Ipotesi di Battle System: il nuovo Active Time Battle
In FFXIII Squaresoft vuole vincere una sua personale sfida: quella di ricreare in tempo reale le battaglie ammirate nel film Final Fantasy VII:AC. Una missione dura, ma non impossibile considerando la potenza delle nuove console e di Ps3 in particolare. Per fare questo, il team di sviluppo ha deciso di reintrodurre l’Active Time Battle, ma in una versione avanzata e evoluta. Con il nuovo ATB sarà possibile eseguire una lunga catena di attacchi concatenati fra di loro mentre la telecamera del gioco si muoverà tranquillamente sullo scenario come se ci si trovasse all’interno di una pellicola. Qualcosa di quanto appena descritto lo abbiamo potuto ammirare in uno dei pochi filmati disponibili in rete sul gioco. Ad un certo punto, quando si assiste allo scontro fra la protagonista dell’avventura e un gruppo di soldati, quando tutto lascia pensare che ci si trovi dinanzi ad un filmato in CGI, ecco apparire un menù a barre, una versione modernizzata della classica “piattaforma di controllo azioni”. Col Pad, come di consuetudine, sarà possibile scorrere i vari comandi disponibili e decidere immediatamente quale impartire al Pg. Tutto dovrebbe avvenire in tempo reale con i nemici che nel frattempo non staranno con le mani in mano. Probabilmente però, come in FFXII sarà possibile attivare qualche opzione che consentirà di fermare l’azione mentre ci si cimenta coi vari menù, onde evitare premature morti all’utente impegnato come sarà a raccogliere da terra la mascella cadutagli davanti alla vista di tanto ben di Dio visivo. L'eroina userà un'unica arma, composta da spada e pistola (il cui design si è ispirato sia al gunblade di Squall in FFVIII che alle armi di FFX-2) . Questa potrà essere trasformata (e upgradata) in base alle esigenze che si verificheranno durante una battaglia. Interessante in queste fasi la nuova feature introdotta da Square che consente all’utente, sfruttando il nuovo joypad Ps3, di sferrare vari tipi di attacchi fisici controllando direttamente il movimento della spada contro il corpo del nemico attraverso la levetta analogica o la pressione dei tasti. Inoltre, il sistema di combattimento darà spazio anche a delle cose inerenti il "tempo" e lo "spazio 3D", anche se ancora questo aspetto non è stato chiarito. Da notare come i combattimenti avverranno a seconda dei casi sia in solitaria che in team, con un party di personaggi come da tradizione.
Il ritorno delle Summon e le nuove Limit Break
Un’ altra delle ipotesi interessanti che circolano recentemente in rete è quella del possibile ritorno delle Summon. Magari in una versione tecnologica. Guardando con attenzione il trailer mostrato al TGS 2006, ad esempio, è possibile scorgere in una breve sequenza una figura alata che sembra proprio essere quella di un dragone meccanico. Questo ha scatenato la fantasia dei fans che hanno quindi ipotizzato il fatto che alcune summon potrebbero essere contenute in determinati cristalli, i quali, come detto in precedenza per quelli “normali”, avendo la capacità di assumere qualsiasi forma, potrebbero permettere alla “creatura” inglobata di manifestarsi assumendo una forma meccanica. Ad esempio un Bahamut in versione robotizzata, un dragone-cyborg. Qualcuno è voluto andare addirittura oltre ipotizzando perfino la possibilità da parte dei Pg di guidare letteralmente le “summon meccanizzate” come un mech di Xenogears. Ma si tratta solo di congetture. Come quelle inerenti il cosidetto Overclock system. Cos’è? Nella parte alta a destra dello schermo durante le battaglie è visibile una “gauge” circolare. Al suo interno appare un numero che tende a decrescere (probabilmente indica la durata dello status) ed una barra colorata azzurra (quando è piena): quando questa feature è attiva tutt’attorno l’azione rallenta, con un effetto slow-motion globale che risparmia il nostro Pg, il quale ne approfitta per operare qualche attacco devastante. L’ipotesi formulata quindi dai più, la più credibile perlomeno, è quella secondo cui l’ Overclock system è l’erede dei tradizionali limit break/overdrive system visti nei precedenti giochi di Final Fantasy. Come avete potuto leggere fino ad ora, dunque, in FFXIII le novità legate tuttavia al passato si sprecheranno, e Squaresoft è intenzionata ad aggiornare ancora di più la sua saga senza però stravolgerne troppo il concept: innovazione nella tradizione insomma. Questa idea piacerà? Non piacerà? Al futuro prossimo venturo l’ardua sentenza.
FFXIII progetto Fabula Nova Crystallis, che tradotto dal latino significa “la nuova favola del cristallo”, è probabilmente il più ambizioso lavoro che la Squaresoft/Enix abbia mai concepito in tutti questi anni di onorata carriera videoludica. Questo progetto, che si svilupperà attraverso vari giochi, ovvero Final Fantasy XIII, Final Fantasy Versus XIII, Final Fantasy Agito XIII e l’ultimo annunciato Final Fantasy Haeresis XIII (più almeno un altro ancora da svelare), e piattaforme (Ps3, Nintendo DS, telefonini e probabilmente Xbox360), consiste nella creazione di un unico universo “mitologico” attorno al quale ruoteranno, verranno ambientate varie vicende di personaggi e storie apparentemente non legate fra di loro, se non marginalmente, con gameplay differenti da titolo a titolo. Come recitava uno degli slogan della Press Conference di Square “un mito, infinite storie”. Motomu Toriyama, director del gioco, ha spiegato a suo tempo qual’ è questo mito: “si tratta di alcuni artefatti chiamati Cristalli che ‘guidano il mondo verso il futuro’. A livello di concept essi avranno un ruolo importante nella storia, poiché costituiscono l’unico legame fra i vari titoli del progetto. Nel mondo, questi Cristalli prendono la forma degli oggetti di tutti i giorni e dietro ognuno di loro ci sarà un significato ben preciso.” Tuttavia questi Cristalli non saranno sempre necessariamente al centro della storia. A seconda del gioco la loro “mitologia” verrà usata nel design delle ambientazioni o dei vestiti, o ancora in alcune armi o combo, ma probabilmente non avranno un ruolo decisivo nell’evolversi della trama per tutti i titoli che compongono l’opera. Della trama di FFXIII si sa purtroppo poco o nulla, come visto. Se non che probabilmente subirà una forte ispirazione (ambientazioni, design, tecno-magia) da FFVI. Idem per la protagonista, armata di gunblade, destinata a raccogliere l’eredità come leader proprio della “prima donna” di quel gioco, Terra. Qualcosa di più invece si sa, o si pensa di aver scoperto, della parte tecnica del titolo, che per la prima volta nella storia di questa software house è stata affidata ad un team non interno, ma creato per l’occasione da elementi presi da vari gruppi di programmatori di Square, abili nel creare e controllare un nuovo potentissimo “motore grafico”, il White Engine.