Flower Power!
Se si va a scartabellare negli archivi della nuova console portatile Nintendo, un nuovo Mario Bros. in 2D fu indicato come in sviluppo ancor prima che la macchina uscisse, ma l’annuncio, dato con poca enfasi in un mare di altre notizie, passò in secondo e terzo piano, oscurato dall’essenza stessa della console, allora così misteriosa e pregna di domande sul futuro. Tempo pochi mesi però, e Nintendo diede al mondo la prima possibilità di provare il gioco all’E3 del 2004: quello che gli avventori della convention si trovarono di fronte fu un platform 2D puro, con personaggi ed elementi in primo piano poligonali e sfondi invece disegnati in due dimensioni, ma soprattutto assolutamente strabordante di elementi presi dai tre episodi della saga (considerando come “spurio” Super Mario Bros. 2). Il mondo di gioco sembrava identico al Mushroom Kingdom come ci si presentava nell’85, ovviamente aggiornato alla luce delle nuove tecnologie grafiche, i nemici erano quelli, Koopa, Goomba che si mostravano e si comportavano esattamente come i loro antenati su NES, i blocchi pure sembravano tornati ai bei vecchi tempi, regalavano monete, si rompevano, in certi casi erano timidi e comparivano solo se sollecitati a dovere, e soprattutto Mario (e Luigi!) tornava in piena opera camminando, correndo alla pressione di un tasto, saltellando qua e là (boing!) e mangiando funghi ingranditori e fiori mooooolto piccanti…
Ma allora è un remake? Ma stiamo scherzando? Signori, uno dei giochi più importanti degli ultimi quindici anni non può essere un remake…
Thank you, Mario!
Già alla fiera losangelina di due anni fa New Super Mario Bros. si presentava agli astanti (già tutti innamorati) con diverse novità nel proprio carniere, ma la situazione si è andata chiarendo man mano che Nintendo mostrava versioni più avanzate, per finire con l’ultima giocata alla Game Developers Conference e che era praticamente completa. Andremmo con ordine, se solo sapessimo da dove cominciare… Che ne dite di una mappa, tanto per iniziare con qualcosa che mandi in visibilio i vecchi fan? C’è, come in SMB 3 e 4, e ci permette di scegliere il livello da affrontare, di prendere strade diverse, di scoprire livelli nascosti e tutto quello che ben conosciamo (e se non lo conoscete questo gioco è ancora più obbligatorio!).
ancora un attimo di pazienza e la nostra fame sarà saziata: EAD è tornata sul luogo del delitto
Thank you, Mario!
Trasferendoci sul campo di battaglia, abbiamo nuove mosse a disposizione degli idraulici, che si sono portati appresso dalle loro esperienze tridimensionali: la poderosa “culata” (ma si potrà dire “culata” su Internet? Mah, al caporedattore l’ardua sentenza…) schiacciando un tasto (ah, il setup è totalmente configurabile!) che distrugge tutto ciò che si trova davanti, o meglio sotto, e fa tremare il Mushroom Kingdom, e il “salto a muro” che in locazioni idonee permette di raggiungere altezze vertiginose. E poi nuovi power up, ad affiancare le vecchie conoscenze (il fungo rosso, quello verde, quello viola, e il fiore, e la stella, la fiera dei dolci ricordi!): un fungo che farà diventare Mario grande quanto tutto uno schermo del DS e lo renderà un inarrestabile gigante capace di demolire letteralmente tutto lo scenario (e cancellare così in pochi secondi il lungo e paziente lavoro dei level designer…), e a contrastare uno invece che lo renderà piccino piccino tanto da rimbalzare sul molle esterno di un altrimenti poco offensivo Goomba… E che ne dite dei gusci di Koopa? Sì, perché stavolta i due idraulici potranno addirittura indossarli, e diventare essi stessi delle pericolose tartarughine cattive! E queste sono solo alcune delle cose nuove inserite, sicuramente ce ne saranno altre lungo i (si dice) ottanta livelli di gioco, contrassegnati tra l’altro dalla meravigliosa numerazione progressiva 1-1, 1-2 e così via, che pure non si vedeva da tempo, lasciati nell’ombra da Nintendo per dare a tutti noi il piacere di scoprirle giocando e ghignando felici cullati da ricordi che tornano reali…
But our Princess…
Non vi basta? Neanche a Miyamoto e soci, evidentemente, perché in New Super Mario Bros. c’è anche il multiplayer! Una versione 2D di quello già visto in Super Mario 64 DS, coi due fratelli che corrono e si rincorrono lungo i livelli alla ricerca della stella che compare casualmente in un luogo o nell’altro e che possono usare i loro poteri per danneggiarsi a vicenda. E inoltre ci sono i minigiochi dello stesso Mario 64 DS, più altri totalmente nuovi, ma stavolta anch’essi giocabili in multiplayer fino a quattro giocatori, la qual cosa a ben vedere da sola potrebbe costituire un gioco intero!
Nintendo, come ha imparato a fare da qualche anno, ammicca e gioca coi suoi fan più accaniti, con le loro emozioni e i loro ricordi
But our Princess…
La grafica si presenta già oggi fluida e colorata come solo quella di Mario Bros. sa essere: i modelli poligonali sono molto simili a quelli visti in Mario 64, e i fondali sembrano disegnati come ai tempi in cui il 2D era la massima frontiera e di conseguenza vi si dedicavano impegno e risorse. Col sonoro entriamo nell’ambito che per tanti appassionati sarà senz’altro quello più gustoso: possiamo aspettarci tonnellate e tonnellate di versioni nuove dei motivetti che hanno fatto letteralmente la storia del videogioco, che ci porteremo inevitabilmente impressi nelle orecchie e nel cervello fino alla vecchiaia e che, caso più unico che raro nella storia del nostro medium preferito, ne hanno trasceso i confini per entrare a pieno diritto nella cultura popolare. A partire dall’aspetto sonoro Nintendo, come ha imparato a fare da qualche anno, ammicca e gioca coi suoi fan più accaniti, con le loro emozioni e i loro ricordi: i funghi e i nemici ballano e saltano ai ritmi di Koji Kondo, le piattaforme mobili tornano in gioco così come i mitici warp che permettono di saltare mondi interi, l’antefatto è ancora una volta sempre quello, idiotissimo e immortale, del rapimento di Peach e senz’altro ancora tantissimi saranno i riferimenti, gli easter egg, i rimandi e le citazioni che possono attingere a un ricchissimo patrimonio di giochi che, sono ormai venticinque anni dalla primissima apparizione di Mario, ha cementato i rapporti tra Mamma Nintendo e tutti i suoi devotissimi figlioli.
…is in another Castle? Mamma mia!
Problemi e domande? Beh, qualcosa c’è, così, giusto per fare un discorso completo: il poco che la Grande Enne ci ha dato finora da giocare è praticamente identico all’incipit di Super Mario più Bros., level design compreso, ma c’è poco da preoccuparsi, alla luce delle nuove mosse e poteri (il salto a muro richiederà spazi appositi per essere sfruttato a dovere, no?) e delle foto di livelli avanzati che abbiamo visto ma non ancora provato con mano. E poi la quasi totale inutilità, stavolta, dello schermo inferiore, che presenterà giusto la posizione in cui siamo nel livello e ci darà la possibilità, tramite un tocco, di selezionare per l’uso un solo oggetto che ci eravamo messi da parte prima, come in Super Mario World. Ma d’altronde New Super Mario Bros. altro non è se non la risposta a chi temeva che Nintendo, nei suoi sforzi di ampliare il mercato verso la cosiddetta Touch Generation coi vari Brain Training e Nintendogs, avesse dimenticato i suoi fan di più antica data, quelli che alcuni si vantano di chiamare “hardcore gamers” ma che noi preferiamo definire con un termine meno pretenzioso e più veritiero, semplicemente “innamorati”.
A ben vedere, il più grosso problema di NSMB è la data d’uscita: il 15 Maggio per la versione USA e il 30 per quella Jap appaiono ancora maledettamente lontani, alla luce della voglia spasmodica di giocare. E addirittura niente si sa di preciso dell’uscita europea, oltre a un generico "inizio estate"… La questione è probabilmente legata all’uscita del nuovo DS Lite, visto che il titolo appariva come precedentemente ricordato praticamente completo alla GDC. In effetti, un bundle Lite + gioco sarebbe uno splendido regalo per l’estate…
C’è chi dice che Yoshi’s Island era sottotitolato come “Super Mario World 2” e quindi il suo sequel, Yoshi’s Story, a rigor di logica sarebbe Super Mario World 3. E c’è chi pensa che essendo Wario Land noto anche come Super Mario Land 3, i tre seguiti sono seguiti anche della bilogia Mariesca portatile. In realtà però lo sappiamo tutti come stanno le cose: seppure indiscutibilmente le serie del dinosauro verde e del cattivone giallo prendano le mosse dalla storica saga piattaformica, già dai loro primi episodi e a maggior ragione con l’andare del tempo hanno portato in campo tante e tali novità, tante e tali differenze nel modo di intendere il platform 2D, in un paio di casi anche tale differenza in qualità che ben presto sono diventate dei veri e propri spin off alla serie principale, né più né meno che Donkey Kong Country. L’idraulico italiano dal canto suo s’è trasferito armi e bagagli nel regno del 3D, coi soliti successi, ma la verità è che noi non giochiamo un Mario 2D puro, duro, come piace a noi, dall’Anno di Grazia 1991, Super Mario World, Super Nintendo, Super in tutti i sensi. Ebbene, signori, ancora un attimo di pazienza e la nostra fame sarà saziata: EAD è tornata sul luogo del delitto.