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Il prequel della fine

I Transformers protagonisti di un gioco che funge da antefatto all'ultimo film della trilogia di Michael Bay

ANTEPRIMA di Antonio Jodice   —   10/03/2011

Versione mostrata: Xbox 360

Primo incontro ravvicinatissimo con Transformers: Dark of the Moon alla GDC 2011 di San Francisco, sempre figlio degli High Moon Studios, ma con un'importante differenza rispetto al precedente episodio. In questo caso, infatti, non si tratta di un capitolo completamente slegato dalle vicende cinematografiche della serie, quanto di un prequel che introdurrà i fan al terzo film, in uscita contemporaneamente nelle sale, svelando quanto successo tra la seconda e la terza e ultima pellicola.

Il prequel della fine

Una delle cose che avevano portato maggiormente al successo di La Battaglia per Cybertron era il grande entusiasmo del team per i Transformers, entusiasmo che trapelava inevitabilmente dal codice e che si traduceva in un tie in al di sopra della media di questo genere di produzioni. Dalla presentazione a cui abbiamo assistito, questa passione sembra inalterata e potrebbe portare ad un'altra sorpresa tra qualche mese.

Trasformazioni intermedie

Transformers: Dark of the Moon nasce dalla collaborazione, molto più stretta che in precedenza, con lo stesso team che sta realizzando il nuovo film in uscita. Ci sono gli stessi personaggi, tanto talento in comune, ma non mancano sorprese e la libertà che un prequel è giusto possa concedere. Di pari passo col film, però, viene introdotta una forma intermedia di trasformazione in cui i nostri robot preferiti continuano a girare su ruote, ma aprono leggermente scocche per far fuoriuscire missili e mitraglie. Ai fini del gameplay, le tre forme sono un bilanciamento tra agilità e potenza di fuoco (forma robot), e velocità e massima difesa (forma macchina). La struttura resta la stessa con una serie di missioni che sfruttano diversamente le abilità dei protagonisti, mettendoli in situazioni studiate appositamente per ognuno di loro. La presentazione è stata piuttosto anomala, visto che si è trattato di un alternarsi velocissimo di piccole sequenze di livelli diversi, con protagonisti alcuni Autobot e Decepticon, senza far trapelare niente della trama, segretissima almeno per ora, e senza mostrare scene di intermezzo o uno stage completo. Tra le sequenze che segnano maggiormente l'evoluzione del titolo, senz'altro quella con protagonista Starscream, in grado di trasformarsi in jet e quindi protagonista di una serie di missioni tutte ambientate in un cielo denso, si spera, di inseguimenti e combattimenti aerei. In quel poco che abbiamo visto, si trattava di inseguire un cargo gigantesco, scortato da caccia con cui era necessario avere a che fare prima di potersi dirigere sull'obiettivo principale. La peculiarità, che però non abbiamo potuto vedere in azione è che il cargo è talmente grande da poterci atterrare sopra così da poter essere attaccato mentre si è nella forma robotica. Bumblebee invece, è stato al centro di un veloce scontro in un canyon nella sua trasformazione intermedia, tutto intento ad investire i Decepticon e a schivare razzi e raggi laser.

Il prequel della fine

Si evolve anche Soundwave, che finora s'era fatto conoscere solo come un satellite in orbita intorno alla terra e che qui sfoggia, oltre alle onde sonore con cui colpisce i robot che abitano una base militare presidiata dai nemici, una forma aerea simile ad un leggero uccello robotico che gli permette di volare in spazi stretti lanciando fasci laser con estrema precisione. Soundwave, tra l'altro, ci è stato mostrato in azione in una foresta tropicale che era probabilmente lo scenario più bello tra quelli mostrati, con palme, rocce e numerose altre piante mosse dal vento. A rappresentanza, invece, delle missioni di più ampio respiro, Ironhide, dotato di missili a ricerca e con sistema di lock su più avversari, mandato a liberare una Detroit sotto assedio e distrutta dal conflitto in corso. Palazzi devastati e piazze più aperte facevano da ambientazione per scontri all'ultima sportellata, anche, con tanto di diversi sotto obiettivi della missione che si evolvevano rendendo l'idea di un conflitto su larga scala.
High Moon Studios dice di aver iniziato a sviluppare questo seguito tenendo perfettamente conto delle critiche e dei suggerimenti dei fan, e di aver sfruttato al massimo le opportunità offerte dagli script e tutti gli asset usati per il film e che gli sono stati messi a disposizione durante la creazione del videogioco. Vedremo nei prossimi mesi di riuscire ad avere un incontro con i Transformers pad alla mano, sperando così di farci un'idea più precisa per meglio valutare quali siano le differenze rispetto al gioco dello scorso anno.

CERTEZZE

  • Ancora più azione
  • Una chicca per i fan
  • Tanto entusiasmo

DUBBI

  • Reali differenze rispetto a La guerra per Cybertron
  • Trama tutta da scoprire