Di giochi di ruolo "alla giapponese", specie di un certo livello, su PlayStation 3 fino a ora dalle nostre parti se ne sono visti davvero pochi, se si eccettua forse Disgaea 3.
Fortunatamente le cose sembrano un po' cambiare e in attesa dei "pezzi da novanta" del genere, come Final Fantasy XIII sono in arrivo anche in occidente alcuni prodotti di discreta fattura destinati a prima vista a fare quasi da antipasto ai sopraccitati titoli di maggior interesse e spessore, ma in realtà probabilmente molto più interessanti di quanto possano sembrare.
Come questo Cross Edge, classico GDR a turni che per la sua release ha visto collaborare fra di loro ben cinque software house, cioè Capcom, Nippon Ichi, Namco Bandai, Gust, e Idea Factory, che sarà presto disponibile nei negozi Europei, Italia compresa.
La peculiarità principale del titolo in questione sembra essere senza ombra di dubbio la presenza di personaggi tratti da altre famose serie di videogiochi. Da Disgaea a Dark Stalker, passando per Ar tonelico, Spectral Souls, Atelier Marie e Mana-Khemia 2, saranno parecchi gli eroi emigrati provvisoriamente in questa produzione. Per l'elenco completo vi rimandiamo all'apposito box.
Della trama alla base dell'avventura si sa purtroppo poco, tuttavia visto il cast, le premesse per una storia perlomeno carina ci sono tutte. Essa ruoterà principalmente attorno alle figure dei due protagonisti, Miko e York, che dal mondo reale verranno catapultati misteriosamente in una dimensione parallela per fermare una oscura minaccia. Per portare a termine l'ingrato compito tuttavia potranno contare sull'aiuto di vari e strani eroi che incontreranno durante il loro cammino e che sono legati ai mondi esplorati. Gran parte di questi ultimi, infatti, richiameranno come ambientazioni i giochi menzionati in precedenza, e il compito dei giocatori sarà quello di liberare le anime dei personaggi con cui verranno a contatto per poi poter procedere verso gli scenari successivi.
Strategia
La struttura di gioco, come accennavamo poco fa, sarà quella tipica del genere. Si dovranno esplorare città, aree non urbane, dungeon e locazioni varie alla ricerca di indizi e item utili al proseguimento dell'avventura. In questo caso l'esplorazione assumerà i canoni tipici del platform, con una visuale laterale che seguirà i personaggi realizzati in stile anime negli spostamenti secondo una meccanica di gioco bidimensionale. Nelle zone più pericolose saranno presenti numerosi nemici che attaccheranno il party di eroi grazie al più classico schema degli incontri casuali. Ed è qui che Cross Edge darà probabilmente il meglio di sé miscelando accuratamente turni di gioco e una vasta gamma di attacchi e magie unite a delle combo devastanti. Il giocatore dovrà posizionare i membri del suo gruppo sopra a una griglia, alcuni davanti e altri dietro (o in profondità che dir si voglia). La scelta dipenderà da diversi fattori, compreso quello inerente le abilità di ogni personaggio (tipologia di attacco, raggio di azione e armi equipaggiate in particolare).
Per esempio Miko potrà colpire un'intera fila di nemici attraverso tre riquadri centralmente, ma non arrivare all'altro lato della griglia con la sua arma iniziale, dunque bisognerà valutare bene dove disporla in battaglia. Almeno fino a quando non avrà nuovi e più potenti oggetti da offesa o la possibilità di raggiungere un'area maggiore con i suoi attacchi. Ogni azione richiederà un certo numero di Punti Azione per essere eseguita: essi sono a disposizione dei vari Pg all'inizio di ogni turno e saranno legati al livello di apprendimento degli stessi, agli abiti indossati, alle armi, etc. Questi punti volendo potranno essere messi anche da parte, in modo da essere utilizzati nei round successivi. Quando si attaccheranno i nemici, eseguendo dei colpi in un certo ordine con i propri elementi del gruppo si potranno compiere delle mosse speciali concatenabili fra loro in una serie di terrificanti combo. Una volta sconfitti gli avversari si potranno ottenere fra le altre cose anche dei Punti Speciali (chiamati SP) che serviranno poi in future battaglie proprio per lanciare i colpi potenti di cui sopra. Da segnalare che dopo le battaglie nella world map gli HP si ricaricheranno automaticamente. Le possibilità offerte da questo sistema sono davvero parecchie. Ovvio che una tale meccanica di gestione delle battaglie e dei Pg richiederà una certa pazienza e passione da parte dei videogiocatori, che saranno impegnati a destreggiarsi fra attacchi singoli, posizionamenti, magie, countdown, combo e chi più ne ha più ne metta.
I personaggi
Absolute Blazing Infinity
Zelos
Ar Tonelico
Lyner Barsett
Aurica Nestmile
Misha Arsellec Lune
Shurelia
Ayatane Michitaka
Bourd Rade
Atelier Marie
Marlone (Marie)
Darkstalkers
Morrigan Aensland
Felicia
Demitri Maximoff
Lilith
Jedah Dohma
Disgaea
Etna
Prinny
Mana-Khemia 2
Liliane Vehlendorf (Lily)
Rozeluxe Meitzen
Whim
Rewrich Wallach
Spectral Souls
Meu
Il caro vecchio 2D
Per quanto riguarda il comparto tecnico ci troviamo di fronte a una produzione piuttosto atipica rispetto agli standard attuali. Per la realizzazione del titolo la scelta degli sviluppatori è ricaduta infatti su un engine grafico che miscela elementi in finto 3D con altri di tipo bidimensionale (personaggi e mostri).
Probabilmente la decisione, che reputiamo azzeccata visto il contesto, è stata in parte anche determinata dalla tipologia di personaggi selezionati per la storia, tutti provenienti da serie di videogiochi caratterizzati da un certo stile anime. La grafica comunque risulta molto pulita e dettagliata da quanto visto fino a ora, così come le animazioni. Per l'audio invece è confermata la presenza di dialoghi interamente doppiati in inglese nella versione occidentale, che avvengono mediante schermate statiche in cui appaiono gli avatar dei vari personaggi splendidamente disegnati e il testo del discorso. Ed effetti sonori che pur nella norma, riescono a svolgere bene il loro compito. Bella la opening theme del gioco realizzata da Haruka Shimotsuki e intitolata "Blade of Tears", mentre per dare giudizi sulla colonna sonora generale aspettiamo il test finale del prodotto. In conclusione possiamo quindi dire che da quanto visto fino a ora Cross Edge sembrerebbe molto di più di un semplice palliativo in attesa di giochi del calibro di Final Fantasy XIII, anche se come sempre sarà la nostra prova diretta a stabilirlo. Nel frattempo speriamo solo che il comparto tecnico apparentemente obsoleto per alcuni non inganni i videogiocatori occasionali o "poligoni dipendenti", tenendoli lontani da un prodotto che se mantenesse fede alle aspettative potrebbe rivelarsi un ottimo titolo.
CERTEZZE
- Battle-System complesso
- Livello di apprendimento ben calibrato
DUBBI
- Background dei personaggi superficiale
- La grafica 2D potrebbe tenere lontano un certo tipo di pubblico