L'arte della guerra
Le vicende narrate nel gioco seguono gli avvenimenti del primo capitolo (per la cronaca, KUFTC è il sequel di un titolo uscito tempo orsono su Pc), e vede ancora contrapposti umani contro elfi ed orchi, in uno scontro senza frontiere di spiccata ambientazione fantasy-medievale. Non a caso, all’inizio dell’avventura il giocatore è chiamato ad impersonare il leader della fazione preferita, e guidarne i rispettivi eserciti (quattro in tutto, solo i primi due disponibili da subito). La scelta è cruciale, poiché ogni razza possiede caratteristiche peculiari ed un rispettivo plot narrativo, che tramite cut scene e vari dialoghi (in puro stile rpg) funge da collante tra le varie battaglie. KUFTC è un riuscito ibrido tra un titolo strategico, un gioco di ruolo ed un picchiaduro, il tutto amalgamato per favorire la massima semplicità di fruizione al giocatore. Lo sviluppo esclusivo per XBox ha portato due evidentissimi vantaggi: la possibilità di un comparto tecnico ben sopra le righe, ed un gameplay appositamente pensato per la console verde crociata. L’approccio al gioco risulta quindi molto intuitivo, non essendo minato da complesse interfacce testuali. L’azione è gestita da pochi tasti, facilmente assimilabili grazie al buon tutorial, integrato nel gioco stesso per favorire un’immersione senza traumi.
Un riuscito ibrido tra un titolo strategico, un gioco di ruolo ed un picchiaduro, il tutto amalgamato per favorire la massima semplicità di fruizione al giocatore.
L'arte della guerra
Il giocatore prende, come già detto, direttamente i comandi di un generale, l'eroe della situazione. Scriviamo “direttamente” perché all’atto pratico si ha il controllo di un vero e proprio reggimento, che si muove avvolto dai pesanti rumori di spadoni ed armature, con un effetto scenico davvero notevole. Almeno negli spostamenti, una volta entrati in fase di battaglia, i soldati saranno comandati dalla cpu, lasciando al player la gestione del protagonista. Oltre a questo abbiamo altre figure importanti nell’economia del gioco, rappresentate da due capitani, o gregari, sempre pronti ad offrirci il loro supporto tramite consigli e mosse speciali, del tutto simili a smart bomb. Proprio con i due capitani si svolgono la maggior parte dei dialoghi, che finiscono per tracciare una sceneggiatura fatta di amicizie e rivalità (a seconda della razza scelta).
Al mio segnale, scatenate l'inferno!
Le battaglie tra le varie fazioni si sviluppano come un picchiaduro di massa estremamente spettacolare. Per avere un’idea della dinamica di gioco, pensate a Dinasty Warriors, l'azione infatti lo ricorda molto da vicino. Il giocatore comanda sempre il generale in uno scontro collettivo totalmente gestito dalla cpu, ma ha la possibilità di switchare con i tasti dorsali con altre truppe alleate, come gli arcieri, che possono tenere la distanza ed organizzare il fuoco di copertura, ammesso che quest'ultime si siano effettivamente aggragate al gruppo. I comandi risultano di rapida assimilazione, con quattro tasti è possibile pararsi, effettuare combo e magie elementali, mentre l'uso della levetta analogica sinistra consente di ruotare la visuale. Risulta evidente come Phantagram abbia tratto grossa isprazione dal titolo KOEI, toccando però delle profondità ben maggiori. E’ senz’altro questo il momento migliore per godersi l’engine codificato dai programmatori, e se le foto divulgate finora facevano ben sperare, il risultato a video è ancora più esaltante. Siamo di fronte ad un autentico macina poligoni, in grado di sparare sullo schermo centinaia di personaggi, con un effetto coreografico che ha ben poco da invidiare alle migliori sequenze filmiche del Signore Degli Anelli. Ottimo anche il dettaglio delle armature ed i colori caldi, anche se tutto questo preclude un framerate superiore ai 30fps. Escludendo qualche sporadico calo, la fluidità è sempre soddisfacente, e non è da escludere un affinamento nella versione definitiva. L'impatto visivo resta comunque impressionante. Si rimane a bocca aperta ed un attimo spaesati, tra i tumulti di spade, i corpi senza vita che si ammontano, gli zampilli di sangue. Prima di buttarci nella mischia, scorgiamo un minaccioso e gigantesco orco intento a scrollarsi di dosso la fastidiosa fanteria, non facciamo in tempo ad abbatterlo che dal cielo arriva un possente drago, pronto a colpire il gruppo con il suo alito infuocato… Tutto questo è KUFTC. La sezione di combattimento risulta senza dubbio molto curata, anche se infastidisce non poter oltrepassare i limiti perimetrali dell'area adebita allo scontro, anche intravedendo gruppi di guerrieri che combattono in lontananza, il giocatore sarà impossibilitato a lasciare la sua zona, finché non saranno sconfitti i relativi scaglioni.
Epico, spettacolare, pochi altri titoli rendono così efficacemente l’idea di una battaglia senza esclusione di colpi.
Al mio segnale, scatenate l'inferno!
L'audio non sfigura rispetto alla magnificenza grafica, con una serie di ottimi effetti sonori e dialoghi dai termini piuttosto coloriti (che verranno tutti sottotitolati in italiano ndr), ma sono soprattutto le musiche a stupire. Anziché appoggiarsi a stereotipate composizioni epico-cavalleresche, la colonna sonora si avvale di una serie di brani heavy metal, ispirati ed adrenalinici, che sottolineano i vari scontri/incontri. Una scelta davvero azzeccata. La beta in nostro possesso non ci ha consentito di stabilire quanto la componente action prevalga su quella strategica, abbiamo potuto appurare la presenza di una mappa di gioco, la possibilità di influire sul morale dell'esercito, ed altri elementi interessanti che approfondiremo adeguatamente in fase di recensione. Il titolo dovrebbe godere dei sottotitoli in italiano, oltre al pieno supporto Live. Concludendo, le impressioni ricavate dal lavoro di Phantagram sono molto positive, per quanto abbiamo visto e provato, KUFTC si candida come un potenziale gioiello nella ludoteca crociata. Epico, spettacolare, pochi altri titoli rendono così efficacemente l’idea di una battaglia senza esclusione di colpi.
Questo inverno sarà un periodo importante per la console Microsoft, vedranno infatti la luce molti prodotti lungamente attesi dalla comunità videoludica. Tra questi anche il travagliato Kingdom Under Fire: The Crusaders (d’ora in avanti KUFTC), uno dei più interessanti progetti sviluppati dalla coreana softhouse Phantagram, ora finalmente in dirittura d’arrivo e rilevato da Koch Media per la distribuzione in tutta Europa. Multiplayer è riuscita a procurarsi una beta evoluta del titolo, ricavandone impressioni decisamente positive.