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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   06/07/2002

Diario del capitano

Questa settimana ho seguito con interesse lo sviluppo del caso Palladium, ovvero quello che aspira ad essere il mezzo definitivo per sconfiggere pirateria, virus e tutto quello che è considerato negativo nell'ambito personal computer. Prima di giungere a qualsiasi considerazione personale su questa faccenda voglio raccontare per i meno attenti cosa sia Palladium. Palladium è un consorzio tra alcuni grandi nomi dell'hi-tech come Microsoft, Intel, AMD, Compaq, HP e Ibm atto a realizzare una combinazione hardware/software per prevenire l'uso improprio di programmi coperti da copyright. Il Palladium dovrebbe garantire quella sicurezza attraverso la quale software house e aziende di vario genere potranno lanciare con relativa tranquillità la vendita attraverso download di prodotti fino a oggi "proibiti" per il pericolo della pirateria: musica, film, software costosissimi. Il sistema di controllo è molto semplice: un apposito chip innestato sulla scheda madre vaglierà, insieme al sistema operativo Windows di prossima generazione, quale software è dotato di adeguata autorizzazione e quale invece è copiato. Il software copiato così individuato non verrà eseguito. Semplice no? E, ad esempio, se gli MP3 dovranno essere autorizzati per poter essere letti, e se non sarà possibile installare programmi di lettura multimediale in grado di leggere anche i files copiati, l'attuale stato delle cose potrebbe davvero cambiare in modo radicale. Ovviamente sarà possibile disattivare il Palladium, ma non sarà possibile utilizzare i software che ne richiedono la presenza. E così in pratica dovremmo convivere con due sistemi paralleli, uno ufficiale e legale, l'altro ufficioso e potenzialmente illegale.
Quali sono i reali lati positivi e quali quelli negativi di Palladium? Da una parte, l'ulteriore rafforzamento del sistema operativo più utilizzato e odiato del mondo, Windows, che diventerà ancora una volta, ancora più indispensabile. I piccoli concorrenti di Windows diventeranno ancora più piccoli, e tenderanno a scomparire. Gli utenti saranno privati di una parte delle loro libertà, a favore di una maggiore legalità del sistema costituito. D'altra parte, forse diventerà conveniente essere una software house, per non vedere il proprio lavoro mandato in fumo da pirati e persone che non pensano che copiare è l'equivalente di rubare, e lo fanno indiscriminatamente, spesso nemmeno per motivi ideologici, ma solo per malafede. Pensate all'azienda produttrice di Winzip: avete mai registrato il programma o conoscete qualcuno che l'ha fatto? Mi sono sempre chiesto come diamine possa andare avanti, e allora mi rispondo: esattamente come tutti gli altri. Spesso a stenti, cercando di guadagnare molto sui pochi che comprano, favorendo quel perverso pensiero che fa "se costasse meno lo comprerei, ma costa troppo".
Insomma, il Palladium è una decapitazione per la cura del mal di testa. Ma, in fondo in fondo, non ne sono convinto del tutto. Probabilmente il diavolo in questo caso è meno brutto di come lo si dipinge. E i soliti ignoti troveranno una soluzione anche a questo.