Si è creata tutta una particolare narrazione riguardante la diversa organizzazione (o almeno la diversa percezione di questa) riferita a Games with Gold da parte di Microsoft e PlayStation Plus da Sony. Nonostante di fatto quest'ultimo abbia aperto la strada all'offerta di giochi gratuiti per gli abbonati al servizio online proprietario, dopo un primo periodo spumeggiante il programma sembra aver allentato un po' i ritmi, laddove Microsoft ha invece avviato un piano di distribuzione titoli più improntato ai tripla A e ai giochi dal valore commerciale alto, magari a discapito della novità sul mercato.
Ovviamente il differente trattamento è dato in gran parte dalla situazione in cui si trovano le due compagnie, con Sony che di fatto domina il mercato e Microsoft costretta a inseguire con qualsiasi mezzo, ma questo non rappresenta un gran problema per gli utenti se i risultati sono comunque positivi per le loro tasche. In ogni caso, si tratta di una generalizzazione che non va troppo per il sottile, anche se per larga parte corrispondente alla realtà in questi ultimi mesi, che ha portato però a un livello di aspettativa sempre piuttosto alto per l'annuncio dei giochi gratuiti di mese in mese. Per questo motivo, ogni volta abbiamo a che fare con questa attesa che spesso può essere disattesa, in particolare per quanto riguarda alcuni titoli attesi da molti magari in retro-compatibilità ma che sembrano non arrivare mai. Da questo punto di vista i titoli in Games with Gold di giugno 2016 hanno colto un po' tutti di sorpresa, non rientrando in nessuna particolare lista d'attesa caldeggiata dagli utenti, cosa che può rappresentare da una parte una possibile delusione per molti ma anche un'occasione di provare qualcosa di nuovo e fuori dagli schemi.
Capre, ragazzi di carne, alieni strategici e corse clandestine nei Games with Gold di giugno 2016
Goat Simulator - Xbox One (dal primo al 30 maggio)
Eccolo finalmente, uno dei titolo indie-rivelazione di questi strani tempi videoludici, un gioco di cui si sentiva decisamente il bisogno: il simulatore definitivo di capra. Com'è facile immaginarsi, la storia di Goat Simulator parte praticamente per scherzo, con il team Coffee Stain che voleva semplicemente creare un folle prototipo per un "game jam" interno, attirando però subito una grande attenzione da parte della community attraverso Youtube e social network. Il tutto ha trasformato il progetto in una sorta di gioco vero e proprio, anche se permangono le sue caratteristiche di base ovvero l'assenza praticamente totale di un senso compiuto e la presenza di vari bug e glitch non-distruttivi lasciati di proposito all'interno del codice, in modo da mantenere sempre l'aspetto folle e sgraziato del progetto amatoriale.
Lungi dall'essere una simulazione dalle basi particolarmente scientifiche sulla vita delle capre, Goat Simulator può essere visto come una sorta di Tony Hawk's Pro Skater su zoccoli: al giocatore è richiesto di muovere la capra in giro per una vasta città esplorabile liberamente come una sorta di sandbox appositamente creato per essere distrutto, e lo scopo è cercare di inanellare varie situazioni assurde e massimamente caotiche in modo da guadagnare punti e attivare moltiplicatori legati alla confusione. La capra può spostarsi, saltare, colpire oggetti e leccare, di fatto attaccandosi a qualsiasi oggetto con quest'ultima funzione e in base a come combina queste azioni con le reazioni che si scatenano tra gli oggetti semoventi e gli elementi dello scenario si creano situazioni potenzialmente distruttive in ogni dove, vista l'applicazione della fisica, spesso spinta all'esagerazione, ad ogni cosa. Insomma, se non avete avuto il coraggio di spendere qualche soldo per fare vostro questo grande esempio di progettazione videoludica, questa occasione giunge propizia per entrare almeno una volta negli zoccoli di Goat Simulator, un'esperienza sicuramente da provare.
The Crew - Xbox One (dal 16 al 30 giugno)
The Crew è rimasto una sorta di underdog nell'ambito dei racing game, nonostante le sue caratteristiche siano veramente molto interessanti. Il gioco sviluppato da Ivory Tower e Ubisoft Reflections propone infatti un vasto mondo aperto da esplorare in auto e soprattutto da correre, offrendo la possibilità di scorrazzare liberamente attraverso una riproduzione degli Stati Uniti ovviamente non a dimensione naturale ma dalla vastità importante per un videogioco.
Per dare un'idea dell'ampiezza della mappa basti pensare che per attraversare gli USA da costa a costa ci vogliono circa 45 minuti di corsa continua in linea retta, cosa che ovviamente non tiene conto delle numerose diramazioni e strade alternative che possono essere prese, né ovviamente degli eventi a cui si dovrebbe prendere parte all'interno del gioco. The Crew propone corse clandestine all'interno di cinque macro-aree (The Midwest, East Coast, The South, Mountain States e West Coast) ognuna caratterizzata da una propria ambientazione e da una città di grandi dimensioni (due nel Midwest). Nonostante il mondo di gioco sia online e persistente, è presente anche una vasta campagna in singolo accanto alle varie opzioni e agli eventi in multiplayer: la storia racconta di Alex Taylor e della sua infiltrazione nelle attività criminali americane legate al mondo delle corse, con i risultati delle varie sezioni che vengono comunque registrati e messi a confronto con gli altri giocatori, in modo da creare una continua sfida anche sul fronte single player. In giro per il mondo si trovano vari eventi a cui prendere parte, tra singolo e multiplayer, e l'idea è dunque quella di creare un vasto mondo esplorabile in grado di offrire esperienze di gioco miste e sempre connesse, attraverso un sistema simile all'Autolog di Need for Speed. Pur non essendo ai livello di Forza Horizon 2, The Crew riesce ad offrire qualcosa di particolare con il suo enorme mondo percorribile e la possibilità di passare dalle sfide online alla lunga Campagna single player, dunque il download è altamente consigliato.
Super Meat Boy - Xbox 360 (dal primo al 15 giugno)
Si è parlato parecchio di Super Meat Boy, uno dei massimi rappresentanti della new wave dei platform giunta con l'avanzata indie. Progettato da Edmund McMillen e Tommy Refenes con il Team Meat, il gioco torna alle basi storiche del platform proponendo un'azione basilare ma estremamente impegnativa tra le piattaforme, all'interno di livelli elementari ma inflessibili, dove il minimo errore costa carissimo. Si tratta dell'esaltazione dei fondamentali del platform, il salto millimetrico e l'abilità assoluta nel controllo del personaggio principale tornano protagonisti dell'azione, prima di tutto il resto, in questa classica epopea dell'eroe lanciato alla ricerca della fanciulla rapita.
Tutti gli elementi di contorno sono decisamente folli: il protagonista, Super Meat Boy, è una sorta di cubo di carne che lascia tracce di sangue (o qualcosa del genere) in giro per i livelli sulle piattaforme con cui entra in contatto, il malvagio di turno è il Dr. Fetus, ovvero una sorta di infante dentro una sorta di esoscheletro elegante, mentre tutta una serie di citazioni assortite fanno da sfondo agli oltre 300 livelli da portare a termine tra personaggi giocabili da sbloccare tratti da altri titoli indie, livelli ispirati ai classici videoludici e impegnativi combattimenti contro boss veramente fuori di testa. Super Meat Boy è un gioco dalla produzione piccola ma che ha avuto un impatto importante nel panorama videoludico, perché come altri titoli indipendenti ha rimesso al centro dell'esperienza l'abilità del giocatore, la capacità di controllare il protagonista al millimetro in mezzo a livelli tempestati di trappole e pericoli, proponendo un livello di difficoltà in certi casi anche difficile da digerire ma foriero di grandi soddisfazioni, una volta superato gli ostacoli con impegno e costanza. Un sano ritorno all'approccio tradizionale dei videogiochi, che giustamente si attua qui in una delle forme più classiche del medium, ovvero il platform.
XCOM: Enemy Unknown - Xbox 360 (dal 16 al 30 giugno)
Arriviamo infine a quello che potrebbe essere il titolo più interessante dell'intero lotto di giugno 2016 per i Games With Gold. XCOM: Enemy Unknown ha rappresentato il grande ritorno di un brand glorioso per il genere strategico, assente dalle scene videoludiche dal 2001 e particolarmente compianto da una folta schiera di appassionati. Il materiale di partenza non era dei più semplici da gestire, ma Firaxis e 2K Games hanno risposto nel migliore dei modi all'incarico sfornando un nuovo capitolo, che si presenta come una sorta di reboot, in grado di riprendere la formula originale senza stravolgerla ma applicando numerose variazioni ed evoluzioni che l'hanno resa perfettamente godibile anche per un pubblico nuovo. La struttura strategica e l'ambientazione generale riprendono gli elementi originali ma con approfondimenti e perfezionamenti vari, oltre ovviamente a una rivisitazione totale dell'impianto grafico. Il gruppo XCOM è un'organizzazione speciale segreta costituita da vari governi terrestri per controbattere un'offensiva aliena su vasta scala contro la Terra, e conta su laboratori scientifici ed equipaggiamenti di livello avanzatissimo, oltre che l'unica forza militare in grado di rispondere allo strapotere alieno. Nel gioco ci troviamo dunque ad affrontare due fasi distinte: gli scontri con gli alieni sul campo di battaglia avvengono secondo una meccanica strategica a turni basata su coperture e approccio tattico, ma al di fuori dei combattimenti c'è l'intera base XCOM da gestire, cosa che rappresenta un'altra importante fase di gioco. Le due sezioni si intersecano, in quanto nelle fasi di combattimento è possibile entrare a contatto con alieni e nuove tecnologie che possono essere acquisite e sfruttate per far evolvere ulteriormente la base e scoprire nuovi segreti sul nemico, avanzando inoltre all'interno della trama fantascientifica che porta alla scoperta progressiva dei misteriosi alieni. XCOM: Enemy Unknown è insomma un titolo complesso e sfaccettato, dotato di grande profondità e fascino. Nel caso in cui non l'abbiate giocato in precedenza, assicuratevi di effettuare il download non appena verrà messo a disposizione a metà giugno.