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Polvere siamo e polvere ritorniamo

In un piccolo stanzino alla GamesCom 2010, Ubisoft ha messo in mostra From Dust, al tempo conosciuto come Project Dust. Cerchiamo di scoprire qualcosa di più su questo misterioso titolo.

ANTEPRIMA di Pierpaolo Greco   —   21/08/2010

In compagnia di Eric Chahi, storico creatore di Another World e Heart of Darkness, tra gli altri, siamo riusciti ad assistere all'ultima presentazione di questo originale e visionario titolo di cui, fino ad oggi, si era visto veramente pochissimo. From Dust, inizialmente conosciuto come Project Dust, è una sorta di god-game, uno strategico in tempo reale in parte gestionale (alla SimCity per intenderci), in parte sociale (come fosse un The Sims) ma in realtà vicinissimo a quello storico esperimento che fu Popolous di Molyneux.

Polvere siamo e polvere ritorniamo

In pratica dovete immaginare un mondo dove il tempo scorre velocemente e la natura segue il suo corso alterando la morfologia stessa del pianeta. Il giocatore potrà intervenire con l'uso dei due grilletti: il sinistro gli permetterà di raccogliere la materia, mentre con il destro la depositerà scatenando tutta una serie di reazioni nel terreno che si comporterà di conseguenza alla ricerca di un nuovo equilibrio. Concretamente sarà possibile prendere sabbia, acqua, piante o lava e queste quattro materie avranno reazioni tra di loro secondo il classico concetto della morra cinese: ad esempio l'acqua erode la sabbia che a sua volta scava la roccia dura creata dalla lava quando si solidifica mentre le piante bloccano questa erosione rendendo la sabbia fertile e così via. Da un lato abbiamo quindi questo gameplay concettuale e totalmente visionario dove il giocatore si può sentire Dio nel tentativo di creare un mondo a suo gusto e piacimento.

Visioni e pulsioni

Ma c'è anche un secondo aspetto e riguarda l'interazione con i villaggi tribali che abitano questo pianeta. Il giocatore avrà un controllo parzialmente diretto nei loro confronti potendo direzionare il capo tribù verso alcune rocce e statue che possono uscire allo scoperto in seguito all'alterazione del globo terrestre. Queste reliquie sono depositarie del sapere e della conoscenza del mondo e una volta raggiunte consentono di apprendere il controllo di un elemento oppure aumentano la potenza del giocatore durante la sua interazione con la materia.

Polvere siamo e polvere ritorniamo

Seguendo il piccolo omino nel suo viaggio verso la sporgenza rocciosa, lo abbiamo aiutato per superare le asperità del terreno riducendo le asperità montuose o coprendo le parti acquatiche con grossi strati di sabbia. A stimolare ulterioremente il giocatore a intervenire con urgenza, c'è una piccola barra del tempo in basso a destra su cui appaiono le eventuali catastrofi naturali che si stanno per scatenare sul mondo. Ecco quindi apparire il simbolino di uno tsunami proprio mentre il nostro capo tribù si sta dirigendo verso la reliquia dell'acqua. Sarà nostro compito scortarlo poi verso casa per diffondere il sapere, giusto in tempo per vedere all'orizzonte questa l'enorme onda anomala avvicinarsi rapidamente al villaggio. Tutta la tribù ha quindi iniziato a intonare canti danzando in cerchio intorno a una grande statua presente al centrò dell'accampamento e, come per magia, abbiamo visto il mare aprirsi intorno alla cittadina senza essere in grado di sommergerla come se un invisibile campo di forza la proteggesse dall'acqua. Visivamente l'effetto era molto convincente ma più in generale From Dust si presenta a livello tecnico di particolare impatto. Le interazioni tra le materie sono estremamente realistiche con in particolare le reazioni dell'acqua che convincono per fedeltà e impatto sullo scenario: vedere i corsi d'acqua che modificano la propria direzione man mano che erodono la roccia o bagnano la sabbia, increspandosi in prossimità di zone frastagliate o guadagnando velocità e schiuma in prossimità di cascate o dislivelli è particolarmente evocativo. Possiamo dire tranquillamente che si potrebbe rimanere per diversi minuti semplicemente ad ammirare la naturale evoluzione del paesaggio, quasi ipnotizzati.

Difficile da comprendere, facile da adorare

Purtroppo al di fuori di questi elementi piuttosto sparsi e forse eccessivamente superficiali, non è stato possibile avere maggiori dettagli sull'effettiva struttura del gameplay. Eric ha voluto sottolineare che il giocatore inizierà la sua avventura completamente all'oscuro di una trama e senza alcun tipo di tutorial o interfaccia su schermo (al di fuori della barra del tempo descritta poco sopra).

Polvere siamo e polvere ritorniamo

Starà a lui sperimentare, scoprire, conoscere ed entrare nel flusso del gioco, aiutando i villaggi a crescere, scoprendo le interazioni aggiuntive con la natura e imparando a sfruttare e gestire anche gli animali presenti sul pianeta. Allo stesso tempo il suo lavoro sarà di stimolare anche l'espansione della tribù, portando la popolazione del mondo a fondare nuovi villaggi in posti sconosciuti e ad emigrare tutti insieme verso lidi più riparati. Questo è molto rapidamente From Dust, un progetto che continueremo sicuramente a tenere d'occhio e che ci ha stupito per una visione sicuramente difficile da cogliere ma di ampio respiro. Vi ricordiamo infine che il gioco arriverà sul mercato soltanto il prossimo anno su PC, PlayStation 3 e Xbox 360, esclusivamente in formato digital delivery, ovvero tramite Steam, PSN e Live Arcade.

CERTEZZE

  • La simulazione delle interazioni naturali lascia ipnotizzati
  • Tecnicamente è veramente un bel vedere
  • Il gameplay sembra essere fortemente stratificato...

DUBBI

  • ...ma rimane purtroppo di difficile comprensione al momento
  • Rischia di essere un gioco per pochissimi cultori