Il ricco coverage di Game Informer dedicato a Metro Exodus ha rivelato una grande quantità di informazioni inedite sul titolo di 4A Games, in uscita il prossimo autunno su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Fra gli elementi di rilievo spicca senza dubbio il fatto che il gioco non sarà un vero e proprio open world, bensì una sequenza di ampi sandbox liberamente esplorabili, che si estendono fino a due chilometri quadrati, ricchi di opportunità e insidie; che però funzioneranno a "compartimenti stagni" e non saranno visitabili nuovamente dopo che li avremo completati. Non cambierà in effetti moltissimo rispetto al concept che ci eravamo immaginati finora, ma si trattava di una precisazione doverosa, coadiuvata dalla promessa da parte degli autori di puntare forte sulla diversificazione degli scenari. Il nostro hub sarà il treno visto nei video pubblicati finora, l'Aurora: un mezzo altamente corazzato, che ci condurrà da una regione all'altra per poi fermarsi e funzionare da stazione fissa, subendo modifiche e potenziamenti lungo il tragitto. All'interno delle mappe, tuttavia, potremo spostarci anche utilizzando dei veicoli, il che significa che la libertà d'azione sarà tanta, pur senza sposare appieno l'idea di un mondo realmente aperto.
Fuori dalla metro
Il concetto di "esodo" sarà centrale in Metro Exodus, visto che in questa nuova avventura Artyom, sua moglie Anna e i loro compagni decideranno di abbandonare il sottosuolo alla ricerca di una nuova speranza in superficie. Una scelta non facile, che segue in modo diretto gli eventi di Metro: Last Light, mettendoci nuovamente nei panni del protagonista due anni dopo. Sebbene i tunnel della metropolitana non siano stati distrutti, Artyom è convinto che ci sia qualcosa là fuori per cui valga la pena abbandonare la propria casa: un misterioso segnale che sembra provenire da un appostamento sicuro, e che lo spinge a rischiare la vita ogni volta che si reca all'aperto per cercare di captarlo.
Il già citato treno si pone come una risposta piuttosto chiara ai suoi interrogativi: salire a bordo diventa un imperativo, ma non costituirà che l'inizio di una nuova, pericolosa avventura. Verranno infatti introdotte diverse fazioni inedite, spesso ostili, e ci troveremo a fare i conti con un nuovo sistema economico: abbandonata la "moneta" rappresentata dalle munizioni di pregio, dovremo utilizzare un approccio survival e raccogliere i materiali dove capita, per poi convertirli negli elementi utili a costruire e potenziare l'equipaggiamento. La gestione delle armi e degli accessori sarà più elastica per coadiuvare questa nuova filosofia, consentendoci di smontare eventualmente gli strumenti che non intendiamo utilizzare e di riciclarne le parti per applicarle a dispositivi compatibili, nell'ottica di un arsenale che manterrà la propria solidità e varietà di fondo.
Combatti o muori
Anche l'approccio al combattimento di Metro Exodus introdurrà aspetti inediti: una volta individuato un avversario potremo decidere di ucciderlo, aggirarlo oppure metterlo fuori gioco in modo non letale, eseguendo manovre visivamente di grande impatto. Anche solo avvicinarci con l'arma in pugno oppure con le mani alzate si tradurrà in situazioni differenti, da gestire in maniera coerente. Le conseguenze delle nostre scelte produrranno eventualmente uno stato di agitazione che porterà gruppi ostili a darci la caccia e a sparare a vista, così pure a stabilire tregue o addirittura alleanze con gli individui a cui abbiamo risparmiato la vita.
Gli autori non desideravano dichiarare in modo netto quale fosse la condotta "buona" e quale quella "cattiva", rimanendo ancorati alla concretezza di un realismo che però non mancherà di influenzare l'andamento della storia. Anche perché le fazioni che troveremo in questo nuovo capitolo saranno completamente nuove, diverse da quelle che abbiamo imparato a conoscere durante Metro 2033 e Metro: Last Light. Come rivela Game Informer, a un certo punto della campagna ci imbatteremo in una sorta di culto che attribuisce il collasso della società alla tecnologia e ai dispositivi elettronici, e che impiega metodi non propriamente amichevoli nei confronti di chi respinge tali ipotesi. Capiterà dunque di scontrarsi con membri di questa fazione, e magari di incontrare prigionieri da liberare durante il cammino, alcuni dei quali potranno aiutarci in maniera concreta, ad esempio offrendosi di migliorare il nostro equipaggiamento.
Una splendida fuga
Dal punto di vista tecnico, Metro Exodus utilizzerà l'ultima e più potente versione del 4A Engine, il motore grafico proprietario che muoveva già i primi due episodi della serie e che, in particolare su PC, offre ampie garanzie di efficienza e ottimizzazione, tanto da essere stato utilizzato da svariate testate come riferimento per i benchmark di processori e schede video. Fra le novità di questo capitolo spicca naturalmente la maggiore ampiezza delle ambientazioni, ma anche un rendering a base fisica, un ciclo giorno / notte con condizioni meteo dinamiche, animazioni facciali in motion capture per rendere convincenti i dialoghi dei personaggi, una tecnologia in grado di migliorare sensibilmente l'intelligenza artificiale dei nemici e infine un sistema di illuminazione potenziato, capace di contribuire in modo sostanziale all'atmosfera generale. Se in ambiente Windows lo spettacolo è assicurato, allo stesso modo gli sviluppatori di 4A Games sfrutteranno a fondo l'hardware delle nuove console, puntando ai 4K reali su Xbox One X e ai 4K dinamici su PlayStation 4 Pro, in entrambi i casi sfruttando l'HDR al fine di valorizzare ulteriormente gli evocativi paesaggi dello scenario post-apocalittico creato dallo scrittore Dmitrij Gluchovskij.
L'esperienza di Metro Exodus promette davvero grandi cose, ponendosi come una concreta evoluzione del già ottimo lavoro svolto da 4A Games con i primi due episodi della serie. Gli enormi scenari in stile sandbox, le fazioni inedite con cui dovremo confrontarci, il sistema di crafting e di raccolta dei materiali, ma anche le novità sul fronte dei combattimenti e delle scelte disegnano un quadro estremamente promettente, che non vediamo l'ora di poter provare con mano.
CERTEZZE
- Tante novità di rilievo
- Tecnicamente Metro è una sicurezza
- L'approccio sandbox apre a nuove possibilità...
DUBBI
- ...ma non si tratta di un vero e proprio open world
- Il cambio di ambientazione porta con sé dei rischi
- Non si è ancora visto un gameplay reale