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Le meravigliose rovine di Hyrule

The Legend of Zelda: Breath of the Wild si è mostrato in tutto il suo splendore durante i The Game Awards 2016

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   02/12/2016

Abbiamo dovuto aspettare parecchio ma Nintendo è infine tornata in campo con un calibro di quelli grossi, un titolo che colpisce occhio e immaginario a prescindere dal numero di poligoni o dalla potenza della macchina su cui gira. Consapevoli di questo, i ragazzi di Treehouse hanno mostrato con pad di Wii U alla mano quasi quattro minuti di gameplay del nuovo The Legend of Zelda: Breath of the Wild, un capitolo che spinge gli orizzonti free roaming della serie verso nuovi traguardi. Presentato da Eiji Aonuma durante i The Game Awards 2016, il montaggio video ci mostra un Link che combatte con diverse armi, affronta al galoppo enormi creature e può arrampicarsi su qualsiasi montagna balzando tra i cornicioni di roccia dai quali può anche lanciarsi planando con il paraglider.

Le meravigliose rovine di Hyrule

Queste azioni, così come la corsa e i salti, si ripercuotono sul livello di fatica, anche questa volta segnalato attraverso il classico indicatore radiale della stamina che nel nuovo Zelda può essere potenziato per consentire a Link di aumentare le sue possibilità di movimento. Restano da capire le meccaniche intrinseche della piccola barra aggiuntiva che vediamo nel video, ma gli elementi che siamo interessati a sottolineare in questo momento, ancora ignari di molte funzionalità del gioco, sono la mobilità dei nemici, la possibilità di attaccare a grande distanza, l'orizzonte visivo e l'equipaggiamento che include un gran numero di armi. Ognuna di questa è legata a mosse differenti e viene brandita in modo molto differente come evidenziato da un Link che dopo aver rotto la spada dopo una serie di lunghe combo in slow motion, deve prendere le misure con l'allungo di una lancia e fare i conti con la lentezza di uno spadone a due mani. L'azione, inutile dirlo, può essere piuttosto concitata ma questo non sembra causare troppi problemi all'hardware di Wii U grazie a un utilizzo esteso anche se non eccessivo del cel shading che risulta evidente nei modelli, negli effetti grafici e nell'erba, ma lascia il posto anche a un ambiente piuttosto realistico. Il risultato è un compromesso tra stili già visti nella serie e sembra funzionare sia sul lato estetico, anche grazie a effetti luce massicci e raffinati, sia dal punto di vista dell'ottimizzazione. Le prospettive, insomma, sono buone anche per chi non punta alla nuova console Nintendo sebbene siano prevedibili differenze marcate rispetto alla versione per Switch che presumiamo essere quella mostrata nei trailer. In ogni caso, non è facile fare paragoni dettagliati attraverso un video e proprio per questo ci limitiamo a dire che probabilmente i compromessi più importanti riguarderanno il livello di definizione e l'orizzonte visivo.

I Game Awards 2016 ci hanno regalato il primo vero assaggio di The Legend of Zelda: Breath of the Wild

L'open world secondo Nintendo

Quale che sia la resa finale, il manto erboso resta stupefacente in tutti i video, con l'erba distribuita in modo eterogeneo e soggetta al vento come il ciuffo biondo di link e le foglie degli alberi. Come al solito, insomma, laddove manca la complessità sono il tocco di classe e le animazioni che, in pieno stile Nintendo, mettono in secondo piano la mera questione tecnica. La cura è quello che conta davvero e si estende a tutto il resto, a partire dagli incantesimi stilizzati per arrivare al corno luminoso di mostri capaci di generare campi elettrici. Anche il nuovo trailer aggiunge legna al fuoco mostrandoci un Collie che segue Link accanto a un avamposto, quella che potrebbe essere una guardia che percorre un lunghissimo ponte in pietra e il nostro eroe che combatte in una sterminata pianura scagliando incantesimi spettacolari dal dorso del suo destriero.

Le meravigliose rovine di Hyrule

In tutto questo c'è ovviamente chi guarda prima al messaggio che si nasconde dietro alle rovine, alla presenza di una dimensione aerea e alle inquadrature misteriose di quella che dovrebbe essere Zelda, l'immancabile perno della serie, ma la questione tecnica resta comunque importante, soprattutto quando non concerne la mera conta dei poligoni. E da quello che sappiamo persino il comportamento della cavalcatura è studiato nel dettaglio, con Epona programmata per evitare gli alberi e scongiurare quelle anomalie che accettiamo senza farci troppo caso quando giochiamo ad altri open world. Il nuovo Zelda punta a raggiungere i confini di questi ultimi ma lo fa, come in passato, mirando a una raffinatezza superiore, a partire dal comportamento degli animali per arrivare a quello dei nemici. Anche i boss, come vediamo nel video, evitano le trappole di Link, si risollevano da una caduta con animazioni curate e subiscono l'effetto dei colpi rendendo il combattimento più credibile, fluido e piacevole. E tutto questo, ovviamente, vale anche per il nostro protagonista che capitombola quando colpito duramente, resta folgorato e sottolinea con il corpo ogni angheria subita da parte di un gran numero di creature che calibrano gli attacchi, cercano di sorprendere l'eroe con grandi balzi o lo attaccano a grande distanza. Resta ancora da valutare il confine tra i comportamenti dettati da script e quelli dinamici, così come restano da valutare la ricchezza del mondo e l'effettivo divario tra le versioni Wii U e Switch, ma quanto mostrato durante i Game Awards 2016 non può che accendere in noi, per l'ennesima volta, il desiderio di mettere piede tra le rovine, i boschi e le montagne di Hyrule. Purtroppo per farlo dovremo aspettare il 2017 inoltrato, visto che sappiamo già che The Legend of Zelda: Breath of the Wild non sarà disponibile al lancio di Nintendo Switch, previsto per marzo.

CERTEZZE

  • La trama potrebbe essere più intrigante del previsto
  • Un regno ricco di vita e tutto da esplorare
  • Uno stile meraviglioso

DUBBI

  • Qualche incertezza tecnica
  • Basteranno le novità nella formula a svecchiare la serie?