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La chiamata al dovere del DS

Mentre l'attenzione di tutti è puntata sulle versioni per console console maggiori e Pc, Black Ops sta crescendo bene anche su DS...

PROVATO di Andrea Palmisano   —   25/08/2010
La chiamata al dovere del DS

Se Black Ops rappresenta un bel banco di prova per Activision sulle versioni "principali", dovendo raccogliere l'eredità di Infinity Ward senza farne sentire la mancanza, su Nintendo DS ovviamente le cose sono ben diverse. Lontane dai problemi e dalle lotte dei "piani alti", le edizioni per il portatile a due schermi sono da tempo in mano al team team N-Space, storicamente in grado di tirar fuori edizioni più che dignitose nonostante le rinomate scarse capacità nel 3d della console in questione. Nel caso specifico, Call of Duty: Black Ops su DS sarà un capitolo a parte, con una trama e missioni personalizzate, nonostante il setting, l'ambientazione e le armi siano le medesime delle altre versioni. E a Colonia non ci siamo quindi certamente fatti pregare troppo per dargli un'occhiata...

Piccolo ma combattivo

Nella demo che abbiamo avuto modo di provare allo stand Activision della GamesCom 2010 ci sono stati presentati due livelli, rispettivamente costituiti da una missione classica con un gruppo di compagni, e da un attacco a bordo di un elicottero. La prima, ambientata inizialmente in uno spazio aperto innevato e successivamente all'interno di un edificio, ci ha permesso di prendere confidenza con alcune delle novità più rilevanti di questo episodio, a cominciare dal sistema di controllo che consente l'alternativa basata solo sui tasti rispetto a quella legata allo stilo. Sicuramente si tratta di una soluzione preferibile, capace di fornire una buona precisione e reattività durante le sessioni di gioco; in tal caso lo schermo inferiore ospita una rinnovata interfaccia context sensitive grazie alla quale si possono raccogliere e usare le armi, le granate, interagire con l'ambiente e eseguire qualche azione particolare non delegata ai tasti.

La chiamata al dovere del DS

Interessante anche la seconda missione, in cui a bordo di un elicottero era necessario radere al suolo vari accampamenti nemici stando nel contempo attenti a non farsi abbattere da altri velivoli e postazioni terra-aria. In questa occasione la progressione avviene in maniera automatica, su una sorta di binario lungo il quale si può comunque spostare il proprio mezzo dando così una sufficiente sensazione di libertà. Al di là della qualità del prodotto finito, che andrà valutata sulla distanza, è comunque molto importante denotare i progressi fatti da N-Space nel corso degli episodi su cui il team ha lavorato; per Call of Duty: Black Ops è stata migliorata l'intelligenza artificiale tanto dei nemici quanto dei compagni, un elemento effettivamente tangibile durante la prova, così come perfezionato è il motore grafico. Per quest'ultimo aspetto i programmatori hanno goduto della collaborazione e del feedback con la stessa Nintendo che ha permesso davvero di spremere ogni goccia del potenziale del DS nell'ambito poligonale. Addirittura sono stati eliminati indicatori e elementi dell'hud superflui che avrebbero sottratto qualche percentuale dalla CPU. Molto positiva anche la componente multigiocatore, a cominciare dalla campagna co-op che può aver luogo nella maggior parte delle missioni a disposizione per il single player, a patto di avere 2 console e 2 copie del gioco; ovviamente non mancheranno anche modalità classiche competitive come deathmatch e team deathmatch fino a 6 giocatori, in wi-fi online o locale. Nel complesso quindi, contestualizzato all'hardware su cui gira, Call of Duty: Black Ops per DS sembra un prodotto eccellente, con le carte in regola per imporsi come punto di riferimento del genere sull'handheld. Il giudizio definitivo è quindi rimandato alla recensione, con l'uscita prevista in contemporanea a quelle delle altre versioni.

CERTEZZE

  • Il miglior fps per DS?
  • Spreme la console al limite
  • Novità interessanti

DUBBI

  • Da verificare la bontà della campagna e il ritmo di gioco