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La nuova dimensione dell'handheld

Dopo averne visto la presentazione in pompa magna durante la conferenza, andiamo a toccare con mano il nuovo Nintendo 3DS.

SPECIALE di Fabio Palmisano   —   16/06/2010
La nuova dimensione dell'handheld

Annunciato ufficialmente qualche mese fa e abilmente nascosto ad occhi indiscreti fino ad oggi, Nintendo 3DS ha fatto una bellissima figura nella sua presentazione ad opera di Satoru Iwata: tuttavia, per ammissione stessa del presidente del colosso nipponico, il nuovo portatile va provato e toccato con mano per capire davvero la portata delle sue caratteristiche innovative. Senza farci troppo pregare, abbiamo dunque approfittato dello spazio all'interno dello stand Nintendo per dare un'occhiata da vicino alla console e alle varie tech demo che giravano su di essa.

Look & Feel

Cominciamo parlando del design della console, anche se per stessa ammissione di Nintendo potrebbe essere soggetto a cambiamenti da qui all'uscita sul mercato, che voci di corridoio assolutamente non confermate danno per Marzo 2011. Il form factor rimane grossolanamente lo stesso del DS, ma basta poco per accorgersi di numerose, fondamentali differenze. Tanto per cominciare, sulla parte sinistra troviamo il cosiddetto Slide Pad a sovrastare la classica croce direzionale, di fatto uno stick analogico che ci è sembrato poter dare notevoli garanzie in termini di ergonomia e precisione. Altre modifiche in termini di pulsanti riguardano i tasti Home per ritornare al menu della console e quello per disattivare la funzione wireless, ed entrambi trovano spazio nella parte bassa della console. Rimane invece la fotocamera interna da 640x480 pixel (confermando la compatibilità con i titoli DSi che ne fanno uso), alla quale se ne aggiungono due ulteriori della stessa risoluzione, poste sullo chassis esterno: l'utilizzo combinato dei tre obiettivi apre la porta alla possibilità di scattare immagini tridimensionali, una feature che purtroppo non era ancora disponibile negli hadheld presenti in fiera.

La nuova dimensione dell'handheld

Altre caratteristiche impossibili da testare al momento attuale riguardano il sensore di movimento ed il giroscopio che saranno implementati nella console, e che verosimilmente potranno aggiungere ulteriori sfaccettature all'esperienza videoludica, come è già accaduto per iPhone. Arriviamo però all'aspetto più clamoroso di questo nuovo Nintendo 3DS, rappresentato ovviamente dalle caratteristiche dei due schermi. Quello inferiore è un touchscreen da 3,02 pollici con risoluzione di 320x240 pixel, mentre quello superiore misura 3,53 pollici con una risoluzione di 640x480 pixel, e consente di visualizzare immagini 3D senza bisogno di occhiali. L'impatto in tal senso è davvero eccezionale, grazie ad un display brillante, capace di rendere concretamente la sensazione di profondità senza incertezze di sorta: l'unico piccolo scotto da pagare sta nel fatto che è necessario posizionare la console perfettamente davanti a sé per godere al massimo dell'effetto, ma si tratta di una controindicazione del tutto trascurabile per quello che è un notevolissimo traguardo tecnologico. Per venire incontro a tutte le esigenze, poi, l'handheld è dotato del cosiddetto 3D Depth Slider, posto sulla destra dello schermo superiore e che consente di modificare il livello dell'effetto tridimensionale fino alla sua totale eliminazione: anche qui ci troviamo di fronte ad una soluzione che funziona alla grande e che contribuisce a raggiungere un valido compromesso qualora dovessero verificarsi le piccole problematiche che abbiamo enunciato poche righe sopra.

Esempi di tridimensionalità

Alcuni dei numerosi titoli annunciati da Iwata in conferenza che faranno parte della line-up di lancio di Nintendo 3DS erano effettivamente presenti sullo showfloor, anche se prevalentemente sotto forma di tech demo che comunque lasciano più che ben sperare circa la qualità grafica che potremo attenderci. In questo senso spiccava il Metal Gear Solid: Snake Eater 3D di Konami: una visuale in prima persona evidenziava il tipico scenario della giungla, con la vegetazione che si muoveva al passaggio della telecamera e che godeva delle funzionalità tridimensionali della console dimostrandosi particolarmente immersiva. Ugualmente interessante Kid Icarus Uprising: composta interamente da filmati in-game, la tech demo impressionava per il modo in cui i nemici si avvicinavano allo schermo dando l'illusione della profondità. Ottimo anche il contributo di Capcom con Resident Evil, anche se la presenza di soli modelli poligonali di alcuni personaggi (peraltro estremamente dettagliati) lascia qualche perplessità su quanto possa essere

rappresentativo di un gioco vero e proprio. Tra le pochissime postazioni interattive segnaliamo Ridge Racer, buono per la riproduzione del 3D ma a dir poco embrionale in termini strettamente ludici e quindi difficilmente commentabile. Come annunciato in sede di conferenza, poi, era possibile anche guardare uno spezzone del recente film d'animazione Dragon Trainer, appositamente adattato allo schermo del Nintendo 3DS: il risultato è stato quanto meno appagante, ed agendo sul 3D Depth Slider era possibile notare dei sensibili cambiamenti in termini di resa dell'immagine. Insomma, il nuovo portatile di Nintendo sembra avere tutte le carte in regola per essere il protagonista di una nuova rivoluzione nell'ambito dei portatili, proseguendo sul felice solco tracciato dal primo DS. Purtroppo nessun filmato può rendere giustizia all'esperienza dal vivo: in questo caso Iwata ha detto davvero bene, bisogna provare per credere...