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Cieli di piombo

Nuovo incontro con questa audace conversione per console dell'apprezzato simulatore di volo militare già uscito su PC.

PROVATO di La Redazione   —   25/06/2009

Dopo l'ottima, prima impressione avuta nel corso dell'E3 2009, Il 2 Sturmovik: Birds of Prey è tornato a farsi vedere, questa volta in forma giocabile su Xbox 360, nel corso di un evento organizzato da Halifax, distributore italiano. La presentazione è stata innanzitutto l'occasione per apprezzare alcuni nuovi schemi tratti dalla campagna di gioco principale: si è passati dai bombardamenti su un'ormai distrutta Berlino, con gli aerei in volo a pochi metri dai tetti e attraverso gli sbuffi di fumo provenienti dagli edifici in fiamme, fino a Stalingrado, passando per Bastogne, città belga dove si tenne una famosa battaglia poi lungamente ripresa anche in ambito cinematografico.

Cieli di piombo

In tutti i casi a ben impressionare è ancora una volta l'ottimo impatto grafico, con le ambientazioni realizzate sfruttando anche dei rilevamenti satellitari in grande spolvero e aiutate dal saggio posizionamento di elementi come le nuvole, spesso capaci di dare un tocco coreografico in più, al pari dell'alternarsi del giorno e della notte o delle più disparate condizioni metereologiche, elementi quest'ultimi tutti presenti a sviluppo concluso. Una volta in aria, al comando del proprio aeroplano, i compiti assegnati al giocatore spazieranno dal semplice abbattimento dei nemici fino alla protezione di alcuni obiettivi sensibili a terra, dalla necessità di scortare mezzi non militari o non adatti al combattimento fino alla semplice ricognizione fotografica dei territori nemici, il tutto sfruttando un sistema di volo che, a quanto provato, riesce realmente ad adattarsi alle capacità di ciascuno, passando da un'esperienza arcade veloce e frenetica, fino a una estremamente realistica, con la visuale inchiodata dentro l'abitacolo e nessun indicatore in grado di distinguere i nemici dagli alleati. Sarà poi necessario in taluni frangenti mettersi a capo di piccoli squadroni di quattro aeromobili, scegliendo quale controllare e dando agli altri, tramite croce digitale, semplici ordini come quello di seguire o mantenere la posizione. Insomma quello dei simulatori di volo potrà non essere il genere più di moda degli ultimi anni e la Seconda Guerra Mondiale uno scenario un po' abusato, di certo però Il 2 Sturmovik sembra avere i numeri per ben figurare, aspettando di vedere anche le versioni PSP e DS.

E3 2009

La saga di IL-2 Sturmovik ha riscosso sempre un ottimo successo di pubblico quando è stata pubblicata su PC, tanto che Gaijin Entertainment, lo sviluppatore del gioco, ha deciso di farne una versione console, e non solo, come si potrebbe pensare di primo acchito, per PlayStation 3 e Xbox 360, ma anche per DS e PSP. All'E3 2009 abbiamo avuto la prima occasione di vedere in azione la versione per la console Microsoft, aggiornata rispetto alle ultime incarnazioni soprattutto per sfruttare le capacità grafiche dei nuovi hardware.

Cieli di piombo

Ma che tipo di gioco è Il 2 Sturmovik? Vista l'impostazione data dal team, sostanzialmente, è come fossero tre giochi in uno perché, a seconda del grado di realismo impostato, il tipo di giocabilità cambierà radicalmente. Selezionando la modalità Arcade, ci si troverà tra le mani un sparatutto arcade, ambientato nella seconda guerra mondiale, in cui pilotare 45 aerei per 50 missioni, divise tra sei dei più importanti del grande conflitto. Impostando, invece, la modalità Simulazione, bisognerà tenere persino d'occhio il livello del carburante, usare la leva analogica destra del pad per mantenere in quota l'aereo seguendo le correnti aeree e, persino, stare attenti ai danni subiti dal proprio velivolo, visto che la sua manovrabilità cambierà a seconda dei punti in cui verremo colpiti. In Il 2 Sturmovik i danni si riflettono sulla carlinga in tempo reale, tanto che il producer ci ha mostrato chiaramente i fori causati dai proiettili durante i combattimenti sull'ala sinistra, facendoci notare che, a quel punto, sarebbe stato necessario bilanciare l'aereo che avrebbe avuto la tendenza a virare verso sinistra, appunto. Scegliendo, infine, la modalità realistica, si avrà un sistema a metà tra i due.

Ora si vola!

Fatte le dovute presentazioni è arrivato il momento di prendere il volo in una missione ambientata nel 1940 all'inizio del conflitto, a bordo di uno Spitfighter, in volo con altri quattro aerei alleati, contro 50 bombardieri nazisti, nel tentativo di riuscire a fermarli dal raggiungere Londra. Il terreno è completamente coperto di alberi e costruzioni, queste interattive, e a differenza di altri giochi del genere è renderizzato in ogni elemento tanto che il dettaglio e la qualità delle texture resta altissimo anche scendendo a bassissima quota, fino a vedere gli spruzzi sollevati dai proiettili quando si spara su specchi d'acqua o sul mare. Il cielo è realizzato su più livelli per riuscire a rendere l'idea dei combattimenti contro gli aerei dell'aviazione nazista, talmente veloci da riuscire a nascondersi tra le nuvole per poi riemergere e colpire di sorpresa gli alleati. Questa sensazione di incertezza e d'attesa è uno degli elementi fondamentali che gli sviluppatori volevano riuscire a ricreare, rendendo gli inseguimenti tra le nuvole una delle caratteristiche principali del gameplay. Nel livello in cui questa caratteristica ci è stata mostrata, il banco di nuvole si apriva su una catena montuosa coperta di neve e tappezzata d'alberi con un effetto decisamente coreografico.
Interessante anche la telecamera picture in picture, ovvero quella ritagliata in basso a destra sullo schermo in cui vengono mostrati gli obiettivi principali del gioco, le conversazioni tra i piloti e il lock on mode, che si attiva ogni volta che si deve distruggere un bersaglio con una bomba o un missile, e la telecamera del riquadro resta bloccata sul bersaglio in modo da far vedere se lo si è colpito o meno, in caso ci si sia dovuti allontanare in tuta fretta per non restare coinvolti nell'esplosione. Tra l'altro, questa è stata anche l'occasione per farci notare come le bombe siano effettivamente rende rizzate al di sotto della carlinga dell'aereo e che da questa si sganciano ogni volta che si decide di lanciarne una. Dettagli come questo, o le scie lasciate da ogni singolo proiettile, o l'attenzione che pare sia stata dedicata al gioco online, con fino a 16 giocatori a darsi battaglia contemporaneamente su ogni mappa, potrebbero fare di Sturmovik un'ottima alternativa ai pochi esponenti del genere su console, che vanta tanti appassionati, spesso alla ricerca di un po' di sano divertimento a base di inseguimenti aerei all'ultima elica. Per loro, l'appuntamento è a Settembre.

CERTEZZE

  • Ottimo motore poligonale
  • Buoni effetti sonori
  • Longevità della campagna

DUBBI

  • Varietà delle missioni