Voglia di tenerezza
L’interazione col cucciolo può avvenire in diverse maniere, utilizzando oggetti che vengono separati per categorie, selezionabili da menù. Nella demo era possibile per esempio prendere una palla da calcio marchiata Nintendo (o un fresbee), lanciarla col pennino verso il cagnolino per vederlo giocare, rincorrerla, stancarsi, annoiarsi e via dicendo. Oppure si può utilizzare una corda per farlo saltare, o ancora vederlo prenderla tra i denti per giocare con noi, o ancora mettere a terra una ciotola di cibo per dargli da mangiare. In ogni momento è possibile poi coccolare il cagnolino, accarezzarlo e strofinarlo tramite pennino. L’altra feature principale del gioco è legata al riconoscimento vocale, tramite il quale è possibile impartire ordini al proprio cucciolo o fargli eseguire tutta una serie di azioni. Purtroppo l’ambiente dello showfloor ha reso chiaramente impossibile il test riguardo a tale aspetto, per cui preferiamo non pronunciarci anche se durante la conferenza Nintendo ne avevamo avuto un breve e positivo assaggio. La connettività senza fili apre inoltre ulteriori prospettive, rendendo di fatto realizzabile una versione virtuale della “passeggiata al parco” con l’incontro del proprio amico a quattro zampe con quelli di altri utenti. Ma quello che probabilmente è la componente più intrigante di Nintendogs va ricercata nell’intelligenza artificiale e nelle routine comportamentali dei cani. E’ semplicemente stupefacente semplicemente osservare il proprio cagnolino muoversi sullo schermo e reagire agli stimoli del giocatore, esattamente come una animale vero farebbe. Lo abbiamo già detto: Nintendogs è una sorta di Tamagotchi enormemente evoluto, e con una creatura virtuale straordinariamente più attraente, divertente e stimolante da curare. Senza alcun dubbio sarà la killer-app della console a doppio schermo, nonchè uno dei titoli più caldi dell’autunno.
Fatta eccezione per The Legend of Zelda: Twilight Princess, la cui visione richiedeva una fila di ben due ore fino a fuori dallo stand, il gioco Nintendo che più ha riscosso la curiosità dei visitatori è stato senza dubbio Nintendogs. Sulle ali dell’entusiasmo che il titolo ha generato in Giappone, praticamente ogni fan della grande N si è sentito in dovere di affrontare una mezz’oretta di attesa per provare il tenerissimo gioco in uscita per Nintendo Ds. La demo, limitata tanto nel tempo quanto nei contenuti, permetteva comunque di farsi un’idea ben precisa del prodotto, che senza dubbio sarà destinato a bissare anche in occidente il successo riscosso in patria. Dal punto di vista tecnico, è evidente che i programmatori hanno deciso di utilizzare quasi tutto il potenziale poligonale disponibile nella realizzazione dei cagnolini; le ambientazioni sono infatti piuttosto spoglie e limitate, rappresentando solamente una cornice o poco più. Detto questo, la rappresentazione delle bestiole è semplicemente sensazionale, con un livello di dettaglio davvero elevato per un portatile e soprattutto delle animazioni praticamente indistinguibili dalla realtà.