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Loco Roco

Avete mai desiderato di essere un pianeta incontaminato e popolato da blob gialli da salvare? No? Strano, molto strano...

ANTEPRIMA di Andrea Palmisano   —   04/05/2006
Loco Roco
Loco Roco
Loco Roco

Rotola rotola rotola

Dopo mesi di boccheggiante attesa, finalmente la situazione nell’offerta software di PSP si sta risollevando. Loco Roco è uno dei tanto attesi e desiderati titoli sviluppati e prodotti in esclusiva per l’handheld Sony, dopo una gioventù passata tra poco utili conversioni di progetti non adatti alla filosofia e alle capacità della console. Ma parliamo di Loco Roco; si tratta di un gioco che sprizza “giapponesità” da tutti i pori, ed è sufficiente dargli un occhiata per capire cosa intendiamo. Lo stile grafico è irresistibile, estremamente fumettoso e con un uso di colori particolarmente vivi e sgargianti. Il protagonista, che dà il nome al gioco, è una specie di blob giallo, dotato di occhi e bocca, e teneroso come pochi altri. La direzione artistica in generale risulta a dir poco esaltante, capace di caratterizzare davvero il titolo in maniera personale senza dover dare sfoggio di particolari qualità tecniche. In realtà, una volta presi i comandi, non si verrà chiamati a prendere il controllo dello stesso Loco Roco, quanto del pianeta su cui il simpatico blob giallo vive. Una bizzarra scelta di game design, che però si rivela molto meno incidente all’atto pratico, andando piuttosto ad inserirsi nel contesto della trama del gioco. Sì perchè il luogo in cui Loco Roco e i suoi simili vivevano in armonia, assieme ad altri esseri bizzarri e totalmente in contatto con la natura, è stato attaccato da minacciosi invasori decisi in tutto e per tutto ad eliminare i poveri blob. A dire il vero, questi ultimi non sembrano curarsene granchè, tanto che durante l’intero livello il nostro eroe continua imperterrito a sfoggiare un bel sorriso canticchiando nel contempo il brano di sottofondo. E vederlo, ve l’assicuriamo, è un vero spasso. Fattostà che il compito di salvare i Loco Roco diventa quindi una priorità dello stesso pianeta in cui essi vivono; ovviamente però, essere un pianeta ha i suoi limiti. Ecco quindi che il sistema di controllo, e quindi le azioni effettuabili, non sono affatto numerose, e per la maggior parte vengono gestiti dai tasti dorsali. Con L ed R è infatti possibile inclinare il pianeta stesso verso sinistra o destra, favorendo così il moto rotolante del giallissimo blob. Premendoli in contemporanea invece, si determina un contraccolpo al terreno stesso che fa quindi “saltare” Loco Roco. Alcuni passaggi dei livelli necessitano però di qualcosa di più; ecco quindi che, premendo brevemente il cerchio, un fulmine colpirà in pieno il povero protagonista, dividendolo a sua volta in una manciata di piccoli blob. Tenendo premuto invece lo stesso tasto, questi ultimi saranno impauriti da una scossa di terremoto, ricompattandosi quindi in un unico essere. Geniale.

Loco Roco
Loco Roco
Loco Roco

Un blob da salvare

Lo schema di gioco è in estrema sintesi quello di un platform bidimensionale. Spostarsi all’interno dei livelli permette non solo di sfuggire dagli invasori, ma anche di approfittare per cibarsi di piante e frutti sparsi nelle ambientazioni. Questo di riflesso porterà Loco Roco ad ingrassare, con risvolti non solo nel suo fattore di obesità ma anche nel gameplay stesso, permettendo di raggiungere luoghi o compiere azioni particolari. Una volta concluso lo stage, viene offerto un riepilogo che sottolinea il carattere “collezionistico” della produzione Sony; per sbloccare bonus ed extra sarà infatti necessario tentare di raccogliere tutto quanto, come nella migliore tradizione dei platform game. Tra gli aspetti interessanti vanno citate senza dubbio le zone nascoste dei livelli, non visibili ad occhio nudo e che richiedono un po’ di intraprendenza per essere scoperte; all’interno di queste è possibile trovare anche dei mini umanoidi (o sono i Loco Roco ad essere enormi?) pronti ad aiutare il povero protagonista. Così come sono pronti a dare una mano anche tutta una serie di creature amiche, che permetteranno di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Tutto sommato quindi, l’impressione che ci siamo fatti da questo breve demo è stata assolutamente positiva; Loco Roco è un titolo originale e fresco, e il gameplay sembra essere studiato al punto da supportare egregiamente l’ottimo lavoro della direzione artistica. Un gioco quindi da tenere d’occhio, a maggior ragione dal momento che la data di uscita non dovrebbe andare oltre all’inizio dell’estate.

Loco Roco
Loco Roco
Loco Roco

Presentato allo scorso TGS, Loco Roco per PSP si è rivelato fin dal principio come un prodotto interessante, originale e meritevole di attenzione. Ora, dopo aver provato a fondo il demo distribuito da Sony, possiamo senza dubbio confermare le impressioni positive avute a Tokio, al punto da rendere il gioco in oggetto senza dubbio tra i titoli più attesi per il portatile del colosso nipponico.