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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   09/06/2003

Diario del Capitano

Ancora una volta approfitto di quanto abbiamo pubblicato per cogliere uno spunto interessante.
Parlo di Postal 2, gioco demenziale e ultraviolento recentemente apparso anche sulle nostre pagine. Nelle intenzioni di Running With Scissors c'è stata sicuramente la voglia di colpire a tutti i costi, di scandalizzare, di fare leva su quei meccanismi che più di una volta si sono attivati in passato contro i videogiochi particolarmente controversi.
Il risultato è un gioco che è letteralmente un condensato di violenza e trash, condito da alcuni interessanti spunti provocatori.
Postal 2 offre almeno due interessanti spunti di riflessione. Il primo riguarda la libertà di creare, anche rompendo qualunque schema, anche con assoluta gratuità, anche con atteggiamento provocatorio. E su questo non posso che essere dalla parte dei RWS: la libertà di opinione passa anche per il cattivo gusto, comunque ciascuno è libero di dire, fare o creare quello che più ritiene opportuno, se questo non lede le altrui libertà. E trattandosi di un gioco venduto con un simpatico bollino che lo sconsiglia ai minorenni,non vedo proprio come potrebbe risultare lesivo per qualcuno.
L'altro spunto è di natura completamente opposta: quanto è giusto cercare nello scandalo pubblicità gratuita? Perchè la sensazione, guardando Postal 2 e come è stata condotta la promozione del prodotto, è che si sia cercato lo scandalo a tutti i costi, l'impatto forte, lo scontro a viso aperto con i contestatori della libertà videoludica. Se visto in quest'ottica il lavoro dei RWS viene pesantemente sminuito, dal momento che anche il loro diventa un essersi venduti al luogo comune. Per provocare, per contestare, ma si è comunque agito in funzione del pensiero di qualcun altro, e non della propria libertà. E questo non è sicuramente un atteggiamento apprezzabile, ancora peggio se fatto per scopi commerciali.
Ma tant'è, Postal 2 è uscito, nessuno degli RWS ci risulta sia stato minacciato, non vi è stata alcuna sommossa o pubblico rogo delle copie del gioco. Segno che non basta superare i limiti o essere volutamente provocatori per scuotere. Ci vuole anche Genio (Quello con la "G" maiuscola) e carattere.

Massimiliano Monti, responsabile editoriale area PC.

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