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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   20/08/2000

Diario del capitano

Ieri mattina StarKnight mi ha sollevato dall'impegno di redigere il diario e mi ha dato modo di approfondire le mie conoscenze su Star Trek Voyager: Elite Force. La versione in mio possesso, pur essendo vicina a quella finale, risente ancora di qualche bug quà e là (in fondo il gioco uscirà ad ottobre). Ebbene, confesso che ai tempi dell'uscita del demo non ero rimasto molto soddisfatto del risultato. Mi spiego meglio: il gioco non mi aveva impressionato o comunque dato niente di simile al precedente lavoro della Raven (Soldier of Fortune).
Prima però di bollare Elite Force, avevo la necessità di vedere il gioco completo. Ora che l'ho provato, giocato e discretamente portato avanti in singleplay, posso dire: sbagliavo.
Non era il gioco ad essere deludente, ma il demo.
In effetti costruire un gioco basato su una saga cinematografica (Star Trek) è cosa assai difficile, soprattutto perchè si ha a che fare con la peggior specie di critici: gli appassionati e i fan del film.

Ora, io non mi ritengo uno storico della serie di Star Trek, e il mio giudizio si vuol basare esclusivamente sul gameplay. Chiarito questo punto torniamo sul concetto del "mi sbagliavo".
Elite Force ha un taglio molto cinematografico, con continui intermezzi volti a chiarire e a sviluppare la trama, realizzati sia con l'engine del gioco, sia in FMV.
Un particolare molto apprezzato è il continuo lavorare in squadra, con un'intelligenza artificiale tutt'altro che banale. Ambientazioni ben fatte e armi molto variegate contribuiscono ad alzare il livello di divertimento.
Concludo così queste mie frammentarie considerazioni, degne di un diario (indegne per un'anteprima) e vi lascio con due screenshot presi rispettivamente durante un filmato e durante un mission briefing.

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