Diario del Capitano
Per la serie "Le ultime parole famose" ('La Legge è uguale per tutti' ed altre cose del genere insomma):
“You are wasting your time at Harvard by monkeying around with games”Ecco quello che diceva un saggio professore di Harvard ad un allora giovane e scapestrato Trip Hawinkins, il fondatore di Electronic Arts e di tante altre attività legate al mondo dell'intrattenimento elettronico più o meno riuscite.
USATODAY.com ha pubblicato un interessante articolo che cerca di analizzare ulteriormente il fenomeno prettamente business legato al mondo dei videogiochi e che da adito a parecchi spunti.
Tra i vari argomenti emerge il fatto che negli Stati Uniti sono sempre più numerose le università che stanno allestendo corsi di Laurea inerenti lo sviluppo di videogiochi. Se una volta bastava un home-computer, una buona idea e tanta passione per imporsi nel mondo del divertimento videoludico oggi, purtroppo, non è più così. O meglio, è molto più difficile. Quel tanto odiato/amato pezzo di carta , insomma, servirà anche per fare videogiochi, o comunque aiuterà molto.
Tolto questo, però, non possiamo che rallegrarci di questo lento ma inesorabile traghettamento del videoludere da semplice passatempo per Nerds onanisti a vera e propria forma d’arte da analizzare e studiare in prestigiosi templi del sapere.
La strada da percorrere per arrivare all’idea di videogioco=cultura è ancora tanta ma siamo sicuri che, anche grazie al meretricio apporto dello sporco mondo del business, la si percorrerà davvero in fretta.