Ma veniamo al gioco vero e proprio: la demo offerta da Capcom ha permesso di mettere in luce una certa quale affinità tra il gameplay di Okami e quello di Zelda, a cominciare dalla presenza di una fatina che fa le veci di aiutante e consigliere di un protagonista perennemente silenzioso. Al di là di questo, comunque, la presenza di vasi da rompere, bauli da aprire e di NPC con cui conversare ricorda a più riprese le avventure di Link, così come alcune sfaccettature del sistema di controllo. Ma rispetto al capolavoro Nintendo, Okami sembra offrire un gameplay basato maggiormente sull’azione, con Ama Terasu in grado di muoversi, saltare ed attaccare con grande agilità. Tuttavia, il titolo Clover Studio non è un semplice action/adventure game, e la sua unicità si manifesta attraverso l’implementazione del cosiddetto Celestial Brush. Trattasi questa di una peculiare abilità utilizzabile da Ama Terasu che permette all’utente di fermare l’azione di gioco e fare apparire sullo schermo un grosso pennello, da muovere attraverso lo stick analogico e col quale disegnare tutta una serie di semplici forme indispensabili in fase di combattimento o per risolvere puzzle. La demo offriva un paio di esempi delle enormi potenzialità ludiche di questa originalissima trovata: ecco dunque che utilizzando il Celestial Brush è possibile disegnare un ponte per attraversare un burrone, o tracciare delle semplici linee rette sopra un determinato oggetto o nemico per poterlo tagliare, o ancora pennellare dei rudimentali cerchi per bloccare temporaneamente un avversario. Insomma, per quanto la demo non permettesse di andare troppo a fondo in questo senso, le potenzialità ludiche di un simile elemento di gameplay sono facilmente intuibili. Ma come dicevamo, Okami è anche un gioco d’azione, caratterizzato dalla presenza di sezioni di combattimento frenetiche e divertenti, che nel caso di scontri con un gran numero di nemici o con boss raggiungono picchi di spettacolarità davvero eccezionali. Ripetiamo, dieci minuti non sono abbastanza per poter giudicare un gioco, ma quanto fatto vedere dal titolo Okami in questa breve sessione di gioco lascia intravedere un potenziale capolavoro.
Presentato sotto forma di video da Inaba-san durante la conferenza Capcom, Okami era poi disponibile in versione giocabile con una demo della durata fissa di dieci minuti. Ovviamente pochi per poter dare un giudizio completo sull’opera di Clover Studio, ma più che sufficienti per valutarne se non altro l’enorme potenziale. L’elemento che certamente più colpisce di Okami è sicuramente la particolarissima cosmesi del gioco, che –lo diciamo subito- rende nettamente di più in movimento che in foto. Ispirata ai dipinti della tradizione giapponese e caratterizzata da un utilizzo assolutamente magistrale del colore, la grafica cel-shaded del prodotto Capcom stupisce con i suoi paesaggi onirici e con i suoi eccellenti effetti speciali, rivelandosi ricca di dettagli e comunque perfettamente fluida e priva di cali di frame rate. Da segnalare anche le ottime animazioni del protagonista, il lupo-divino Ama Terasu, la cui corsa viene seguita da un poetica ricrescita di fiori. Come spiegato brevemente da Inaba-san nel corso della conferenza, infatti, il tema principale di Okami è rappresentato dalla Natura, e in particolare dalla necessità di Ama Terasu di ripulirla dalle influenze malefiche dei mostri che popolano il mondo e riportarla all’originario splendore.