1

Aggirate le protezioni di Xbox?

Un gruppo di hacker australiani dice di sì, e rovina il 4 luglio di Microsoft...

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   04/07/2003
Aggirate le protezioni di Xbox?

Doveva succedere, e alla fine è successo. Il gruppo di hacker Free-X ha messo in atto le minacce che aveva indirizzato a Microsoft alcune settimane fa e ha deciso di rovinare la festa per il Giorno dell’Indipendenza al colosso di Seattle pubblicando su Internet, in un forum dedicato alle falle dei sistemi di sicurezza informatici, le istruzioni per sfruttare un bug della Dashboard per aggirare l’intero sistema di protezione di Xbox senza bisogno di utilizzare alcun chip di modifica. E il quattro luglio, di colpo, è stato ribattezzato “Il Giorno dell’Indipendenza di Xbox”.

Il ‘buco’ scoperto da Free-X è di quelli grossi. Senza scendere troppo nei dettagli, che possono comunque essere reperiti in rete ma che per correttezza non elencheremo qui, è possibile sfruttare gli header di alcuni files, che vengono caricati all’avvio della Dashboard, per iniettare del codice eseguibile che mette KO i sistemi di protezione di Xbox, dando accesso diretto all’hard disk e all’esecuzione di DVD sprovvisti dell’imprimatur Microsoft. La modifica di questi files può avvenire anche senza l’uso di mod chip, sfruttando i bug nella gestione dei salvataggi su memory card di alcuni giochi.
Detto in soldoni, è possibile sfruttare il bug per far girare software copiato su Xbox, e non è da escludersi che alcuni hacker siano in grado di realizzare un boot disk simile a quello visto su Dreamcast, capace di far girare software masterizzato senza bisogno di modifiche interne.

Il gruppo Free-X, australiano, ha però dichiarato di aver reso di pubblico dominio il bug non per favorire la pirateria, di cui si dichiara acerrimo nemico, o per ricattare Microsoft, ma per ‘punire’ l’azienda di Bill Gates, rea di non aver prestato loro ascolto. Stando a un manifesto pubblicato su alcuni siti web Free-X avrebbe tentato più volte di trovare un accordo con Microsoft (contattando l’azienda direttamente e contattando alcuni publisher di videogiochi chiamati a fare da intermediari), ma senza alcun risultato. Secondo il comunicato redatto da Free-X il gruppo si sarebbe proposto di fornire a Microsoft collaborazione e il know how necessario per prevenire altri attacchi al sistema di sicurezza di Xbox, in cambio della protezione da eventuali azioni legali e dalla realizzazione di un loader Linux ufficiale.
E qui sta il problema, perché Microsoft mai e poi mai, per ovvi motivi, si sarebbe sognata di autorizzare la realizzazione e la distribuzione di un loader ufficiale Linux per la sua console.
E’ bene ovviamente prendere queste dichiarazioni con le proverbiali molle, in quanto provengono da una sola parte in causa. Per il momento non ci sono comunicati ufficiali da parte di Microsoft al proposito, ma vi terremo informati.

E’ bene notare che se il baco consentirà a Free-X di realizzare una versione di Linux in grado di girare su Xbox senza alcuna modifica, il gruppo di hacker vincerà i 100.000 dollari di premio messi in palio dal CEO di Lindows.