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Driv3r

L'agente Tanner è tornato in città ....

ANTEPRIMA di Andrea Moi   —   04/06/2004
Driv3r
Driv3r

Un pizzico di Burnout

Sale del gioco, ovviamente, gli incidenti. La cui spettacolarità verrà adeguatamente esaltata con l'uso di una telecamera ad hoc, la "Thrill cam", attivabile con la pressione di un tasto e gestibile da più angolazioni: una sorta di replay in real time che aggiungerà qualche filtro grafico particolare all’immagine e cambierà visuale e prospettiva, per rendere ogni scontro più coreografico possibile.
Manca purtroppo qualunque forma di gioco online, in compenso la longevità è garantita dalle tre modalità di gioco single player, oltre a quella principale, in cui Tanner segue la trama del gioco per riuscire nella sua missione, sarà possibile visitare i vari quartieri delle città in free roaming mode, dove non manca però la polizia pronta a inseguirci ad ogni infrazione, oppure in una terza modalità ricca di minigiochi aggiuntivi e compiti particolari da portare a termine. Da notare il coinvolgimento della polizia, durante gli inseguimenti, un aspetto sicuramente ben curato da parte dei Reflections: le pattuglie sono abili e tenaci nell’inseguirci, e persevereranno nella caccia anche dopo che avremo cambiato più volte veicolo...
Nel gioco sono presenti oltre settanta tipi di veicoli, fittizzi ma ispirati a modelli reali, e durante le oltre trenta missioni nella campagna principale sono otto i tipi di armi disponibili, dalla banale pistola al potentissimoo lancia granate.
Riguardo le sezioni da affrontare senza un veicolo, possiamo dire che al momento ci sono ancora dei problemi che affliggono la telecamera, sempre in terza persona, tranne quando si è all'interno di stanze, in particolare durante i cambi di scena o quando si entra od esce da edifici, in cui non si riesce ad avere sotto controllo la situazione. La mira può essere "guidata" oppure lasciata totalmente libera, in base alle nostre preferenze. I programmatori hanno implementato anche un sistema di movimento laterale, durante il quale è possibile mantenere sottotiro i nostri avversari, purtroppo al contrario degli inseguimenti, questi scontri sono decisamente poco tattici ed appaganti, si riducono molto spesso a banali duelli frontali con tonnellate di piombo scaricate un po' a casaccio.
L'intelligenza artificiale nella versione che abbiamo testato evidenzia ancora numerose lacune, e ad esclusione della polizia, sempre molto reattiva, i normali cittadini e gli altri veicoli sulle strade sembrano seguire schemi comportamentali molto semplici, unitamente al comportamento prevedibile dei nemici durante gli scontri.

Aspetto tecnico

Il punto debole di Driv3r al momento risiede principalmente nel comparto tecnico, che per quanto sia migliorato di molto di build in build negli ultimi mesi continua a rimanere affetto da problemi più o meno marcati. Il più evidente è il fastidioso pop up di elementi a media e lunga distanza, seguito da un frame rate ballerino non sempre ancorato ai 30fps, e da un aliasing a volte un po' troppo evidente.
Non mancano comunque i punti a favore, che vanno dall'ottima realizzazione poligonale dei veicoli, con una scelta di colore marcatamente improntata al realismo, e degli ambienti cittadini, misti ad alcuni buoni effetti di illuminazione, a un motore fisico che ha davvero pochi rivali. Una nota di merito per i vari intermezzi del gioco, veramente molto curati nei dettagli. Altro merito per la scelta delle dodici tracce audio, utilizzate come colonna sonora, veramente molto azzeccate.

La lunga attesa...

Il nuovo Driver arriva a fine giugno sul mercato europeo, e l'attesa è davvero tanta, così come alte sono le aspettative. Le potenzialità ci sono, per quanto la build testata, tutt'altro che definitiva, come confermatoci da Atari, non rappresenti il prodotto finito, che verrà ampiamente ottimizzato per superare i difetti tecnici da noi riscontrati. Per un giudizio definitivo quindi l'appuntamento è per fine mese.

Driv3r
Driv3r

L’agente Tanner è tornato, dopo anni di attesa i Reflections Interactive fanno rivivere la saga di Driver anche sulle console di questa generazione. Driver 3 o meglio, Driv3r come è stato intitolato il nuovo capitolo, continua nella strada di mescolare elementi tipici di un racing game, prettamente arcade, con situazioni di gioco alla GTA pur rimanendo, nell'anima, più un gioco di guida.
La trama di Driv3r è estremamente semplice e diretta, l’agente Tanner vuole scoprire l’identità di un boss del crimine, che pianifica e commissiona furti di auto sportive e costose, ovviamente con l’intento di fermare lui e la sua banda. In questo setting Tanner non si farà certo scrupoli sui metodi da utilizzare per infiltrarsi sotto copertura e raggiungere il proprio scopo. Pur stando dalla parte dei buoni, in Driv3r sarà possibile requisire qualunque tipo di veicolo presente sullo schermo, infrangere ogni regola del codice stradale, scatenarsi in sparatorie alla luce del sole e creare disordini e caos tra le strade di Miami, Nizza ed Istambul. Meno città disponibili rispetto al precedente episodio, ma aumentate in dimensioni, con le strade mappate e ricreate al meglio sulla base delle ambientazioni reali per oltre 250 chilometri virtuali da percorrere con ogni genere di mezzo o a piedi.
Da qui partono le differenze più evidenti con la saga di GTA, in Driv3r la componente racing è fortemente e volutamente predominante. In questo campo possiamo notare come la gestione della fisica, nata e sviluppatasi sulle basi del motore utilizzato in Stuntman, è particolarmente godibile e ben realizzata. Ogni veicolo possiede un proprio modello di guida, sia esso su due o quattro ruote o si muova sull'acqua, le varie prestazioni sono riprodotte in base alle reali caratteristiche, in questo modo le differenze si fanno sentire sensibilmente negli inseguimenti. Allo stesso livello anche la gestione dei danni è sicuramente ben implementata, ogni parte dei veicoli è sensibile agli urti ricevuti, si può ammaccare, rovinare, o staccare totalmente, con effetti visivi di raro realismo e con l'ovvio deterioramento delle prestazioni del veicolo.