inizio gioco potreste facilmente finire male. Tra amenità robotiche, super mutanti e crostacei troppo cresciuti, non sopravviverete a lungo a livelli bassi. Ci sentiamo di fare solo qualche appunto negativo al DLC: il primo riguarda il prezzo al di fuori del season pass, perché 25 euro non sono pochi, nonostante la longevità in questo caso non manchi. Inoltre abbiamo trovato piuttosto tediosa una particolare fase a puzzle durante la main quest, che si svolge in una sorta di realtà virtuale. L'idea sulla carta è molto gustosa, ma è mal applicata poiché utilizza le stesse goffe meccaniche del crafting negli avamposti. Si poteva innegabilmente applicare in modo migliore. Chiudiamo con i bug, che tristemente non mancano mai, e anche in quest'occasione sono riusciti a bloccare l'andamento di un paio di quest minori. Non abbiamo fortunatamente invece avuto problemi simili con le missioni principali.
Conclusioni
Far harbor è il DLC di cui Fallout 4 aveva bisogno a livello narrativo. Finalmente con questa espansione il giocatore ha a disposizione un'avventura ricca di personaggi carismatici e scelte pesanti, capaci di cambiare del tutto gli equilibri di potere della nuova - ed estesa - location. Longevità, qualità, e cura insomma non mancano in questa espansione, che nonostante il costo elevato vale sicuramente il suo costo per chi ha apprezzato il titolo base.
PRO
- Location estesa e suggestiva
- Storyline interessante e ricca di possibilità
- Nuove armi, armature e un nuovo companion
CONTRO
- Qualche fastidioso bug
- Costo elevato
- Una particolare fase puzzle risulta piuttosto goffa