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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   04/04/2003

Diario del Capitano

Davvero strani, a volte, i meccanismi che portano i nostri pensieri a focalizzarci su determinati aspetti della nostra quotidianità estrapolandone, poi, impensabili associazioni logiche.
Oggi mi è successo guardando la nostra HomePage e leggendo Star Wars Jedi Knight: Jedi Academy. Leggere Star Wars equivale a leggere Lucas e, fino a qualche anno fa, leggere il nome Lucas voleva dire – quasi sempre - capolavoro. Questo sia in ambito cinematografico (e questo anche per i titoli meno conosciuti come American Graffiti o Willow) che, ovviamente, videoludico.
Non ricordo con precisione quale sia stata la prima nota stonata uscita dall’armonioso gaming studio della LucasArts, fatto sta che, immancabilmente, leggere adesso quel nome non può che farmi ripensare alla storia di una piattaforma da gioco, quella del PC, e a tutta quella di una generazione di Gamers che adesso, volenti o meno, si ritrova in una sorta di crisi esistenziale.
Come non ricordarsi del Maestro delle Spade, dei Polecat, del Tentacolo Viola o del milionesimo tentativo di pilotare il nostro X-Wing nell’impervio canalone della Morte Nera? E come non pensare a Ron Gilbert, allo SCUMM, al Full Motion Video di Rebel Assault o al mitico Coin-Op ispirato alle avventure di Indiana Jones?
Eh sì, perché tutti noi aspettiamo il nuovo ritorno di Ron Gilbert, attendiamo di riprovare le stesse emozioni avute giocando, per la prima volta, assieme al burbero Ben e di riscoprire lo stesso “Sense Of Wonder” provato di fronte all’ingiocabile maestosità audiografica di Rebel Assault.
Aspettiamo l’impossibile: la verginità si perde una sola volta.

Paolo Matrascia, responsabile editoriale area PC.

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