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PC Magazine #45

Tanti annunci, nuovi giochi e idee originali per questo penultimo appuntamento settembrino

RUBRICA di La Redazione   —   23/09/2011

Ci sono settimane dove ogni singola pagina web salvata tra i preferiti al fine di rivelarsi utile per questa apertura, è qualche (noioso?) approfondimento. Altre volte invece, come succede per l'appuntamento in corso, si arriva al momento di scrivere, il giovedì, e ci si rende conto di quante novità e titoli inediti si hanno a da commentare. Siamo rimasti affascinati, innanzitutto, di fronte al concept mostrato nel video di seguito, che giustamente PC Gamer ha segnalato come una prossima possibile evoluzione per la serie Portal: l'idea è che si possa immortalare e bloccare nel tempo un certo punto e un dato momento, per poi riprodurlo da un'altra parte. Non solo due portali su altrettanti muri, ma un qualsiasi punto di vista e tutto quello che sta accadendo nell'istante in cui si scatta l'immagine. Da qui a farci un gioco ci passa moltissima strada, ma l'idea è ottima. C'è, però, ancora spazio per essere originali senza buttarsi sull'astratto? A quanto pare sì: prendete Warco, ad esempio, titolo sviluppato nell'australiana Brisbane e incentrato sul lavoro di un reporter di guerra. A quanto pare gli sviluppatori si sono avvalsi della consulenza di alcuni esperti e c'è del buon nell'idea di un FPS dove a sparare sono gli altri, anche se poi è tutta da verificare l'efficacia in termini di divertimento. Il primo trailer, uscito il luglio scorso, mescola cose buone ad altre meno esaltanti. Appena annunciato ma già balzato agli onori delle cronache, Lifeless Planet è invece un interessante gioco d'esplorazione ambientato su un misterioso pianeta: il trailer è intrigante e attualmente la realizzazione del progetto è appesa a un'iniziativa su Kickstarter... che però pare essere già andata in porto e quindi non può che migliorare la condizione di partenza di un progetto che a questo punto si farà. Tra l'altro per "soli" mille dollari potete diventare associate producer, con tanto di coinvolgimento nelle fasi di design avanzate. Passando alla grafica 2D, dopo aver appreso del nuovo progetto del creatore di Gemini Rue, Blackwell Deception in uscita il prossimo 27 ottobre, non possiamo che invitarvi a scaricare gratuitamente Super Smash Land, picchiaduro a incontri fortemente ispirato alla celebre serie Nintendo e dotato di una grafica che riporta istantaneamente alla mente il Game Boy.

PC Magazine #45

Infine chiudiamo consigliando un mod dalla portata piuttosto limitata ma ugualmente capace di dare un boost notevole all'aspetto di Fallout 3: si tratta di Wasteland Restoration, che aggiunge nuovi modelli di alberi e un look più verde alle ambientazioni.

PS: sapete che è stato rilasciato TrackMania 2: Canyon? Lo sapete che lo abbiamo recensito? Bene, adesso guardate questa .gif animata... pazzesca, la miglior evoluzione che ci sia capitato di vedere ad oggi sul nuovo racing targato Nadeo.
PPS: attenzione quando uscite la sera, perché a quanto pare ci sono i morti viventi che stanno tornando a prenderci...

di Umberto Moioli

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Altra settimana di grande tranquillità sul fronte uscite hardware. Non c'è un gran movimento nemmeno tra i prezzi che cambiano poco e lasciano il totale invariato rispetto al mese passato. La configurazione "medio-bassa" è una volta di più, come quella che l'ha preceduta settimana scorsa, un ottimo sistema da gioco con un eccellente rapporto qualità prezzo.

Componente
Caratteristiche
Prezzo
Processore
155€
Scheda Madre
75€
Scheda Video
150€
Ram
50€
Alimentatore
60€
Hard Disk
35€
Lettore-Masterizzatore Ottico
25€
Case
35€
Prezzo Computer Entry Level
585 Euro

di Umberto Moioli

PC Magazine #45

Manor of the Damned
Sembra che anche il regno dei non morti debba darsi una qualche regolamentazione etica. Accadde infatti che antichi vampiri, decifrando antichi tomi, o comunque rovistando dove non avrebbero dovuto, siano riusciti a dare vita a un potente incrocio: lo specpyre, mezzo spetto e mezzo vampiro. Accortisi del danno hanno ripulito tutto, ma il male è tornato, perché c'è sempre chi fa rivivere il peggio del passato, e adesso tre specpyre molestano gli abitanti di un villaggio. Codesti paesani decidono quindi di rivolgersi a un potente quanto sconosciuto (e giovane) vampiro, ovvero noi, che anziché bersi tutti gli abitanti come fossero limoncello decide di aiutarli. La demo di Manor of the Damned ci permette quindi di dare la caccia al primo specpyre e di assaporare il gameplay di un gioco molto intrigante, soprattutto per gli appassionati della gloriosa epoca in cui Nintendo regnava incontrastato. Infatti Manor of the Damned si ispira gioiosamente a serie come Zelda (sia sempre lodato) e Secret of Mana.

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Con due tasti per usare rispettivamente l'arma nella mano destra e l'arma nella mano sinistra, oltre a un terzo tasto per accedere all'inventario, dobbiamo farci strada tra schermate di pixel uccidendo mostri assortiti, con tutte le finezze che hanno fatto grandi questo genere di giochi. Usando il bastone su una torcia lo incendieremo per esempio, e se impugniamo nell'altra mano una balestra potremo scagliare dardi infuocati. L'effetto che provoca il fuoco, se usato nella "stanza dei topi", come si vede anche nel video promozionale, è di sicuro effetto. Non mancano poi accorgimenti meteorologici, del tipo niente fuoco nelle schermate in cui piove, interazioni con l'ambiente, utili a scovare passaggi segreti, e labirintiche stanze sotterranee. Manor of the Damned non consente di salvare in qualunque momento, ma solo in presenza di uno strano cristallo. Questo ci costringe a fare attenzione, perché procedendo nel castello le stanze si fanno sempre più difficili da ripulire. Per il momento non possiamo dire molto di più e vi rimandiamo all'uscita del gioco completo, ma da quanto abbiamo visto Manor of the Damned cattura fin dai primi istanti, complice un level design intrigante e numerose trovate che stimolano il giocatore a superare nuovi ostacoli per scoprire cosa si nasconde nella stanza successiva. E comunque non ci stancheremo mai di giochi del genere, alla faccia degli occhiali 3D.

di Andrea Rubbini

Titolo: Manor of the Damned
Sviluppatore: Daniel Kennedy
Distribuzione: Shareware
Download: Demo
Da sapere per giocare al meglio: Il gioco completo uscirà il mese prossimo per Windows e Linux. Al momento non sappiamo ancora quale sarà il prezzo della versione commerciale.

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Star Wars: The Old Republic
L'hype è un'arma a doppio taglio perché, se non sai gestirlo bene, potrebbe realisticamente ritorcersi contro di te: quello costruitosi attorno a The Old Republic è stato straordinario per anni, adesso però la fede dei suoi stessi fan comincia a vacillare, in fondo manca una settimana a ottobre e ancora non abbiamo una data certa per il nuovo MMORPG sviluppato da BioWare.

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Il fansite Darth Hater ha recentemente intervistato il CFO di Electronic Arts, Eric Brown, per saperne di più: "Non abbiamo ancora una data sicura e non l'avremo per ancora un po' di tempo, probabilmente fino alla prossima riunione prevista per la fine di ottobre". Secondo Brown, il titolo potrebbe slittare dalla fine dell'anno all'inizio del 2012, se gli sviluppatori non saranno soddisfatti dai loro risultati. Non è sicuramente ciò che volevamo sentire, così è entrato in gioco Stephen Reid stesso che in un post sul forum ufficiale ha ribadito l'intenzione di BioWare di rilasciare il gioco sul mercato entro la fine dell'anno. Cosa succede dietro le quinte, insomma, resta un vero mistero. In compenso, la nuova fase di Beta sembra essere imminente e sul sito ufficiale i futuri "capi gilda" hanno già la possibilità di scegliere tre gilde come alleate o avversarie: questa selezione aumenterà le possibilità di essere selezionati per il test e trovarsi sullo stesso beta-server.

World of Warcraft
A proposito di hype, quello degli avventurieri di Azeroth era un po' sopito da qualche mese ma l'ultima settimana è stata un vero terremoto con le prime immagini e informazioni sull'imminente trittico di nuovi dungeon e sul raid che concluderà la saga di Deathwing. Le nuove instance saranno fortemente narrative: in End Time, i giocatori verranno trasportati in un futuro alternativo in cui Deathwing ha sconfitto le forze del bene, portando Azeroth alla rovina;

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in Well of Eternity, invece, viaggeremo indietro nel tempo per rubare il mistico Dragon Soul proprio durante il rito che ha portato alla creazione del Maelstrom; in Hour of Twilight, infine, il party dovrà scortare Thrall fino al Wyrmrest Temple per incontrare gli altri Aspetti, ma l'impresa sarà ostacolata dalle forze di Deathwing che stanno assediando Dragonblight. La storia culminerà in un raid intitolato The Dragon Soul in cui si affronteranno sei boss e infine il Distruttore in persona: secondo i devs sarà il combattimento più epico del gioco, i giocatori dovranno infatti paracadutarsi sul dorso di Deathwing per indebolirlo mentre vola verso il Maelstrom, dove avrà luogo lo scontro finale. Per assicurarsi che tutti gli utenti abbiano la possibilità di provare questa esperienza, Blizzard ha anche sviluppato una nuova feature chiamata Looking for Raid che collocherà il giocatore all'interno di un gruppo di venticinque utenti con i quali si potrà affrontare una raid-instance a una difficoltà inferiore al normale e la qualità del loot sarà concepita appositamente per questo livello di sfida. Non mancheranno comunque contenuti per i giocatori hardcore, loot esclusivi e perfino un paio di coltelli leggendari per i quali sudare sette camicie. Tutto questo sarà sui PTR molto presto e, considerato il recente nerf all'attuale endgame, possiamo aspettarci una release della patch 4.3 probabilmente entro Natale.

DC Universe Online
Continua l'inesorabile avanzata del modello free-to-play e questa volta tocca al recente MMO di Sony Online Entertainment. Diciamo che era uno sviluppo piuttosto prevedibile, ma magari non in modo così repentino. Ad ogni modo, il cambiamento avverrà alla fine di ottobre con tre proposte che dovrebbero accontentare tutti i tipi di utenti. Gli utenti Free, Premium e Legendary avranno completo accesso al gioco, ma i primi saranno limitati a due personaggi e dovranno acquistare tramite le canoniche microtransazioni i nuovi contenuti scaricabili, personaggi aggiuntivi, poteri e altri elementi di gioco.

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I giocatori Premium, invece, includono tutte le ex-sottoscrizioni e riceveranno gratuitamente slot aggiuntivi per i personaggi e per l'inventario oltre a un portafoglio virtuale più capiente. Gli utenti Legendary, infine, riceveranno la maggior parte dei contenuti del gioco, compresi i DLC e ben quindici slot per i personaggi e più di ottanta per l'inventario, il tutto al prezzo della canonica quota mensile. Dopo Champions Online e City of Heroes, DC Universe Online è il terzo MMO supereroistico che non ce l'ha fatta a mantenere il tradizionale modello economico: secondo John Smedley, presidente di SOE, il futuro del genere risiede nelle microtransazioni e l'insistenza degli utenti console, a quanto pare la fetta più grossa dei giocatori, ha confermato le sue convinzioni, portando a questo cambio di rotta che, a suo dire, non influirà minimamente sulla qualità dei futuri contenuti. Staremo a vedere.

Christian La Via Colli

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Populous
Non fatevi ingannare. Questo articolo non nasce per consigliarvi di comprare un classico del passato ripubblicato su GOG a basso prezzo. È vero, il gioco è compatibile con i moderni sistemi operativi e, nonostante l'obsolescenza tecnica, è ancora molto godibile. In fondo è soltanto un titolo d'importanza capitale per la storia dei videogiochi, ma altrettanto in fondo chi se ne infischia? No, questo è un messaggio per le alte sfere.

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Il nostro scopo questa settimana è convincere chi di dovere a riprendere in mano il brand che ha inventato il concetto di god game e... trasformarlo in FPS. Siamo stanchi di questi passatisti che si lagnano di quanto fossero belli i videogiochi di una volta. Come già fatto meritevolmente con la serie XCOM e come appena annunciato sarà fatto con Syndicate, prendiamo questi maledetti classici e trasformiamoli tutti in degli sparatutto. Quale gioco migliore di Populous per farlo ancora una volta? Facciamolo diventare un vizio! Dai, mettiamo su un bel massacro dei devoti del dio rivale a colpi di fulmini e di maremoti in first person. Basta con il concetto di genere, meglio mettere tutto sotto un'unica bandiera, quella dell'azione! Già immaginiamo le pubblicità, con un dio macho che impugna un fucile a canne mozze e che guarda in cagnesco degli uomini che stanno sacrificando una donna (ovviamente seminuda, sennò i videogiocatori non la guardano). Un bell'headshot con un lapillo di lava e il gioco è fatto. In fondo cos'è questa pretesa di assumere il punto di vista di Dio? Molto meglio assumere quello di un qualsiasi personaggio tamarro e far capire alle tribù che la vera religione è la nostra a colpi di mitragliatrice. E allora dai, trasformiamo anche Populous in un FPS... e poi passiamo a Sim City e, perché no, a Civilization. Non siete stanchi di tutta quella diplomazia a turni?

di Simone Tagliaferri

Titolo: Populous
Linea: GOG
Prezzo: 5.99$
Storico: Nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: N/D

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Apple vale più di...

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La pagina di Tumblr di Josh Brown sembra quasi un'ode a Apple più che un elemento informativo ma è senza dubbio ben confezionata. Inoltre i numeri possono essere divertenti e la casa di Cupertino è tornata, dopo molti anni, ad essere un vero e proprio fenomento tecnologico ed economico. In sostanza lo scopo del blog è quello di vedere cosa, nel mondo, vale meno di Apple e anche se lo si utilizzando numeri non sempre paragonabili i risultati sono senza dubbio indicativi. In ogni caso il valore di mercato di Apple, stimato intorno ai 380 miliardi di dollari, supera abbondantemente interi mercati, come quello del vestiario americano non arriva alla metà del valore di mercato della mela morsicata. Tra gli altri esempi troviamo anche il mercato americano delle componenti automobilistiche (285 miliardi), tutte le case di Atlanta 274.8, tutte le droghe del mondo 321 miliardi e l'intera economia di Singapore (318 miliardi).

Kal-El ha un cuore verde

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Nvidia ha svelato che il suo nuovo chip quad-core dedicato all'hardware mobile non è un quad-core. C'è infatti un quinto motore all'interno di Kal-El che esiste per un motivo preciso, risparmiare energia. Invece di trovare soluzioni complicate per ridurre i consumi del singolo core Nvidia ha deciso di introdurne direttamente un quinto a bassissimo consumo che si occuperà di gestire tutte le operazioni modeste. Il cosiddetto Companion Core avrà infatti un'alimentazione indipendente da quella dei core principali e potrà entrare in azione una volta che questi saranno disattivati. Tra l'altro il nuovo chip è anche dotato della tecnologia power gating che consente di disattivare selettivamente i core principali a seconda della pesantezza delle operazioni svolte dal pc. Questo dovrebbe garantire a un chip decisamente potente (più del doppio del Tegra 2) un dosaggio dei consumi estremamente efficace e senza dubbio amico della durata della batteria.

Windows 8 - Confermati i problemi di compatibilità con ARM

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L'idea di avere l'intera gamma di programmi per Windows sui dispositivi ARM è senza dubbio ghiotta ma da mesi gira il dubbio che sebbene Windows 8 sia pienamente compatibile con i chip ARM non lo sarebbero invece le applicazioni x86. Microsoft ha finalmente chiarito la questione dicendo che aveva già affermato la mancata compatibilità, ma era la stessa azienda ad aver generato il dubbio affermando che Intel aveva rilasciato informazioni inesatte quando aveva negato la compatibilità tra ARM e applicazioni x86. Questa conferma, anche se c'è la possibilità di ricompilare i programmi, è senza dubbio una delusione per chi pensava di poter avere, a breve, un vero PC Windows tascabile. In ogni caso Steven Sinofsky, presidente della divisione Windows, ha affermato che le applicazioni x86 non sono certo studiate considerando l'ottimizzazione energetica e che quindi è meglio partire da quelle Metro che tra l'altro possono essere convertite facilmente per ARM e X86.

Radeon 7000 nel 2012?

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Tempo fa abbiamo riportato diverse voci che indicavano possibili problemi per AMD per quanto riguarda il passaggio produttivo ai 28 nanometri. La mancanza di date precise, le informazioni provenienti dai produttori di hardware e diverse altre incongruenze facevano infatti pensare che l'uscita della nuova serie Radeon, basata sulla tecnologia Southern Islands, avrebbe potuto slittare nel 2012, accodandosi al ritardo di Nvidia. Ebbene, nonostante il ritardo non sia ancora ufficiale, nuove voci ancora più insistenti indicano che AMD potrebbe non rispettare le proprie previsioni che prevedevano l'arrivo delle nuove Radeon a 28 nanometri per il 2011. Dunque, sempre che le affermazioni di NordicHardware siano vere, solo la APU Trinity nella sua versione a 32 nanometri potrà darci una visione, imprecisa, delle potenzialità delle nuove GPU AMD.

Pirati costituzionali

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Una delle notizie più importanti della settimana è di natura politica. Si tratta della performance del Partito Pirata durante le elezioni municipali e regionali di Berlino. Lo schieramento, che è partito senza fondi ne stipendi, è infatti arrivato al 9% superando realtà politiche consolidate. Tra l'altro il numero di giovani che lo hanno votato, ovvero il 15%, è si alto ma indica anche che ben l'85% dei voti è arrivato da persone con più di 30 anni. Ovviamente il partito non favorisce la pirateria ma è senza dubbio favorevole alla limitazione delle leggi legate al copyright. Per questo chiede maggiore privacy per gli individui, l'abolizione della normativa vigente sui brevetti e la trasparenza nella gestione delle politiche statali. La Germania è stato uno degli stati più reattivi di fronte alla crisi eppure questo risultato testimonia una politica in movimento e l'apertura a realtà diverse da quelle usuali. Un qualcosa che in Italia appare inimmaginabile nonostante la crisi ci abbia colpito duramente e nonostante la gestione politica del nostro paese non risulti certo tra le migliori al mondo.

Paradox sfida il mercato

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Quest'ultima notizia non è direttamente legata all'hardware PC anche se la distribuzione digitale, il mouse e il pad sono i protagonisti della questione. Nell'aria infatti aleggia la senzazione che i due controller siano ormai completamente asserviti all'action in prima o terza persona. Inoltre il passaggio al genere action dei nuovi Syndicate e X-Com hanno messo ulteriormente in discussione la possibilità di esistere di gran parte dei generi videoludici. Eppure, guardandoci attorno, vediamo FPS che vanno in perdita e strategici che piazzando un milione di copie vanno comunque in forte positivo. Dunque il sospetto è che non sia la necessità ad aver piegato le scelte di gran parte dell'industria, quanto piuttosto il miraggio rappresentato dalle vendite degli ultimi Call of Duty e dalle vendite di titoli come Uncharted e Gears of War. Ovviamente è ingiusto puntare il dito contro sviluppatori come Starbreeze prima di provare il nuovo Syndicate. Ma i sospetti sui motivi della scelta action sono leciti, soprattutto in questo frangente in cui molti sviluppatori, il cui unico concetto di evoluzione sembra quello di applicare qualche elemento RPG a concept vecchi di generazioni, affermano che non c'è spazio per i titoli di un tempo. Eppure Civilization è ancora qui, Little Big Planet vende, From Dust convince e riesce persino a innovare. Tra l'altro anche la richiesta dei titoli a turni, che sono quelli guardati con più diffidenza, è elevata come ha dimostrato Frozen Synapse, come dimostra l'attesa per Jagged Alliance 3 e come dimostrano diversi Jrpg ancora in auge. Inoltre la combinazione dei nuovi tool di sviluppo con il digital delivery è stata già capace di riesumare diversi generi del passato, di proporne di nuovi e addirittura di rilanciare il gaming PC anche per quanto riguarda i titoli tripla A. Insomma, da dove nasce la necessità di limitarsi a due o tre generi? E perchè ridurre il tutto a un paio di visuali? Queste sono alcune delle domande che sono frullate nella testa dei ragazzi di Paradox che hanno deciso di verificare con mano la situazione decidendo di sviluppare Cartel, un seguito spirituale del primo Syndicate. Tra l'altro il publisher, che se questa mossa avrà successo sarà ancora più amato dall'utenza PC, ha affermato di voler riesplorare anche diversi altri generi considerati fuori mercato. La scintilla della sfida di Paradox, secondo quanto affermato da Shams Jorjani, sembra essere scoccata una dichiarazione arrivata tempo da un non ben specificato impiegato di 2K in merito al reboot di X-Com. Secondo costui l'action ormai è una scelta obbligata e oggi non è più possibile sviluppare un titolo a turni. Dunque oltre a Syndicate, che non è a turni, Paradox potrebbe prendere in considerazione anche un nuovo UFO? Ovviamente lo speriamo e nel mentre cogliamo l'occasione per ricordare al summenzionato dipendente di 2K che i titoli a turni vengono sviluppati ancora oggi e alcuni hanno anche un successo di tutto rispetto.

di Mattia Armani