0

Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   06/03/2003

Diario del Capitano

Essere pagati per giocare? Dite la verità, quanti di voi fin’ora non ci hanno pensato almeno una volta?
Effettivamente lavorare nella “industry” (come viene spesso chiamata dagli anglosassoni l’industria videoludica) diventa ogni giorno sempre più facile anche se, ci duole dirlo, l’altissima richiesta di lavoro riesce ad abbassare la media degli stipendi dal 10% al 40% rispetto ad analoghe posizioni in altri analoghi settori di altre industrie Hi-Tech.
Proprio a questo proposito è parecchio interessante questo articolo pubblicato dalla controparte online del San Francisco Chronicle che tenta di fotografare una delle professioni più ricche di opportunità di lavoro in ambito videoludico: quella del BetaTester. Frenate gli entusiasmi, del resto è pur sempre un lavoro e non so in quanti sarebbero disposti a giocare, testare e finire lo stesso gioco per decine di ore alla settimana .
Ed anche per quelli che magari aspirano a ben altre posizioni nel mondo dei Videogames il ruolo del BetaTester potrebbe rappresentare l’ingresso di servizio per entrare nel palazzo prima e per raggiungere i piani più alti poi. I Game Designer più seri e intelligenti, infatti, tengono molto in considerazione le osservazioni non solo tecniche ma anche stilistiche dei propri BetaTester, del resto a chi chiedere suggerimenti su come migliorare le proprio creature se non a dei giocatori? E quale migliore opportunità per farsi notare e, magari, emergere dai bui scantinati della sala prove?

Paolo Matrascia, responsabile editoriale area PC.

- Commenta questo Diario sul nostro Forum! -