505 Games sta puntando molto su Portal Knights, tanto che nel giro di un paio di mesi sono stati già diversi gli inviti ricevuti per testare specifiche funzionalità del gioco. Se qualche settimana fa vi avevamo dunque parlato della modalità single player torniamo oggi sull'argomento per entrare nel dettaglio della co-op e di quanto può offrire il titolo se giocato con un manipolo di amici, magari con l'intenzione di affrontare tutti i boss più potenti del gioco. C'è ovviamente anche un'altra ragione per cui vi parliamo di Portal Knights ed è relativa all'arrivo in queste ore di una versione giocabile liberamente su tutte le piattaforme, una demo che vi accompagnerà sostanzialmente attraverso la prima ora di gioco, mantenendo poi i salvataggi e invitandovi all'acquisto della copia fisica arrivati al termine del primo mondo. Vogliamo quindi raccontarvi cosa c'è oltre all'isola iniziale, come cambia il gioco, come si evolve il gameplay e se vale davvero la pena anticipare i 15 euro necessari per portarsi a casa il preordine del titolo in questione.
La co-op aumenta senza dubbio il valore di Portal Knights che risulta ancor più divertente da giocare
Ma ci sto già giocando da mesi!
Farsi un'idea di Portal Knights in realtà è molto facile. Il gioco è disponibile su Steam nella sua versione Accesso Anticipato da diversi mesi e in questo periodo di tempo è stato aggiornato regolarmente con patch di bilanciamento e con nuovi contenuti, aggiunte necessarie per smussare gli spigolosi angoli del titolo. Portal Knights vuole infatti riproporre un'esperienza di gioco molto simile a quanto visto in Minecraft e in Terraria, cercando di portare in dote anche un comparto tecnico di tutto rispetto con animazioni curate, texture in alta risoluzione e una illuminazione dinamica davvero eccellente.
È il primo impatto a colpire positivamente mentre cerchiamo di orientarci sull'isola principale. Le meccaniche di gioco sono piuttosto semplici: con le armi iniziali possiamo uccidere le creaturine innocenti che popolano l'area, abbattere qualche albero, raccogliere terra e frutti e addentrarci in un dungeon estremamente semplice. Portal Knights parte piano, con un paesaggio vivo e dai colori vibranti, la classica prateria in fiore che contraddistingue qualsiasi gioco di ruolo classico. Il tutto vi sarà utile per impratichirvi con i comandi e fare esperienza con il sistema di combattimento che, a differenza di altri giochi del genere, tende a somigliare molto di più a un titolo della serie Souls di quanto ci si potrebbe aspettare. C'è il lock-on sui nemici, c'è la possibilità di rotolare velocemente lontani dal bersaglio e i duelli all'arma bianca sono basati su stoccate e risposte da lanciare con il giusto tempismo. Certo, le armi non garantiscono mosse particolari e gli scontri non sono poi così complessi come nella serie appena citata, ma le basi sono le stesse e dopo qualche ora di gioco vi possiamo assicurare che la curva di difficoltà inizia ad impennarsi rapidamente, offrendo una sfida parecchio stimolante. Dopo aver collezionato alcuni blocchi magici per aprire il primo portale si ottiene così la possibilità di viaggiare per l'universo e approdare su nuove isole con nemici via via sempre più potenti e, ovviamente, nuove risorse. Incontreremo incantatori pronti a lanciare magie elementali, non morti e creature di ogni tipo ma anche animali da addomesticare e da utilizzare poi come compagni di avventure. Le tre classi al momento disponibili: Mago, Guerriero e Arciere saliranno di livello mano a mano che completerete quest e ucciderete mostri, garantendovi così l'accesso a punti talento e statistica, abilità e nuovi equipaggiamenti. Il design di personaggi e nemici è quasi cartoonesco e tutta l'atmosfera che si respira è leggera e piacevole, anche quella dei mostri più temibili. Portal Knights è insomma uno di quei titoli indirizzati a un pubblico giovane ma che nasconde sotto l'aspetto così "puccioso" alcune meccaniche interessanti che potrebbero giustificare la spesa anche per quei giocatori con un po' più di esperienza sulle spalle.
La casa non c’è e me la costruisco io
Non abbiamo nominato a caso Minecraft poche righe fa, dato che, oltre al mondo di gioco costruito a blocchi, il crafting è un altro degli elementi più significativi del titolo. Raccogliere risorse, miscelarle tra loro nella giusta quantità e dare vita a edifici, strumenti e armi non è proprio immediato ma dopo qualche sessione di gioco le cose inizieranno a diventare molto più naturali. Non fatevi quindi spaventare da una demo non eccessivamente chiara: con l'esperienza assorbirete tutte le meccaniche del caso, che diverranno routine già dopo il secondo mondo.
E le cose continuano a migliorare ambientazione dopo ambientazione, con il desiderio continuo di scoprire cosa nasconde il mondo seguente, quali tesori cela e quali mostri nuovi potrete affrontare. Nell'oretta che abbiamo dedicato al titolo, con personaggi portati a livello 30 per l'occasione, e giocando rigorosamente in quattro in modalità cooperativa, abbiamo visitato deserti fiammeggianti e mondi sommersi, dungeon oscuri e strutture sopraelevate, fino ad arrivare a combattere contro enormi draghi e piante carnivore. Non ci si può lamentare arrivati a questo punto nemmeno della varietà delle situazioni offerte dai combattimenti, nei quali utilizzare l'ingegno oltre che la mera forza bruta. Nella sezione che ci ha visto protagonisti ad esempio dovevamo rispedire al mittente alcune uova di drago prima che queste si schiudessero o ancora trovare e uccidere un bruco speciale mentre un vermone enorme continuava a sputarci addosso melma velenosa. Il sistema di equipaggiamenti funziona discretamente bene anche se, come in Zelda, dobbiamo segnalare l'usura di ogni singola arma nel nostro inventario, che può essere però riparata questa volta semplicemente utilizzando una cote, costruibile con le materie prime basilari e per questo non eccessivamente stressante. L'unica cosa che ad oggi non ci convince di questo Portal Knights, è la storia, che sembra molto superficiale e poco legata all'avventura. Da questo punto di vista il più che discreto Dragon Quest Builders ha mostrato molta più attenzione, con personaggi secondari ben curati e una trama capace di guidare il giocatore all'esplorazione e piuttosto che essere invece una mera conseguenza della scoperta. Tra pochi mesi potremo darvi una valutazione completa del gioco, per ora le premesse sono però piuttosto buone. Un titolo senza grosse pretese che sembra essere in grado di divertire chiunque ci metta mano sopra.
CERTEZZE
- Molto divertente se giocato con amici
- Stile grafico piacevole
- Buona varietà di nemici
DUBBI
- Ancora tanti dubbi sulla storia
- La ripetitività è in agguato