Versione testata: PlayStation 3
Annunciato ormai un anno fa e riesumato da Konami nel corso della sua conferenza pre-E3, NeverDead si è subito fatto notare per la sua natura comica e delirante, che fa cozzare uno stile grafico dark e realistico con un personaggio fuori dai gangheri e situazioni al limite della follia.
Protagonista è Bryce Boltzmann, un cacciatore di demoni che secoli addietro venne punito col dono dell'immortalità, e che ora vive eliminando creature oscure nei ritagli del suo infinito tempo libero. È ovvio che all'idea di un gioco in cui si è consapevolmente invincibili sorgano molti dubbi riguardo al bilanciamento e all'effettiva sfida dei combattimenti. Abbiamo così approfittato dell'E3 di Los Angeles per provare con mano una sessione piuttosto breve, ma sufficiente a darci un'idea concreta di cosa aspettarci al momento dell'arrivo del titolo sugli scaffali.
Dimostrazione di immortalità
Nel livello provato in fiera abbiamo fatto la conoscenza di Arcadia, la ragazza umana con la quale interagiremo per buona parte dell'avventura, ma gran parte del tempo è stato speso a sperimentare la capacità rigenerativa di Bryce. Un improvviso attacco di un demone ci prende alla sprovvista, tranciando con un solo colpo le braccia del nostro alter-ego, il quale senza arti superiori continua a correre per la stanza e ad attaccare. Neanche il tempo di raccogliere e riattaccare le braccia che veniamo assaliti ancora una volta, vedendo letteralmente decapitare lo sventurato protagonista. Ed è a questo punto, quando ci si aspetta di vedere una schermata di Game Over comparire da un momento all'altro, che NeverDead smette di prendersi sul serio: non si può non ridere nel vedere la testa di Bryce rotolare e zompettare in maniera clamorosamente buffa mentre è in cerca dei pezzi del suo corpo, scaraventati chissà dove.
Questa esagerata e truce idea alla base del gioco non serve solo a divertire il giocatore, ma si rivela spesso importante per risolvere particolari enigmi ambientali. Alcuni passaggi sono talmente stretti che sarà necessario staccare i propri arti per attraversarli, mentre, per raggiungere un punto lontano e attivare un interruttore, ci siamo decapitati da soli per poi lanciare la testa sulla piattaforma lontana. Il sistema di combattimento è piuttosto classico, permettendo di utilizzare in qualsiasi momento armi da fuoco o armi bianche, laddove diversi nemici saranno immuni a determinate tipologie di attacco. Piccola parentesi merita il combattimento con spada, che a differenza di pistole e fucili richiede l'utilizzo dello stick analogico destro, il quale permette di decidere la direzione dei fendenti. Peccato per un sistema di telecamere ancora piuttosto scomodo, che dà il peggio di sé nei combattimenti più frenetici e con più nemici. E, a proposito di nemici, alcuni di loro saranno in grado di risucchiare l'anima di Bryce ed eliminarlo definitivamente. Si tratta forse di uno dei pochissimi modi con cui perdere una partita, assieme al lasciare che Arcada venga uccisa dai demoni (per un breve periodo di tempo sarà comunque possibile soccorrerla e riportarla in vita). Allo stato attuale è ancora presto per sbilanciarsi: la demo provata era troppo breve e troppo poco elaborata per capire se NeverDead possa essere un action fresco e divertente, oppure se rischia di rivelarsi uno dei flop della lineup Konami. Basterà una maggiore varietà nei combattimenti e negli enigmi ambientali per fare in modo che la lancetta tenda verso la prima ipotesi.
CERTEZZE
- Concept originale e innovativo
- Tanto humour
DUBBI
- Speriamo in una maggiore varietà nei combattimenti e negli ambienti
- Sistema di controllo ancora da rifinire