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I segreti dell'isola misteriosa

Enigmi e puzzle nella prima indagine per Nintendo Wii di una popolare serie di detective-story videoludiche

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   23/08/2011

Colonia è stato il palcoscenico ideale per mostrare la decima iterazione del brand di Big Fish Games, il quale ha goduto un discreto successo negli ultimi anni principalmente su PC, non disdegnando una release per telefono cellulare e una per Nintendo DS (Millionheir). Si tratta tuttavia di un genere estremamente di nicchia, indirizzato principalmente a una ristretta cerchia di utenti, che trova dunque in Nintendo Wii la sua più naturale collocazione nell'ambito delle console casalinghe.

I segreti dell'isola misteriosa

La versione mostrata era completa, il gioco infatti è stato già rilasciato negli Stati Uniti all'inizio dell'estate, riscontrando tuttavia una particolarmente gelida accoglienza da parte di critica e pubblico. Ma cos'ha di peculiare questo franchise e quali utenti in particolare potrebbero trovarlo accattivante?

Lindelof & Cuse cercasi

Ogni episodio della serie Mystery Case Files è incentrato su un'indagine particolare e il giocatore assume il ruolo di un detective, di nome o di fatto, impegnato a risolvere una serie di puzzle per farsi strada fino alla conclusione della storia. Per quanto riguarda Il Caso Malgrave, saremo chiamati a indagare su un'isola dalle sedicenti proprietà curative: benché questo tema possa ricordare la nota serie televisiva Lost, in realtà la vicenda sarà molto più simile a una vera e propria detective-story, senza particolari elementi fantascientifici, e nei panni dell'investigatore protagonista il nostro obiettivo sarà raccogliere indizi in giro per la città per venire a capo del mistero.

I segreti dell'isola misteriosa

Il giocatore può "esplorare" la città agendo con il Wii Remote su specifiche porzioni della mappa: non tutte saranno immediatamente visitabili e per sbloccarle dovremo prima risolvere una serie di puzzle, accumulando i punti necessari a progredire nella storia. La serie Mystery Case Files si basa principalmente su quella serie di enigmi visivi che richiedono l'individuazione di determinati elementi grafici all'interno di una complessa immagine bidimensionale: in sostanza il giocatore deve osservare attentamente queste immagini e individuare gli oggetti richiesti, puntando il Wii Remote per selezionarli. Non c'è un limite di tempo e il giocatore può usufruire di illimitati suggerimenti visivi, pur dovendo aspettare qualche secondo per utilizzarli ripetutamente; l'unica penalizzazione consiste in una nebbia progressiva che riduce la visibilità dell'immagine, prodotta dai tap sul punto sbagliato della figura, un espediente pensato per evitare che si bari agendo freneticamente con il Wii Remote su tutto lo schermo. La maggior parte dei puzzle proposti ne Il Caso Malgrave sono di questo tipo ma c'è spazio anche per qualche altro tipo di enigma, per esempio quelli che richiedono lo spostamento dei pannelli in una griglia 3x3 allo scopo di formare un'immagine.

I segreti dell'isola misteriosa

E' bene sottolineare che Big Fish Games deve aver studiato attentamente l'utenza di Nintendo Wii, poiché ha aggiunto la possibilità di affrontare alcuni puzzle specifici insieme ad un massimo di tre giocatori: questi enigmi si sbloccano man mano che si procede nella modalità single-player e fondamentalmente l'elemento competitivo risiede nell'individuare gli elementi indicati dal gioco prima degli avversari. A parte questa semplice modalità multigiocatore, Mystery Case Files: Il Caso Malgrave appare come una lineare esperienza per gli amanti di questo particolare genere enigmistico: quanto possa far presa sul mercato attuale di Nintendo Wii è difficile prevederlo, ma per tutti i fan del franchise si tratta sicuramente di una gradita aggiunta alla ludoteca della console.

CERTEZZE

  • Una trama avvincente che incoraggia a progredire di puzzle in puzzle
  • Modalità multigiocatore soddisfacente

DUBBI

  • Il Wii Remote potrebbe rivelarsi meno preciso di un mouse tradizionale
  • La struttura del gioco sembra decisamente ripetitiva