Raw Fury, l'editore dell'adventure Blue Prince, ha pubblicato una dichiarazione perentoria sulla lavorazione del gioco: non ha elementi realizzati usando le intelligenze artificiali generative. Chiaramente si tratta di un tentativo di smarcarsi da quella che è la polemica del momento, con tanti giocatori che attaccano a testa bassa chiunque sia sospettato di averle usate o abbia fatto dichiarazioni post pubblicazione in merito, come Sandfall, che si è vista revocare un premio per aver mentito sul loro utilizzo in Clair Obscur: Expedition 33, o come Larian, che non è riuscita a far capire come la sta utilizzando per Divinity (non per le risorse, ma per il brainstorming).
No IA
"In Blue Prince non è stata utilizzata intelligenza artificiale." Ha scritto Raw Fury, che poi ha aggiunto: "Il gioco è stato creato dall'istinto umano di Tonda Ros e il suo team a @dogubomb.bsky.social"
Secondo Raw Fury, Blue Prince è il "risultato di otto anni di sviluppo, alimentato dall'immaginazione e dalla creatività, e siamo davvero fieri di ciò che Tonda è riuscito a fare."
L'odio per l'intelligenza artificiale va aumentando, nonostante ormai dovrebbe essere chiaro che sarà utilizzata nella maggior parte dei progetti videoludici del presente e del futuro, anche se in diversi modi. Ad esempio Microsoft, EA e Krafton hanno deciso di impiegarla in modo massiccio, mentre altre realtà puntano a un uso moderato e non in aspetti visibili delle produzioni ludiche.