Dopo i dettagli su struttura e gameplay, nonché le informazioni relative al supporto di PlayStation 4 Pro e Xbox One X, Game Informer ha pubblicato anche un elenco di dieci novità che renderanno Metro Exodus diverso dai precedenti episodi della serie. Le prime due parlano dell'ambientazione e delle sue regole, a cominciare dal fatto che il gioco vanterà mappe molto ampie ma non sarà un open world.
Sia Metro 2033 che Last Light sono ambientati nella metropolitana di Mosca. Come suggeriscono i trailer, tuttavia, in Metro Exodus le cose stanno diversamente: dopo una sequenza introduttiva nella metro, Artyom, sua moglie Anna e il resto del gruppo si avventurano nelle lande russe in cerca di speranza. Ciò implica spazi più ampi, nuove e pericolose fazioni, nonché tanti nuovi guai per i sopravvissuti.
4A Games ha quindi enfatizzato il concetto che Metro Exodus non sarà un vero e proprio open world. Il gioco vede la presenza di diversi, enormi livelli in stile sandbox che offrono variazioni rispetto alla progressione lineare delle missioni principali, ma anche attività collaterali da scoprire.
Una volta completata una zona sarà possibile muoversi verso la successiva, senza però poter tornare indietro. Detto ciò, gli scenari risultano davvero ampi, impressionanti e diversificati. La mappa più grande di Last Light, secondo 4A Games, misurava duecento metri per cento, mentre i sandbox di Exodus arrivano a due chilometri quadrati.