Diario del capitano
Approfitto di un annuncio di questa settimana per tornare a parlare di un argomento a me molto caro: la nascita e la morte dei siti di questo settore, o più in generale "dei siti internet". Lo so che ormai non è più di moda parlare di fallimenti (basta con questi lamenti, morite in silenzio! The Beach insegna), ma ci provo lo stesso.
Notizia: la scure del taglio al bilancio è caduta sul noto sito inglese Gamespot (solamente uno degli innumerevoli aperti da Gamespot in giro per il mondo). La versione in lingua inglese di Gamespot verrà riassorbita dalla versione americana (la .com) che già da tempo ha inaugurato la versione a pagamento "Gamespot Complete" che rende disponibile l'accesso illimitato a chi sottoscrive l'abbonamento. Fine notizia.
C'è chi ha gridato allo scandalo, anche qui da noi, annunciando la fine di un'epoca. Non sono dello stesso parere. In fin dei conti Gamespot è un'azienda, di appassionati, ma pur sempre un'azienda e chiudere la versione inglese che "doppiava" in un certo senso l'offerta del sito americano, mi è sembrata una scelta giustificabile. Mantenere il servizio costa. I ricavi della pubblicità non sempre coprono questi costi (anzi, diciamo quasi mai). Se i costi sono maggiori dei ricavi troppo a lungo, o si chiude, o si cambia.
L'esperienza dei vari Gamespot, Dailyradar, Gib, Gameloft, GameOn e gli altri deve indicare chiaramente che il gratis non potrà continuare per sempre, se non a costo di una drastica riduzione dei servizi stessi. Mi chiedo: dopo anni di "gratuito" la coscienza di voi lettori si è evoluta verso nuovi concetti di "qualità a pagamento"? Non sono così ottimista, ma voglio dare il beneficio del dubbio. Eppure non ci si pone il dubbio ogni volta che si va al bar, in edicola, al cinema. Ovunque si va, ci vogliono euro in contanti, non parole. E allora, perchè così tanta diffidenza nei confronti di Internet?
A tal proposito stiamo studiando un sondaggio tra voi utenti che partirà i primi di agosto e che sarà online per oltre un mese. Vogliamo conoscere il più approfonditamente possibile i vostri gusti per capire veramente verso che direzione muoversi.
Anche il sistema di coda attualmente in fase di test nell'Area Files, per il quale sono arrivati complimenti (pochi) e lamentele (tante), fa parte dei cambiamenti a cui è giusto ci si sottoponga con il passar del tempo. E' chiaro che tutto avverrà nel modo più indolore possibile, ma bisogna cominciare a farci l'abitudine.