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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   09/10/2003

Diario del Capitano

Riprendo una notizia comparsa ieri sulle pagine del nostro Multiplayer.biz per fare un ultima riflessione sul caso Half-Life 2. Lo staff del nostro canale B2B ci fa notare come la notizia sia finita anche per strada, su di un quotidiano gratuito distribuito nelle stazioni e fermate della metropolitana.
Curioso notare come questa notizia sia rimbalzata sui media più disparati (dalla CNN ai quotidiani cittadini). Questo ci porta a un bivio: in buona fede potremmo dire che Valve sta cercando di cadere in piedi, creando un caso da una propria sfortuna. Ma i vecchi cani come me sono poco propensi ad essere benigni, e verrebbe quasi da pensare che, se Valve la cosa non se l'aspettava, tutto sommato non le dispiaccia più di tanto.
Partiamo da principio: quando a un'azienda di reattori nucleari viene rubato un progetto con un operazione di spionaggio industriale (tecnicamente in fondo si tratta di spionaggio), quest'ultima se è sana di mente si preoccupa di 1: smentire la validità di quanto è stato rubato; 2: smentire categoricamente che il furto sia avvenuto.
Valve invece che fa? Fa pubblica ammenda, si mette alla gogna, e la notizia appare sulla CNN, sui media specializzati e non. Un po' ovunque insomma.
E, a giudicare dalla sicurezza dei server su cui il codice era conservato, si direbbe che il codice leaked non fosse considerato poi così importante. In fondo bug di outlook, keystroker (anche se custom) e altri accorgimenti di questo genere sono tutto sommato roba da defacer, non da hacker "serio" (probabilmente se le password sono state davvero trovate con un keystroker si sarebbero rivelate anche con un attacco "brute force", avendo tempo e voglia). E ancora: secondo le voci che girano per la rete si tratta di un codice pesantemente incompleto, instabile e pesante, oltre al fatto che si parla di qualche giga di file. Risultato: pochi utenti broadband potranno procurarselo, ancora meno giocarlo, e sicuramente non è fruibile da chi intende lucrarci con la pirateria. Una cosa che interessa solo ai più curiosi, insomma, e non sicuramente a chi legge sul giornale che un videogame è stato rubato attraverso Internet.
E per quello che riguarda Source, Steam e tutto il resto e il timore di imitazioni e furti di codice, teniamo presente che alcuni mod maker erano già in possesso del codice e che comunque, vista la natura 'open' del progetto, tutto sommato chiunque avrebbe potuto, dopo l'uscita intervenire sul codice e analizzarlo, come fanno abitualmente molti mod maker (naturalmente con scopi diversi). Quindi si tratterebbe, comunque, di un danno in termini di tempo ma non assoluto, sempre assumendo che la versione rubata sia stabile e definitiva. Tirando le somme si evince che il danno maggiore è di immagine per Valve, e questo è un fatto. Ma è anche un fatto che "quel videogioco rubato su Internet che si chiama Half-life 2" è sulla bocca di tutti. E sono pronto a scommettere che molti, quando uscirà, vorranno averlo fra le mani, per vedere "cosa c'era di così interessante da rubarlo" (naturalmente mi sto mettendo nei panni di un non-appassionato).
Il risultato finale e che se realmente Valve si è fatta rubare il codice, sta gestendo la situazione in modo quasi geniale; se qualcuno l'ha sottratto agevolmente con l'intenzione di fare un danno, si tratta probabilmente della peggiore operazione di boicottaggio della storia...
" Che si parli di me bene o male, purchè si parli" diceva Oscar Wilde. Meditate gente...

Termino questo diario di fantaeconomia segnalandovi due risorse che stanno seguendo da vicino la vicenda, per chi vuole continuare a seguire questa telenovela telematica: il nostro Canale dedicato ad Half-Life e naturalmente il nostro Forum specializzato che in questi giorni è rovente.

Massimiliano Monti, responsabile editoriale area PC.

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