E’ molto importante però non abusare della droga, per non subire gli effetti di questa specie di overdose; in tal caso infatti il rischio è quello di diventare un killer indiscriminato, effetto che viene reso nel gioco con la trasformazione di tutti i personaggi in ombre nere, effetto che rende così impossibile riconoscere amici e nemici. La seconda parte della trama vede invece Shane passare dalla parte dei ribelli, con conseguente interruzione dell’assunzione del nectar; ciò che perde però in fatto di poteri speciali lo acquista in conoscenza ed esperienza, potendolo quindi utilizzare a proprio favore magari creando delle specie di bombe fumogene costituite da tale elemento. Lanciandole addosso un nemico, questi subirà una overdose diventando praticamente pazzo, sparando senza cognizione, giocando con bombe a mano fino ad esplodere e via dicendo. Interessante è inoltre la facoltà di disarmare il nemico rubandogli ed impugnando la sua stessa arma, dopo averlo colpito con un pugno, tutto ciò eseguendo una semplice combinazione di tasti. A conti fatti, quelli finora descritto sono gli elementi distintivi di un FPS altrimenti apparentemente piuttosto convenzionale, penalizzato purtroppo da una componente grafica francamente deludente. Se la complessità poligonale può infatti essere considerata tutto sommato buona, è nelle texture che Haze pecca pesantemente, offrendo una qualità fin troppo altalenante. I tronchi degli alberi del primo livello ambientato in una giungla, o i muri del palazzo del secondo per esempio, possono contare su texture che è francamente impossibile definire da next gen, e il frame rate ballerino non giova certamente alla situazione. Va detto che la produzione Ubisoft è ancora parecchio distante dall’uscita nei negozi, e lo stesso capo progetto di Free Radical ci ha assicurato che rispetto alla build mostrata saranno fatte numerose correzione tecniche. Accanto ad una modalità principale della durata di circa 12-15 ore ci sarà inoltre un robusto multiplayer online, che si baserà anche in tal caso sul concetto di lotta tra ribelli e soldati del Mental. Attendiamo quindi le successive fasi dello sviluppo, e la prova sulla versione finale, per esprimere definitivamente il nostro parere; la carne al fuoco sembra di buona qualità, e il pedigree del team parla da solo, ma l’aspetto tecnico necessita davvero di un robusto miglioramento che speriamo possa avvenire nei prossimi mesi.
Free Radical ci ha permesso di dare un’occhiata più da vicino ad Haze, esclusiva Ps3 prevista per fine anno. Si tratta di un FPS, come presumibile visti i trascorsi del team di sviluppo, ambientato nel prossimo futuro, ovvero nel 2048. Il protagonista è un certo Shane, soldato all’interno del gruppo “Mental” che basa le proprie fortune sulla manipolazione della volontà degli uomini. Tutto questo tramite una droga, denominata Nectar, che svolge un ruolo fondamentale all’interno del gioco. La storia infatti, su cui il team ha dichiarato di aver puntato molto, vede appunto il giocatore vestire i panni di Shane, inizialmente tra le file dei soldati di Mental; questi ultimi indossano una specie di tuta da combattimento con alle spalle impiantato uno strumento, l’ Administrator Device, che gestisce la somministrazione del nectar agli stessi combattenti. In giuste dosi infatti, tale droga consente di migliorare le proprie capacità di combattimento, acuire la vista e via dicendo. Durante la prima parte della storia infatti, è possibile raccogliere il nectar per ottenere certi poteri speciali in grado di rendere più semplice la vita sul campo di battaglia.