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Conker : Live & Reloaded Provato

Rare torna su Xbox e lo fa svecchiando il suo personaggio più geniale e irriverente: Conker. Hands on per un titolo che finalmente sembra avere lo spazio che si merita.

ANTEPRIMA di La Redazione   —   11/05/2005

Fu%$ off, you stup#@ bast$&#

Come ben saprete, e in caso contrario lo scoprirete or ora, questo Conker: Live & Reloaded si divide di due parti nettamente distinte: una che è in tutto e per tutto il remake di Conker’s Bad Fur Day, l’altra in cui giocare in multiplayer sia on che off line. Come nella versione N64 s’inizia da un saloon, luogo in cui scegliere cosa fare. La prima mossa fatta, non ci vergogniamo a dirlo, è stata proprio buttarci dentro al remake.

Conker : Live & Reloaded Provato

Troppa la curiosità, troppa la voglia di rivedere certe scene e giocare certe sezioni. Viene facile il sorriso quando alla prima scena si vede Conker sconsolato su di un trono, poi si ride, eccome se si ride, quando parte il flashback che lo vede ubriaco al telefono con la segreteria della fidanzata. Conker’s Bad Fur Day è questo ed altro ancora. Un insieme assortito di esilaranti gag miste a citazioni (indimenticabile Matrix, sopra tutti in assoluto), prese perlopiù da quel cinema di matrice holliwoodiano, fanno da sfondo ad un gioco vario, che shakera ben benino generi agli antipodi per un risultato che ha del sorprendente. Sostanzialmente immutato, se non nell’esito di qualche scena d’intermezzo (rimarcato nel gioco dagli stessi programmatori), il titolo Rare fa bella mostra di sé per un gameplay che si dimostra essere evergreen. Nientemeno che un sempiterno gioco che non sente né gli anni né la generazione di distacco. Ritornare a cimentarsi nelle stravaganti situazioni ideate dai coder inglesi non si limita ad essere un tuffo nel passato, bensì riesce a divertire e, per assurdo, sorprendere ancora. Grasso che cola invece per i molti che lo giocheranno per la prima volta su Xbox. L’unica vera modifica che s’avverte sta proprio nelle sezioni di combattimento, d’impostazione ancora più third person shooter rispetto all’originale. Gli stessi controlli, che hanno subito un cambio drastico di dimora (chiamasi pad), riescono a dare il medesimo buon feeling.

Sostanzialmente immutato, se non nell’esito di qualche scena d’intermezzo (rimarcato nel gioco dagli stessi programmatori), il titolo Rare fa bella mostra di sé per un gameplay che si dimostra essere evergreen. Nientemeno che un sempiterno gioco che non sente né gli anni né la generazione di distacco.

Scoiattoli per la rete

Per quanto non in grado di accedere ai servizi Live di Conker: Live & Reloaded, siamo stati in grado di provare offline quello che diventa a tutti gli effetti uno shooter in terza persona. Prima di passare all’azione vera e propria siamo passati attraverso obbligatorie tappe di selezione, in cui abbiamo scelto il tipo di guerriero e l’ambientazione desiderata. Si nota subito quanto siano caratterizzati e diversificati per abilità e stile di combattimento le classi guerriere presenti nel gioco, che spaziano dalla spia al granatiere, passando dal classico cecchino per arrivare al più versatile soldato da trincea. Buffo vedere questi scoiattoli vestiti di tutto punto in rigorosa tuta mimetica, che lascia giusto fuoriuscire le enormi code pelose. Lo spazio dedicato ai sorrisi e le tenerezze finisce nel momento stesso in cui ci catapultiamo nel battlefield, dove necessario sarà lo svolgere a dovere il compito del tipo di soldato scelto, proprio per non lasciare il gruppo scoperto di un ruolo. Nel nostro caso, ovvio, il gruppo è formato da NPC dalla IA che c’è parsa elevata e calibrata a dovere.

Buffo vedere questi scoiattoli vestiti di tutto punto in rigorosa tuta mimetica, che lascia giusto fuoriuscire le enormi code pelose.

Scoiattoli per la rete

Ogni tipo di soldato darà al giocatore una serie di specifiche abilità intercambiabili a seconda dell’occasione. La spia ad esempio potrà avanzare katana fra le mani per fare a fattine il nemico sfruttando la preziosa invisibilità, oppure fingersi morto per poi attaccare alle spalle l’incauto nemico, e ancora disattivare i sistemi di sicurezza, usare spray paralizzanti o le più comuni granate. Nell’ottica online ci sembra una mossa azzeccata quella di dare cotanta scelta al giocatore, che al fine di formare un party omogeneo e funzionante dovrà far gruppo con soldati d’ogni tipo. Funziona, se pur un po’ contorto, il sistema di controlli messo a punto da Rare per questa parte sparatutto multiplayer, che per quanto possa un po’ lasciare spiazzati sulle prime, dopo qualche sessione di gioco riesce a farsi assimilare. Solo sulla distanza però si potranno giudicare le scelte fatte dai coder britannici in termini d’interfaccia, certo è che non puntano sull’immediatezza. Salta invece subito all’occhio quanto il lavoro svolto in termini di restauro, logicamente agevolato da una console ben più prestante, abbia dato a Conker: Live & Reloaded un impatto grafico superlativo. Le tecniche di fur shading gia ottimamente proposte da Rare in Star Fox Adventures ritornano per dare allo ‘sboccato’ scoiattolo un manto peloso di tutto rispetto, che mostra bellamente anche una costruzione poligonale degna di nota ed un gran numero di animazioni. Ambienti di gioco che mostrano texture curate e colori sempre idonei, offrono pure una notevole profondità di visuale, cosa che nella versione originale per ovvie ragioni non avveniva. Sempre un po’ problematica, invece, è la camera, che come affliggeva anni or sono Conker’s Bad Fur Day ora lo fa con la sua rivisitazione, ed in parte minore con le sezioni multiplayer. Comparto sonoro invece splendidamente riconfermato sia per soundtrack che per doppiaggi, entrambi spettacolari. Come c’era da immaginarsi, gioco tradotto in italiano se pur solo testualmente, e considerando la beltà del doppiaggio in inglese è da considerarsi una fortuna.

Conker : Live & Reloaded Provato
Conker : Live & Reloaded Provato

Inutile girarci attorno, rivestire nuovamente i panni dello scoiattolo più spassoso di sempre ci ha emozionato. Troviamo giusto, anzi, più che giusto, che un titolo di questo calibro possa avere lo spazio ingiustamente mai concessogli. Rare sembra aver fatto un ottimo lavoro di restauro, dando a questo titolo una seconda giovinezza. Un po’ meno bene la softco britannica sembra aver fatto nello smussare certi spigoli che attanagliavano anche la versione originale, che comunque splendeva per originalità e varietà di situazioni. L’aggiunta, inoltre, di una componente multiplayer non può che dare marce in più ad un titolo fortemente lanciato per il meritato successo. La prova fatta con la parte multiplayer, purtroppo per ora solo off line, ha messo in mostra si luci, ma anche qualche ombra. Positiva comunque l’impressione generale che questo Conker: Live & Reloaded ci ha fatto, e siamo sinceramente curiosi di assaporarlo appieno appena potremo mettere le manine sulla parte on line. Primi giorni di giugno e l’attesa avrà una fine.

Non dev’essere di facile digestione per il popolo legato a Nintendo vedere lo scoiattolo rosso, lo stesso che su N64 affettava il logo di mamma N con una motosega, muovere passi decisi e convinti su una console assolutamente estranea alla mitica compagnia di Kyoto. Eppure, per chi conosce la storia tanto simile ad una soup opera del rapporto Rare/Nintendo, viene quasi naturale essere felici per quello scoiattolo rosso, che finalmente avrà lo spazio che merita. Conker’s Bad Fur Day era un gran gioco signori, di quei giochi che t’entrano per un motivo o per l’altro nelle vene, diventando immancabilmente per integrante del proprio essere. Scartato, ergo non prodotto, da una Nintendo oramai ai ferri corti con gli irriverenti inglesi di Rare, quel ’rude’ scoiattolo fu immancabilmente relegato in un’angolino della line up di N64, diventando più oggetto di culto che prodotto per il mass market. Rispolverato a dovere, finalmente Conker potrà avere tutto lo spazio che si merita, quello delle grandi platee per intenderci. Abbiamo provato in anteprima una versione quasi completa di Conker: Live & Reloaded, di seguito tutte la impressioni.