L'uso dell'intelligenza artificiale generativa nei videogiochi sembra oramai un elemento da dare per scontato in molti team di sviluppo, ma ovviamente non tutti i titoli più importanti del momento l'hanno utilizzata. Ad esempio, Blue Prince - il puzzle game roguelike pubblicato nella primavera 2025 - non ne fa uso.
C'è però chi ha sospettato il team di aver usato l'IA generativa, soprattutto dopo l'arrivo di un articolo della testata The Escapist, che ha poi corretto le proprie dichiarazioni a riguardo. L'editore - Raw Fury - ha quindi negato qualsiasi uso dell'IA in un post sui social.
Cosa ha detto Raw Fury su Blue Prince
Il post recita, in traduzione: "Per chi ha bisogno di conferma: in Blue Prince non è stata utilizzata alcuna intelligenza artificiale. Il gioco è stato creato e realizzato con il pieno istinto umano da Tonda Ros (AKA dogubomb) e dal suo team. È il risultato di otto anni di sviluppo, alimentati da immaginazione e creatività, e siamo estremamente orgogliosi di ciò che Tonda ha realizzato."
L'articolo che ha accusato Blue Prince non aveva vere prove a riguardo e il gioco puzzle ha anche dovuto dimostrare che nessuna IA è stata usata, per poter partecipare ai The Indie Game Awards, dove infatti il gioco ha vinto il premio come miglior indie e miglior indie di debutto, dopo la squalifica di Clair Obscur: Expedition 33.
Diteci, qual è il vostro pensiero sull'uso dell'IA generativa nel mondo dei videogiochi?
Infine, se il gioco vi piace (ma anche se non vi piace!), vi suggeriamo di leggere il nostro speciale nel quale vi raccontiamo che dietro Blue Prince c'è una storia di arte, ossessione e mail finite nello spam.