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Noi e il 3DS

A mente fredda dopo l'evento di Amsterdam, le nostre considerazioni sull'attesissimo nuovo portatile Nintendo

PROVATO di Andrea Palmisano   —   01/02/2011
Noi e il 3DS

Il 25 marzo sarà un gran bel giorno per molti appassionati di videogiochi e fan Nintendo; in tale data raggiungerà i negozi europei infatti il 3DS, attesissima nuova console portatile incaricata del compito di raccogliere e possibilmente replicare l'incredibile ed enorme successo del DS. Grazie all'invito di Nintendo Italia abbiamo potuto partecipare all'evento organizzato apposta per la presentazione ad Amsterdam, e dopo tante parole e altrettante prove dei giochi destinati a supportare i primi mesi di vita dell'handheld, ci siamo potuti fare un'idea di cosa aspettarci da questa rivoluzione 3D. Rigorosamente senza occhialini.

Riparto da due

Nintendo 3DS è anzitutto una cosa: rassicurante. Il form factor, ovvero l'aspetto estetico della console, richiama infatti in maniera molto fedele quello del precedente DS; una scelta intelligente che segna una continuità di cui il nuovo portatile, visto il successo del precedente, potrà solo che beneficiarne. Detto questo, probabilmente qualche aggiustamento si sarebbe potuto valutare, più specificatamente in relazione all'assenza di un secondo analogico che si sarebbe rivelato utile per alcuni generi di giochi, sicuramente preferibile all'opzione con pennino in mano. In ogni caso si può invece apprezzare il lavoro svolto con il Circle Pad posizionato sopra al D-pad: preciso, reattivo e confortevole, sicuramente un bel passo avanti che si rivelerà fondamentale per supportare la attitudine poligonale della console. Ma ovviamente il punto di forza dell'hardware, tanto a livello di marketing quanto più concretamente alla prova dei fatti, è il tanto decantato effetto tridimensionale senza occhialini. Un punto di svolta importante, per certi versi potenzialmente capace di rilanciare una tecnologia che al momento fatica a convincere i consumatori soprattutto nell'ambito delle Tv 3D.

Noi e il 3DS

E, vale la pena ripetersi, il 3DS da questo punto di vista è stupefacente, tanto da emozionare davvero nel momento del primo contatto, della prima prova; una "magia" che sicuramente Nintendo sarà capace di sfruttare a proprio favore, stimolando in maniera fortissima molti "acquisti di impulso" di coloro che scopriranno nei negozi ciò che il progresso tecnologico è riuscito a racchiudere in una console portatile. Stupefacente, per esempio, l'applicazione della realtà aumentata con gli AR Games; la prova ad Amsterdam ci ha sinceramente divertito nel vedere nascere da una semplice carta una specie di tiro a segno molto basico nel gameplay, ma rafforzato enormemente dalla varietà di situazioni, elementi e ambienti che andavano a crearsi e trasformarsi di fronte alla console. La realtà aumentata non è certo un'invenzione di Nintendo, ma l'importante non è tanto l'idea quanto la sua realizzazione; sotto questa chiave di lettura, la strada sembra essere davvero quella giusta, e potrebbe mettere un importante asso nella manica della casa di Kyoto. Per noi europei, o peggio ancora italiani, restano purtroppo invece tanti dubbi in merito alle feature potenzialmente di grande interesse, come i contenuti video in 3D o il supporto alla tecnologia SpotPass. Discorso simile per StreetPass, evidentemente più adatto a Paesi come il Giappone in cui portare in giro un portatile e giocarci in ogni occasione è la norma e non l'eccezione.

Coi soldi in mano?

Ad oggi, quali sono quindi i dubbi legati al 3DS? Probabilmente quello ravvisato con maggiore frequenza dalla community è legato alla debolezza della line-up, poco convincente sotto diversi aspetti. Se la mancanza di giochi capaci di sostenere la carica innovatrice della console è un elemento più stucchevole che realmente deleterio, è l'odore di "operazione reciclo" che aleggia su molte delle cartucce a lasciare un po' perplessi. Detto tutto d'un fiato: Rayman 3D è una revisione di Rayman 2, Asphalt 3D non è certamente un gioco di primo piano, Dead or Alive: Dimesions è in buona parte una summa dei precedenti episodi, idem Ridge Racer 3D, Super Street Fighter IV 3D è Super Street Fighter IV, Resident Evil: Mercenaries è una sorta di "espansione" di una modalità extra dei precedenti capitoli della serie, Ocarina of Time è l'ennesimo porting di un capolavoro che è però già passato anche su GameCube e Wii, PES 3D è il "solito" PES con in più una visuale che al momento non convince, Super Monkey Ball 3D è anch'esso ben poco differente dai precedenti episodi. Rimane Kid Icarus Uprising, un buon gioco ma che non sembra avere la forza di potersi mettere sulle spalle tutto il peso dell'offerta dei primi mesi. Manca un po' di personalità quindi, e non ci sono ancora i giochi capaci di distinguere la console; sia chiaro, non c'è ombra di dubbio che questi siano destinati ad arrivare, ma è ugualmente indubbio che Nintendo stessa abbia scelto di fare un passo indietro lasciando più spazio alle terze parti. Un segnale importante che vuole evidentemente suggerire un'inversione di tendenza sulle piattaforme Nintendo da sempre ritenute first-party dipendenti, ma che lascia un vuoto qualitativo consistente. Perchè nessuno fa giochi come Nintendo, questo è scontato. Certo di made in Kyoto ci sarebbero anche Nintendogs + Cats e Pilotwings Resort, oltre al poco eccitante Steel Diver, ma il succo del discorso cambia di poco.

Noi e il 3DS

La seconda perplessità è legata alla adattabilità dell'elemento 3D all'ambiente del gaming portatile, perchè per poter godere della caratteristica distintiva della console è fondamentale essere piuttosto precisamente di fronte allo schermo con una tolleranza limitata. Basta una piccola variazione nell'inclinazione dello schermo per perdere l'effetto, ed è piuttosto facile immaginare che su un tram, su un autobus, o in qualsiasi altro contesto abituale di gioco portatile la stabilità non sia impeccabile. A maggior ragione magari con l'impugnatura con una sola mano, come richiede per esempio Kid Icarus Uprising, o ancor di più coi titoli che sfruttano i sensori di movimento. Il fatto poi che il 3D sia sempre in qualsiasi caso disattivabile per passare al 2D di fatto limita la sua applicazione concreta in ambito ludico, relegando il tutto solamente a un pur meraviglioso orpello estetico. Anche della batteria si è molto parlato; se 3-5 ore siano sufficienti dipende molto dalle aspettative e necessità di ogni utente. Di certo non saranno mai troppe. Il prezzo infine, che però è direttamente correlato all'argomento appena concluso; 250 euro (circa) non sono briciole, considerando che il primo DS uscì sul mercato a marzo 2005 a 149,99 euro, mentre a settembre dello stesso anno Psp venne lanciata a 249 euro. Sicuramente c'è da mettere in conto il primato tecnologico del 3D, e più in generale il fatto che il 3DS sia un hardware più raffinato, completo e ricco rispetto a quello del DS all'epoca del suo lancio; ma senza una vera killer app, senza IL titolo da comprare, più di qualcuno potrebbe scegliere di restare alla finestra in attesa di tempi e giochi migliori. Ma probabilmente ci stiamo semplicemente arrovellando in ragionamenti che lasciano il tempo che trovano, e anche per il nuovo portatile Nintendo potremo ripescare la famosa vignetta con Iwata e Miyamoto entusiasti all'urlo di "It prints Money!" D'altra parte, chi ha buona memoria ricorderà le perplessità che accompagnarono la presentazione e il lancio del DS, destinato per molti a soccombere sotto la forza di Psp. Le cose sono andate poi in maniera ben diversa. Pensare che Nintendo possa davvero fare un passo falso in un mondo, quello del videogioco portatile, che ha in pratica inventato e sempre dominato, è troppo anche per il più fantasioso e aspro dei critici.

Le opinioni della redazione

Ho avuto il piacere di essere stato tra i primi che hanno toccato con mano 3DS nel corso della sua presentazione ufficiale a Los Angeles, e ne sono rimasto assolutamente deliziato. Molti mesi e molti annunci dopo, continuo a ritenerla una console incredibilmente innovativa e dotata di grandi potenzialità...ma non credo di acquistarla. Al di là della mia storica idiosincrasia per il videogaming portatile, diversi sono gli aspetti che mi frenano: il prezzo, una line-up che non incontra i miei gusti personali e soprattutto il fatto che non ritengo la tecnologia 3D (di cui non sono un amante nemmeno al cinema) capace di far evolvere l'esperienza ludica al di là del mero impatto estetico. Ovviamente, tornerò di corsa sui miei passi se i fatti mi dovessero clamorosamente smentire.
Fabio Palmisano

Per come si presenta, il 3DS sarà molto probabilmente un altro grande successo Nintendo. Della "nuova" Nintendo, però, quella che cura il marketing molto più del supporto alle terze parti, la Nintendo che non mancherà di deliziarci con i nuovi Mario, Zelda e Metroid in 3D, ma che allo stesso modo si "accontenterà" di proporli con il contagocce. Una situazione che a tanti giocatori andrà bene, del resto bastano i due Super Mario Galaxy per giustificare l'acquisto di un Wii, ma che starà senz'altro stretta a chi si aspetta una certa quantità di titoli di prim'ordine. In tal senso la conferenza di Amsterdam e la line up di lancio mi hanno lasciato perplesso, vedo tanti vecchi titoli riproposti in 3D e temo che questa cosa delle "riedizioni" prenderà piede grazie alla sola novità rappresentata dalle tre dimensioni. Peccato infine non abbiano pensato di inserire due stick analogici: giocare con gli FPS (che col 3D si sarebbero sposati benissimo) sulla nuova console portatile Nintendo sarà ancora una volta una tragedia.
Tommaso Pugliese

Noi e il 3DS

Personalmente avverto nell'aria lo stesso brio e frizzantezza che prelude ad ogni lancio di una nuova console, anche se 3DS di certo non si tratta di un hardware inedito. Nintendo però, mai come nessun'altra, ha sempre saputo dimostrare di poter sfruttare le tecnologie del momento nel modo migliore e sempre guardando agli scopi prettamente ludici. Ecco perchè scommetto quello che volete che l'era tridimensionale, ufficialmente nata decenni fa e riproposta in pompa magna in questi ultimi tempi, saprà finalmente sollevarsi da una mera dimostrazione di muscoli (senza idee) per entrare in una nuova fase, quella Nintendo, esattamente come successe ormai dieci anni fa con il "Touch", anch'esso sempre esistito ma mai sfruttato a dovere. Le prime uscite annunciate per la nuova consolina Nintendo, non traggano in inganno, non fanno certo gridare alla novità ed all'innovazione, ma chi ricorda i primi software per DS? Ce ne volle di tempo per decollare. Ecco che oggi, come all'epoca, il mio scetticismo iniziale si mescola alla fiducia innata che ho per mamma Nintendo: il primo 3DS sarà mio.
Claudio Camboni

Premessa: è quasi impossibile che Nintendo perda la prossima console war tra portatili. Il brand DS è ormai marmoreo, affermato tra giocatori occasionali e non, i suoi software-culto sono quasi tutti realizzati da first-party e verranno riproposti regolarmente nei prossimi anni: tra Nintendogs, New Mario e Mario Kart, difficilmente Sony - o chi altro - riuscirà a vendere quanto Nintendo. Chiarito questo, secondo me il 3DS è partito come peggio non si poteva: la line-up è imbarazzante (niente Kid Icarus né Ocarina of Time), il design più che nuovo pare un prototipo di un DS 2.0 (scommettiamo che una versione "Lite" arriverà nel 2012-13?), le componenti della console sono confusionarie e contrastanti (effetto tridimensionale che scompare usando i sensori di movimento, ad esempio). Sono convinto però che vincerà la sua scommessa principale: il 3D senza occhialini sarà un successo, e soprattutto renderà obsoleti gli altri portatili.
Alessandro Bacchetta

Noi e il 3DS

Da un punto di vista puramente personale, non ho alcun dubbio che l'acquisto del 3DS sarà fatto al day one e che mai sarà rimpianto, semplicemente perché sul nuovo portatile Nintendo troverò i giochi della casa che, in 25 anni di militanza videoludica e pur con tutte le evoluzioni non sempre positive degli ultimi anni, resta la mia preferita in assoluto. Volendoci però addentrare in considerazioni più oggettive, non sono poche le questioni che meriterebbero un approfondimento, e la conferenza di Amsterdam non mi ha aiutato molto in questo. Prima fra tutte il 3D: chiunque proverà un 3DS probabilmente resterà estasiato dalla resa tridimensionale, ma quali sono le reali potenzialità ludiche della cosa? A lungo andare sarà fastidioso per la vista? E non sacrifica un po' troppo la durata delle batterie, importantissima in un portatile? E poi la concorrenza, non solo NGP ma anche, e forse soprattutto, Apple. 3DS parte da una posizione di indubbia forza, ma la storia del mercato ci insegna, e Nintendo lo sa benissimo, che in una generazione sola i rapporti di forza possono essere completamente sovvertiti, con conseguente impoverimento della lineup. Staremo a vedere, intanto l'eccitazione è a mille, godiamoci il momento e prepariamoci a vedere i nostri eroi virtuali un po' più "vicini" a noi.
Michele Lamberti

Me l'avessero chiesto qualche mese fa avrei speso solo parole positive sul 3DS, su quanto è ganzo e quanto non vedevi l'ora che uscisse. C'è però che a ogni annuncio di Nintendo l'indicatore dell'hype è calato sempre di più: non tanto per il fatto che, ormai ce lo aspettiamo, finiremo come al solito per spendere ben più dei cugini americani e giapponesi; e nemmeno per via di una line-up che sembra preannunciare un nuovo Game Boy Advance, con qualche ottimo titolo originale che nuota a stento in un oceano di remake e di taglia-e-cuci. Per chi viaggia molto all'estero o vive quasi esclusivamente di import, il lancio di una console portatile region-locked è una pugnalata dritta al cuore, mentre i dubbi rimasti sono ancora tanti: quanto si sposerà questa tecnologia 3D con una console portatile dotata oltretutto di sensori di movimento? Ma, soprattutto, quanto il nuovo eShop sarà interessante per gli sviluppatori indipendenti e quanto sarà intuitivo per gli utenti? Io, lo ammetto, sono parecchio scettico.
Vincenzo Lettera

Il Nintendo DS è la mia console preferita degli ultimi anni come lo è stato il Game Boy Advance prima di esso e il Game Boy ancora prima. Quello con gli handheld Nintendo è un appuntamento fisso da vent'anni ormai, come dire di no a un DS nuovo, che supporta l'innovativo 3D per giunta? Spesa già messa in conto per il 2011, ma ammetto che la conferenza di Amsterdam mi ha un po' frenato per quanto concerne il day1. La console è fantastica, l'online sembra gestito come Dio comanda finalmente, il 3D ha un fascino incredibile. Il prezzo è quello che è, tutti sapevamo che non sarebbero stati esattamente bruscolini, anche se comunque resta un po' l'amaro in bocca. Ma i giochi? Certo, anche il Nintendo DS ha avuto tra i titoli migliori solo uno o due anni dopo l'uscita, ma il lancio del 3DS mi lascia un tantino indifferente: porting e remake, niente di originale, inedito e sfizioso. Mi avrebbe magari fatto piacere rigiocare Ocarina of Time, ma bisognerà aspettare. Personalmente, sono indeciso. Il potenziale indubbiamente c'è e sono certo che la console nel giro già di qualche mese ci regalerà delle sorprese e sarà sfruttata in modo innovativo e accattivante. Ma per ora potrei aspettare tempi migliori. O cedere all'ultimo momento, come al solito.
Christian La Via Colli