Gli animali sono i protagonisti di tutta una serie di videogiochi che stanno spopolando negli ultimi mesi, usualmente dedicati ad un pubblico giovanile, che ci mettono nei panni degli amanti degli animali, alle prese con le problematiche della vita di tutti i giorni. Nintendogs ha dato il via a questo genere, facendoci scoprire la bellezza di portare a spasso il nostro cagnolino con il pennino del DS, poi tutta la fauna esistente dotata di connotati graziosi e carini ha invaso gli schermi dei nostri pc e delle nostre console. Cani, gatti, cavalli, e animali dello zoo in difficoltà, mai una volta che un gioco ci desse la possibilità di addestrare un rinoceronte, una jena o uno squalo!
Il mio amico Skipper
Questa volta i ragazzi di 505 Games hanno deciso di ricreare alla perfezione il rapporto che si instaura tra il delfino, il pesce, anzi il mammifero più intelligente e più amato dai bambini, e il proprio addestratore. Il gioco è tutto qui, imparare a trattare con la propria controparte, addomesticarla per insegnarli tutti i trucchi con l'obiettivo di farla diventare la superstar degli spettacoli del delfinario. Le meccaniche di gioco sono molto semplici, inizialmente bisognerà cercare di farselo amico, dandogli del pesce e invitandolo a giocare con i molti giochi a disposizione. Successivamente è necessario osservarlo mentre nuota, e quando casualmente effettuerà una piroetta, piuttosto che un salto carpiato, bisognerà gratificarlo "dicendogli" bravo e donandogli del cibo. A questo punto armati di pennino, il gioco ci chiede di ricreare il numero appena realizzato dal simpatico mammifero, per salvarlo e renderlo disponibile al nostro prossimo spettacolo. Tra una sessione di osservazione e una di allenamento, non dobbiamo far altro che viziare il delfino, intrattenerlo con i giochi più disparati, in mezzo lunghi grattini sulla pinna e grandi mangiate.
Il mio amico Skipper
Le meccaniche proposte da 505 Games piuttosto accattivanti durante i primi momenti di gioco, alla lunga scadono però in una ripetizione continua delle azioni da fare, che sembrano variare casualmente, slegate completamente da meccanismi di causa effetto. La scelta del cibo e dei giochi da fare non porta nulla alla qualità del nostro addestramento, si prova stancamente tutto ciò che c'è nel menù (o nel cestone dei giochi) fino a trovare quello che piace al delfino. Anche le sessioni di allenamento soffrono dello stesso problema. Si osserva il mammifero nuotare, si aspetta che effettui un numero, lo si codifica col pennino e si va a rifarlo nello spettacolo. Game over. Il gioco è finito. Graficamente il titolo non delizia il giocatore con nessun effetto speciale, ne tantomeno con una realizzazione al passo coi tempi.
Tutto è ridotto al minimo sindacale sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.
A schermo è presente il solo mammifero immerso in un ambiente in due dimensioni privo di dettaglio, quasi al limite dell'assenza dello stesso. Il delfino poi, non è particolarmente ispirato, non riesce per nulla a trasmettere simpatia al giocatore. Anche nei momenti in cui mostra la propria contentezza nei riguardi dell'addestratore, muove il muso su e giù senza evocare l'ombra di un sorriso. E' un peccato che un titolo come questo sia stato realizzato in questo modo, con poche idee, quasi distrattamente. Poteva essere l'occasione per svecchiare un genere che sembra aver detto tutto, e invece Dolphin World è solo una copia stanca dei campioni d'incassi più blasonati e soprattutto più divertenti usciti negli ultimi tempi.