Little Italy in London
  Dopo aver effettuato le presentazioni di rito il gruppo ha dovuto affrontare il classico problema sulla scelta  del luogo in cui sfogare i suoi istinti mangerecci, dopo lunghe discussioni e diatribe relative alle preferenze  di ognuna delle trenta persone presenti si è, ovviamente, finiti in un Burger King in Piccadilly Circus.
 Fra un panino ed una bibita abbiamo iniziato a chiaccherare con i vari programmatori sul loro rapporto con  il difficile mondo dei game producer scoprendo in questi ragazzi una passione davvero elevata ed una  dedizione incredibile verso il loro lavoro. Terminata la cena ci siamo recati in un tipico pub londinese con  musica dal vivo e birra a litri. Con una Guinness in mano abbiamo proseguito nell'approfondire le nostre  curiosità sul mondo dello sviluppo dei giochi scoprendo il difficile rapporto che esiste fra produttori,  distributori ed uffici marketing vari.
 Quasi tutti i ragazzi presenti lamentavano infatti la difficoltà, soprattutto in Italia, di trovare investitori  pronti a supportare i loro progetti oltre ad una presenza un pò troppo invadente di alcune figure legate al  mondo del marketing che tendono a snaturare, in fase di realizzazione, le idee proposte dagli sviluppatori  imponendo cambiamenti e modifiche ai progetti originali.                                                               
Little Italy in London
La festa si è conclusa a notte tarda sotto la tipica pioggerellina londinese e devo dire che, per quanto mi riguarda, questa serata è stato il risultato più soddisfacente del viaggio intrapreso in quel di Londra.
Little Italy in London
Londra, ore 20:30
 Terminate le immani fatiche derivanti dalla visita agli stand della fiera (e soprattutto dai postumi della  festa EA tenutasi la notte precedente) ci siamo uniti ad un numero incredibile di sviluppatori italiani  ritrovatisi per una bella cena di gruppo. All'incontro erano presenti ragazzi appartenenti ad Ubisoft, 7Th Sense,  Revolution, Share, Sony, Zetha Games ed un nutrito gruppo di free-lance. Mai avrei immaginato di vedere  cosí tanti programmatori italiani riuniti in un solo luogo... la soddisfazione di poter bere una birra con dei  compatrioti dediti alla produzione di giochi per computer è stata davvero grande!                                                                 



