Ritorno di un eroe
Kyle Katarn dopo essere stato salvato dal lato oscuro della forza da Mara Jade in Mysteries of the Sith, decide di allontanarsi dalla vita dei cavalieri jedi per non rischiare di essere nuovamente attratto dalle forze del male. Per questo abbandona la sua spada laser, donatagli dal defunto padre in Jedi Knight, e i suoi poteri della forza. In seguito Kyle affiancato dalla sua compagna di avventure Ian Ors, intrapprende per conto della Repubblica molte missioni per vigilare sulla situazione della galassia. Il temi narrati da Jedi Outcast prendono il via da una banale missione di investigazione su una stazione di ascolto imperiale sullo sperduto pianeta di Kejim, orbitante intorno ad una stella morente. Sembrava una missione banale e senza alcun rischio ma uno stralcio di comunicazione imperiale nel quale si faceva riferimento ad una presunta Valle degli Jedi risvegliano in Kyle il suo spirito di cavaliere e per conto della Repubblica viene inviato a svolgere delle indagini più approfondite. Questo è lo spunto iniziale della trama di Jedi Outcast, che ci porterà a visitare luoghi del calibro di Yavin 4 (sul quale è situata l'accademia jedi), Bespin e molte altri. Ovviamente avremo a che fare con le forza imperiali e con un gruppo di jedi oscuri particolarmente temibile ed agguerrito, e nel corso dell'avventura potremo incontrare personaggi famosi della saga di Star Wars come Luke Skywalker su Yavin 4 e Lando nella città di Cloud City.
Una nuova avventura
Il titolo in questione rappresenta un'evoluzione rispetto ai primi due episodi della serie (Dark Forces e Jedi Knight), introducendo in primis una serie di enigmi più complessi rispetto alla semplice formula "trova la chiave e apri la porta" e un livello di azione e di gioco sicuramente superiore. Per prima cosa i programmatori della Raven hanno implementato la possibilità di giocare con una visuale in terza persona degna di questo nome, a differenza di quella di Jedi Knight, che risultava scomoda ed imprecisa qualora si presentavano degli ostacoli da superare. Ovviamente rimane la possibilità di giocare in soggettiva, con una visuale in prima persona come un classico FPS. Jedi Outcast inoltre può essere giocato in vari modi a seconda delle preferenze dell'utente in fatto di strategia di battaglia: infatti si potrà buttare nelle classiche mischie dotati della fidata spada laser falciando tutti i nemici che ci arriverranno addosso oppure si potrà utilizzare armi e fucili laser di precisione per agire nell'ombra. All'inizio del gioco comunque non avremo a disposizione nè la spada laser nè i poteri della forza, ma si sbloccheranno quando finalmente Kyle tornerà ad essere un cavaliere jedi a tutti gli effetti. Come ho già detto in precedenza, nel gioco saranno implementati enigmi, risolvibili prestando attenzione a quello che ci diranno i vari personaggi presenti nei livelli. In conclusione sotto l'aspetto del gameplay Jedi Outcast rappresenta un'evoluzione del genere FPS, introducendo enigmi più complessi ed elementi in parte rpg, come la presenza dei poteri della forza che saranno sbloccati durante l'evolversi del gioco.
Universo digitale
Jedi Outcast può vantare un aspetto grafico di prim'ordine grazie all'utilizzo del motore di Quake III Arena, ulteriormente pompato dai programmatori della Raven. Ma l'aspetto più innovativo stà nell'utilizzo di una particolare creazione dei Raven studios ossia un programma grafico inserito nel motore di gioco, ovvero il fantomatico GHOUL System già utilizzato in Soldiers of Fortune II per PC. Questa feature permette ai programmatori di realizzare modelli tridimensionali qualitativamente eccelsi e suddivisi in molte parti, che potranno essere colpiti e danneggiati, in questo modo per esempio i soldati imperiali colpiti si "esibiranno" in sequenze di morti differenti a seconda del punto in cui sono stati feriti. Jedi Outcast implementa inoltre effetti luce-ombra di ultima generazione che ricreano una ottima atmosfera negli immensi livelli e ambienti di gioco. Una nota particolare va dedicata all'effetto della spada laser di Kyle, che strofinandosi contro i muri produrrà scintille e bruciature nell'acciaio con una dose di realismo incredibile.
Sotto l'aspetto sonoro il gioco ovviamente si avvarrà delle celebri musiche composte da Williams, vero mentore delle colonne sonore dei film di Star Wars.
Multiplayer
Jedi Outcast fornisce anche la possibilità di sfidarsi in micidiali combattimenti multiplayer a due giocatori, ovviamente all'interno di enormi arene sviluppate appositamente per il gioco in doppio. Oltre a questa possibilità non si sa ancora con precisione se ci saranno altre modalità multiplayer sulla versione per XBox, che rispetto alla versione PC presenta una sezione multigiocatore ridotta all'osso. Purtroppo il gioco in questione non dovrebbe avvalersi del servizio XBox Live, un vero peccato perchè se si sfruttava questa possibilità si potevano creare epiche battaglie tra cavalieri jedi, con più utenti collegati.
Conclusioni
Jedi Outcast rappresenta senza ombra di dubbio un gran titolo della line up invernale di Lucas Arts, con un dettaglio audio/video degno di nota e un gameplay di prim'ordine. L'unico appunto può essere avanzato sotto l'aspetto del parlato, la verisone PC è completamente in inglese e con la possibilità di attivare i sottotitoli (ovviamnete in inglese) solo nei filmati, il problema si pone quando si devono ascoltare le indicazione dei personaggi durante il gioco, fondamentali per risolvere alcuni enigmi. Per quanto riguarda la versione XBox spero che questo problema sia risolto, magari introducendo i sottotitoli in italiano, soprattutto durante le sessioni di gioco.
Gli amanti della saga di Star Wars sono avvisati, questo titolo è da tenere d'occhio vista la sua imminente uscita di Novembre.
Analizzeremo comunque il titolo più approfonditamente nella recensione vera e propria, ovviamente su xboxitalia!
Materiali
La vita di un cavaliere
Le vicende del prode cavaliere jedi Kile Katarn hanno inizio con un gioco particolare, si tratta di Dark Forces, uscito molto tempo fa e diretto rivale del "maestro" Doom per il dominio nel campo degli sparatutto su piattaforma PC, tutto questo intorno all'anno 1994. Il seguito dell'acclamato Dark Forces è Jedi Knight, che a dispetto del suo celebre predecessore introduce nello stile di gioco (sempre uno sparatutto in soggettiva) la possibilità di utilizzare una visuale in terza persona ed alcune caratteristiche evolutive nel protagonista. Infatti il titolo in questione permetteva di intrapprendere la via della luce o la via del male portandoci al lato oscuro della forza, questa scelta veniva automaticamente implicata attraverso le nostre azioni nei confronti dell'ambiente circostante e dei personaggi non giocanti. Di conseguenza nelle parti salienti della trama, veramente ottima, i filmati realizzati con attori in carne e ossa cambiavano a seconda del nostro allineamento. Ricordo di aver finito Jedi Knights in tutti e due i modi, sia con il lato buono sia con quello oscuro, ma il filmato di quest'ultimo addirittura mostrava Kile Katarn profondamente cambiato e alla testa di un esercito di soldati imperiali e di jedi oscuri! Dopo i fatti narrati in Jedi Knight è la volta dell'espansione Mysteries of the Sith, dove Kile Katarn verrà inevitabilmente attratto dal lato oscuro ed impersonando la sua allieva, Mara Jade, dovremo sconfiggerlo e riportarlo alla ragione in un combattimento mortale nella sperduta Valle degli Jedi. Proprio dopo quest'ultimo avvenimento prende il via la trama che fa da sfondo al nuovo titolo Lucasarts sviluppato dalla Raven (famosa per Hexen, Hexen 2, Soldiers of Fortune e Soldiers of Fortune 2), ovvero Jedi Outcast.