Considerando quali sono i due fenomeni che stanno dominando il mercato videoludico a livello mondiale, non stupisce che la grande novità del Computex 2018 di ROG sia un telefono. Non una sigla a caso, non uno smartphone qualsiasi gettato lì nel mucchio sperando di fargli trovare da solo un'identità in un settore ormai percepito a pieno diritto come la quintessenza del concetto stesso di tecnologia. ROG Phone è l'avanguardia di una compagnia che vuole rimanere avanti, saldamente in testa nella creatività e nella voglia di distinguersi dalle restanti offerte di competitor con alcune trovate innovative, altre meno ma comunque assoggettate con scaltrezza a fini di servizio capaci di farle apparire più identitarie. Abbiamo assistito alla sua presentazione ufficiale e l'entusiasmo degli addetti ai lavori di ROG è palpabile, non a caso: scomodare nomi come PUBG e Fortnite, ormai, equivale a dare fuoco alle polveri di una fascia anagrafica che risponde perfettamente all'appello degli attuali re del gioco online. Ma in che modo il ROG Phone stringe loro la mano?
Fascia alta
Prima di regalarvi l'esperienza d'uso crediamo sia doveroso apparecchiare la tavola con quelle che sono specifiche imprescindibili ma nondimeno mostruose. ROG sceglie il Qualcomm Snapdragon 845, un prodotto recente e di grande qualità, inserendo quindi un processore a 10nm Samsung FinFet, stavolta potenziato da Low Power Plus, ovvero una tecnologia di risparmio energetico che salva la batteria tenendo un grande occhio aperto sul mantenimento di prestazioni elevate. La CPU Kryo è spinta a 2.96GHz mentre la GPU è Qualcomm Adreno 630: specifiche di questo livello implicano un forte lavoro di circolazione dell'aria, pertanto ROG, per la prima volta su smartphone, inserisce un raffreddamento con tecnologia 3D Vapor Chamber, assimilando un processo di ingegnerizzazione con heatpipe veramente impressionante. ROG va molto fiera del proprio R&D, tanto che promette raffreddamenti incrementati del 60% e un picco di efficienza fino a cinque volte maggiore.
Poiché sappiamo cosa voglia dire avere tutto ciò in uno smartphone, non ci stupisce che la compagnia abbia scelto di includere all'interno della confezione un ulteriore impianto di dissipazione che non solo aiuta il raffreddamento dell'apparecchio ma fornisce un piano ulteriore dove poggiare le dita per evitare di farle entrare in contatto con la scocca. Passiamo allo schermo AMOLED: non parlando proprio dell'ultima compagnia arrivata, il pannello del ROG Phone soddisfa ogni esigenza grazie a un contrasto 10.000:1, HDR, 90Hz con 1ms di latenza. La promessa è di eliminare l'effetto Blur, avendolo visto all'opera in ambiente controllato possiamo dirvi che funziona. La prima trovata effettivamente simpatica e utile all'obiettivo che si prefigge è l'introduzione di due zone capacitive agli estremi della parte laterale del telefono; orientando l'apparecchio in orizzontale, tali zone funzionano in tutto e per tutto da trigger, aumentando quindi la personalizzazione potenziale in caso di update specifici, studiati per la soluzione. Proprio per questo fine ROG ha inserito la ricarica sul lato lungo (quello basso) di questa configurazione molto console friendly, in modo da evitare magheggi scomodi per via della classica alimentazione da lato corto basso. Tutto ciò sembra banale ma non lo è: la scelta di ROG ha portato a una completa rivoluzione interna, proprio per la gestione del raffreddamento di cui sopra.
Dock?
La domanda che ci facciamo a questo punto è sulla batteria, eterno tallone d'Achille degli smartphone, ma il ROG Phone - forte di 4.000 mAh - promette fino a 7 ore di gameplay con Wi-Fi e fast charge. Un tempo elevato che andrà sicuramente testato nella luminosità e nel multitasking, ma per ora le premesse ufficiali sono incoraggianti. Ora arriva il bello che vi interessa: streaming su TV e accessori gaming. Partiamo da quello più interessante, la modalità Twinview Dock. Grazie a un guscio di eredità nintendiana, ROG regala agli streamer il sogno in un cassetto. L'accessorio permette di inserire il telefono nella parte alta e di godere di un secondo schermo in basso, così da ottimizzare il gioco mobile e una vasta gamma di operazioni in alto.
La prima che ci mostrano è Twitch: Twinview permette di giocare e fare streaming in contemporanea, con chat e notifiche a corredo. Una potenzialità veramente affascinante per tutti coloro che vivono di Twitch e al contempo apprezzano il gaming mobile. Più in generale, ROG sta lavorando con un pool di sviluppatori selezionati per ottimizzare il secondo schermo, aumentando (raddoppiando) la portata ludica del software. La seconda modalità introduce un dock; esattamente come Nintendo, ROG sceglie di ampliare la gamma di device potenzialmente raggiungibili dal ROG Phone fornendo un dock con uscita HDMI. Si, è tutto esattamente come pensate: agganciando il telefono al dock il segnale viene trasmesso a schermo, lasciando così all'utente la possibilità di proseguire la sessione su monitor o TV compatibile. La trovata non è una primizia ma è interessante e degna di nota per il settore smartphone. La terza modalità si appoggia puramente allo streaming via Wi-Fi direttamente su TV, anche se qui parliamo più di fantascienza in quanto il protocollo utilizzato è l'802.11 ad, certamente non il più diffuso al globo. Aggiungiamo in realtà anche un accessorio per trasformare lo smartphone in console portatile, con tanto di estremità con bottoni fisici e un elastico per rendere la soluzione più stabile.
In mano
Dunque, lo abbiamo testato con Asphalt e PUBG Mobile, il primo in modalità portatile con accessorio fisico e in modalità streaming su TV, il secondo in modalità docked. Senza scendere nel dettaglio di una prova più approfondita possiamo dirvi che tutte le modalità, francamente, funzionano e esauriscono il loro scopo con grande dignità. La soluzione con bottoni fisici è forse la meno consigliata ma più per una certa essenza plastica dei tasti che altro; se siete abituati a uno qualsiasi dei joypad ufficiali delle attuali console, è sicuramente un passo indietro per usabilità, per quanto chiaramente ci si possa giocare. La modalità docked funziona e ci è piaciuta, è immediata nonché comoda nello spirito, stesso discorso per lo streaming su TV. Il feedback è ottimo, i controlli reattivi, l'esperienza ci è sembrata completa e studiata bene. Ancora una volta rimandiamo il tutto a un giudizio più approfondito, dobbiamo però dirvi che - senza grande scalpore, visto cosa equipaggia - il ROG Phone scalda non poco. Era ovvio che lo facesse, siamo solo curiosi di capire se abbiamo toccato con mano il suo massimale o se c'è ancora spazio per mettere sotto stress l'accoppiata Qualcomm. ROG prova a fare il colpaccio: non sappiamo ancora prezzo e data di uscita, ma le premesse sono sicuramente forti. L'azienda vuole agguantare quell'enorme bacino potenziale di acquirenti interessati a giocare agli attuali titani videoludici su mobile, facendo streaming e sfruttando specifiche veramente elevate su un device che gode del massimo dell'ingegneria del colosso taiwanese. Per ora niente date o prezzo, l'appuntamento è rimandato a una prova della versione retail. Ce la farà per la stagione natalizia?
Quello che abbiamo visto e provato del ROG Phone ci è piaciuto. ROG sta costruendo una bella opportunità per le milioni di persone attente al mobile gaming, di streaming in mobilità, di online competitivo nonché di tecnologia. Prezzo e durata della batteria sotto stress saranno due elementi fondamentali per scardinare le resistenze dei dubbiosi, performance ed esperienza d'uso saranno invece i cardini per chi ne è rimasto affascinato. Sperando in un rapido annuncio del periodo di rilascio, il Computex è iniziato con un prodotto già molto interessante.
CERTEZZE
- Specifiche di alto livello
- Ingegneria e design
- Ottimo per mobile gaming
DUBBI
- Non sarà economico
- Temperatura sviluppata