Fra alti e bassi, non c'è dubbio che Kylotonn Games stia cercando, ormai da alcuni anni, di specializzarsi nel genere racing. TT Isle of Man: Ride on the Edge aggiunge al portfolio del team francese anche le gare su due ruote, nell'ottica di un progetto annunciato nel 2016 e che il mese prossimo vedrà finalmente la luce su PC, PlayStation 4 e Xbox One.
Inferno o paradiso?
La versione di TT Isle of Man: Ride on the Edge che abbiamo provato include quattro tracciati, il primo reale e gli altri tre fittizi: Snaefell Montain Course, un percorso montano ambientato nell'Isola di Man, con ampie distese lussureggianti, case che si vedono in lontananza e viali alberati che colorano il panorama di verde scuro, nell'ottica di traiettorie discretamente accessibili e mai troppo complicate; Tyrone Track, che ci porta in Irlanda del Nord per lanciarci a tutta velocità all'interno di scorci davvero suggestivi, dai colori autunnali, che sembrano sbucare fuori da un delizioso dipinto; Castle Ring, in Scozia, che ci vedrà gareggiare nel mezzo di zone urbane, fra case e quartieri periferici; e infine Super Hillside nel Galles, anche questo un tracciato caratterizzato da splendidi panorami naturali. In tutti i casi salta all'occhio lo straordinario livello di dettaglio degli scenari, che muovono davvero una quantità enorme di oggetti, anche in lontananza, creando un'esperienza visiva molto ricca e suggestiva, a maggior ragione quando il frame rate non cede ad alcuna incertezza e ci regala sessanta fotogrammi al secondo stabili. La bellezza di questi luoghi si scontra però con la loro frequente asperità: ci sono spesso ostacoli a bordo strada pronti a punire qualsivoglia errore, marciapiedi che possono far perdere aderenza alla moto in curva, barriere di vario genere e tornanti spesso micidiali, da affrontare in modo preciso per evitare collisioni.
Simcade solido
Serviranno naturalmente test più approfonditi per stabilire la bontà dell'impianto messo a punto da Kylotonn Games, ma anche sul fronte del gameplay a TT Isle of Man: Ride on the Edge le regolazioni non mancano, e consentono di plasmare l'esperienza in base alle nostre preferenze. Le due categorie di moto disponibili nella build, Supersport e Superbike, vantano caratteristiche differenti di guidabilità, ma è soprattutto la modifica di determinati parametri a renderle più o meno reattive, più o meno affidabili. Dalla schermata delle opzioni è possibile selezionare lo stile di guida fra diversi livelli di difficoltà, impostare gli aiuti elettronici (ABS, controllo della trazione, antipattinamento e anti impuntatura) ma anche la visualizzazione della traiettoria ideale, la ripartizione della frenata e selezionare le marce automatiche o manuali. Le impostazioni di default, quelle che abbiamo utilizzato per la maggiore, ci sono sembrate ben bilanciate fra realismo e concessioni arcade, consentendo di governare il veicolo anche ad alte velocità ma non senza frequenti insidie legate alla tenuta di strada. Su questo fronte siamo insomma abbastanza fiduciosi: se la dotazione di moto e la struttura di gioco si riveleranno ricchi come speriamo, alla fine dei conti TT Isle of Man: Ride on the Edge potrà senz'altro dire la sua nel panorama dei racer su due ruote.
Tecnicamente parlando
Come detto, la nuova produzione targata Kylotonn Games può contare sul grandissimo fascino delle sue ambientazioni, piene di verde ma anche molto dettagliate, capaci di mostrarsi ampie distese ricche di vegetazione, alberi, case, veicoli posteggiati, montagne in lontananza. Vedere tutto ciò muoversi in modo convincente sullo schermo è una gioia per gli occhi, ma allo stato attuale l'ottimizzazione tecnica di TT Isle of Man: Ride on the Edge necessita ancora di qualche limatura. Le opzioni visive sono infatti numerose, ma ci sono effetti che hanno creato qualche difficoltà sulla configurazione di prova, dando origine a un fastidioso stuttering neppure rilevato dal contatore di fotogrammi integrato nella GeForce Experience. La cosa buffa è che tale difetto si presenta indifferentemente laddove si faccia girare il gioco a 2160p o a 1080p, costringendo ad abbassare il preset generale per poter contare su di una fluidità impeccabile. Speriamo dunque che da qui al lancio gli sviluppatori possano apportare ancora qualche miglioria al motore, mentre spiace che il pur numeroso pubblico a bordo pista abbia una connotazione old-gen, non tanto nel livello di dettaglio dei modelli poligonali quanto nel fatto che rimanga del tutto indifferente anche quando si verifica un clamoroso incidente. Si tratta tuttavia di un aspetto secondario rispetto alla bontà di tutto il resto, specie qualora si decida di utilizzare la visuale dal cupolino, capace di trasmettere una sensazione di velocità e coinvolgimento ancora maggiori.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i5 6600K
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1070 Jetstream
- Memoria: 16 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core i3 2100, AMD Phenom II X2 550
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 650, AMD Radeon HD 7770
- Memoria: 4 GB di RAM
- Hard disk: 20 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core i5 4670K, AMD A12 9800
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1060, AMD Radeon R9 290
- Memoria: 8 GB di RAM
- Hard disk: 20 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
Stando a ciò che abbiamo visto, TT Isle of Man: Ride on the Edge può rivelarsi una gran bella sorpresa: il sistema di guida ci è sembrato ben bilanciato, piacevole e ampiamente regolabile, ma sopratuttto il comparto visivo offre panorami splendidi, pieni di dettagli e di colori straordinari. C'è naturamente l'incognita dello spessore strutturale: quante e quali modalità troveranno posto nel prodotto finito? Kylotonn Games riuscirà a concludere a rete, finalizzando nel modo migliore un progetto così piacevolmente interessante? Lo scopriremo fra qualche settimana.
CERTEZZE
- Un gran bel vedere
- Simcade piacevole e regolabile
- Il potenziale è indubbio...
DUBBI
- ...ma bisognerà vedere i numeri dell'esperienza
- C'è il rischio di un'offerta piatta e anonima
- L'engine necessita ancora di qualche limatura