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Gamescom, E3 e Death Stranding: chi la spunterà in questa Pierpolemica?

Quando mancano ormai poche ore all'apertura dell'edizione 2019 della Gamescom, Pierpaolo si lancia in una nuova puntata della Pierpolemica per confrontare la fiera tedesca con l'E3 di Los Angeles. E poi ci finisce in mezzo pure Death Stranding.

VIDEO di Pierpaolo Greco   —   19/08/2019

In questa nuova puntata della Pierpolemica mi voglio lanciare in un excursus che potrà sicuramente apparire assurdo sulle prime, ma d'altra parte siamo in piena estate e dai piani alti mi hanno chiesto di scervellarmi per tirare fuori qualcosa di sensato che possa accendere un minimo di discussione. Vi basterà quindi seguire il video che trovate in testa a questa notizia, o il ragionamento che segue, per capire come Gamescom, E3 e Death Stranding possano stare insieme nello stesso dibattito.

Come prima cosa voglio mettere in collegamento proprio l'E3 e la Gamescom e, mai come quest'anno, tra le due fiere sembra proprio che a spuntarla sarà quella tedesca. Sapete infatti che storicamente ho sempre etichettato la Gamescom come un evento inutile per noi addetti al settore: di fatto è sempre stata una sorta di fotocopia sbiadita e un po' stropicciata dell'E3. A Los Angeles ci sono le pre-conferenze, c'è una fiera dove possono entrare solo sviluppatori, publisher e giornalisti, vengono annunciati e mostrati per la prima volta i videogiochi in uscita negli anni successivi; si respira proprio l'aria delle grandi novità. La Gamescom arriva dopo, spesso si vede la stessa identica roba, non ci sono eventi degni di nota che anticipano la fiera ed è letteralmente un dramma riuscire a girare tra gli stand essendo aperta al pubblico con risultati devastanti per chi deve lavorare.

Negli ultimi anni però la situazione si sta sensibilmente modificando, con l'E3 che si sta "gamescomizzando" e la gamescom che si sta "e3nizzando". E proprio in questo 2019 sembra che le fiere stiano giocando a ruoli invertiti.

Gamescom vs E3

Abbiamo avuto un E3 tristissimo a causa della sonora assenza di Sony e di una cronica mancanza di novità. Sì è vero: Microsoft ha tirato fuori una conferenza dirompente ma è chiaro che tutti stiano tenendo in cantina i botti per spararli il prossimo anno quando la next-gen sarà realtà. In questa tristezza generale la Gamescom sembra aver approfittato dei 2 mesi di distacco perché, almeno sulla carta, dovrebbe offrire qualche titolo in più, demo più complete e lunghe e la solita vagonata di titoli indipendenti che a Colonia riescono ad avere lo spazio che meritano senza essere nascosti dai titoli tripla A. In più quest'anno tornano persino un po' di eventi che anticipano la fiera visto che NVIDIA, Asus, Microsoft e alcuni publisher secondari hanno annunciato che faranno vedere un po' di roba tra lunedì e martedì e persino Geoff Keighley è riuscito a mettere in piedi un vero e proprio show che probabilmente ricorderà i The Game Awards di fine anno dove verranno annunciate un bel po' di novità.

Gamescom 26

Poi c'è la questione del pubblico. Ormai l'E3 può essere visitato da chiunque: basta pagare e si può entrare in fiera ad eccezione di un paio di ore i primi 2 giorni. Peccato però che l'organizzazione sia rimasta quella vecchia con stand piccoli, pochi spazi per le code e più in generale un'offerta chiaramente rivolta ai soli addetti ai lavori. Insomma l'organizzazione sta tentando in tutti i modi di mettersi in tasca un po' di soldi extra per compensare la fuoriuscita dei grandi big, senza però rendersi conto che così facendo rende più difficile fare dei coverage sensati durante l'E3.

La Gamescom, al contrario nasce come fiera dedicata al pubblico ma che ha saputo nel tempo dare spazi riservati e accessi privilegiati a chi lì dentro ci deve lavorare. Innanzitutto c'è un intero giorno dedicato soltanto alla stampa, il martedì, ma soprattutto tutti gli altri giorni di fiera, due interi padiglioni rimangono ad accesso esclusivo per i soli addetti ai lavori. In questo modo chi va alla Gamescom per lavorare, può tranquillamente evitarsi la fiumana zomboide di giocatori e curiosi che vanno in giro a provare le demo o ad acquistare il merchandising. E tutto questo è permesso da un complesso fieristico eccezionale: enorme, con diverse entrate, perfettamente organizzato, comodo da girare anche se forse troppo dispersivo. A Los Angeles invece si continua a sfruttare un convention center vecchissimo, concepito in modo assurdo e che da anni dovrebbe essere abbattuto e ricostruito da zero per andare incontro alle esigenze moderne.

Gamescom 18

E vogliamo mettere in mezzo la questione dell'ESA, l'ente che organizza l'E3 di Los Angeles, che quest'anno è riuscita a farsi fregare i dati di TUTTI i giornalisti registrati per prendere quel dannato pass? Si parla di dati privati: numeri di telefono e indirizzi compresi. Sì, ci sono pure io e tutti i miei colleghi e pure gran parte degli youtuber italiani.

E il PC?

Già tutta questa roba basterebbe, oggi più che mai, a dimostrare come la Gamescom stia ormai cominciando a erodere il predominio dell'E3. Ma ci sono altri 3 elementi su cui voglio porre l'accento. Innanzitutto la Gamescom si è accorta degli esport e dei creator, youtuber e influencer generali, molto prima dell'E3. A Colonia si svolgono decine di tornei, spesso anche finali importanti di molti titoli competitivi con spazi enormi per il pubblico e vengono organizzate sessioni di incontro tra creator e fan anche in questo caso in spazi adeguati e ben gestiti. All'E3 invece è l'anarchia pura: twitcher che fanno le live dai bagni completamente incontrollati, youtuber che gironzolano senza una fissa dimora creando il panico e un mercato, quello degli esport, che sembra praticamente inesistente.

Gamescom 15

E rimane il terzo elemento: il mercato PC. Ora sappiamo bene come il gioco su computer abbia guadagnato enormi fette di mercato in questa generazione di console, soprattutto in quest'ultimo quinquennio. Xbox One e PS4 sono ormai dei PC e su PC ormai da tempo arrivano produzioni che 6-7 anni fa nessuno avrebbe mai immaginato di vedere. Ex esclusive come la roba di Quantic Dream, titoli giapponesi distanti chilometri dall'idea di gioco su PC come tutti i prodotti Capcom e Platinum. Insomma il mercato PC oggi è più interessante che mai per qualsiasi sviluppatore e quale fiera si è accorta prima della sua esistenza? Ma ovviamente la Gamescom che, forte della presenza sul mercato tedesco, tradizionalmente un mercato trainato dal PC, ha sempre dedicato interi padiglioni a questa piattaforma. E infatti non è un caso che tutti i principali produttori di hardware siano presenti per mostrare un mare di novità. Quelle stesse novità che poi, diluite, arrivano anche su console in forma di periferiche o nuovo hardware. All'E3 del PC praticamente non c'è traccia se si escludono le demo station blindate che spesso fanno girare codici console proprio su computer.

E che c'entra Death Stranding in tutto questo? Beh, visto che si parla di PC in chiusura di Pierpolemica, non potevo evitare di dare spazio al grandissimo dibattito che sta prendendo piede negli ultimi mesi e che magari proprio durante la Gamescom vedrà nuovi elementi discussione: ma il prossimo presunto capolavoro di Kojima arriverà su PC? Sarà un'esclusiva assoluta su PS4 o una più semplice esclusiva PS4 per quello che riguarda le console? Ma soprattutto quale diavolo è il problema se, per qualche strana congiuntura astrale, Kojima Production con il benestare di Sony Interactive Entertainment deciderà di far uscire questo titolo anche su PC? Improvvisamente allora il gioco perde di valore? Diventa brutto? Ma quanto sarebbe figo se durante l'Opening Night Live di Keighley, il director giapponese salisse sul palco per annunciare che Death Stranding uscirà anche su PC il prossimo anno con supporto al 4k, al frame rate sbloccato, al ray tracing? Vi darebbe così tanto fastidio? Per me, molto semplicemente, sia Sony che Kojima sarebbero dei pazzi a non sfruttare questo mercato.

Death Stranding Screenshot 1

E voi? Cosa ne dite? è davvero un male avere Death Stranding anche su PC? E soprattutto aspettate questa Gamescom? O rimanete fedeli all'idea che non c'è nient'altro in grado di generare attesa, ansia e curiosità come l'E3? Fatemelo sapere qui sotto tra i commenti!