Londra in fiera, Londra da bere
Non posso negare che una Fiera è una grande scusa per farsi quattro giorni di mo vida all'estero, stanchezza permettendo. E gli eventi che qui sopra ho un po' condannato, dal punto di vista del puro divertimento sono assolutamente unici. Ad esempio la festa Sony dello scorso anno, con ospiti a sorpresa Jamiroquai e Keith Richards, rappresenta il sogno notturno di ogni "discotecaro". La stessa serata alla sede Electronic Arts (che aveva disertato la fiera) va ricordata come un momento molto importante di contatto con gli sviluppatori come Peter Molyneux, che fece un'ampia presentazione di Black & White. E di giorno? La classica passeggiata da Harrods, a Piccadilly Circus o Covent Garden non possono mancare.
Ehm, dott.Pucci ma i videogiochi? Tutto sommato qualche novità succosa ce la dovremmo aspettare. Blizzard con il gioco "innominato" (che a quanto pare verrà sviluppato da Blizzard North, libera dall'impegno Lord of Destruction); Infogrames con Epic (verranno mostrati sicuramente i progressi di Unreal 2 e Unreal Warfare). Anche dall'evento EA nuovi titoli dovrebbero spuntare e magari The Sims On Line verrà tirato fuori dal cilindro magico funzionante.
Un paragrafo serio, uno meno serio e uno conclusivo
L'articolo perfetto è fatto da tre paragrafi. Questo è il terzo, e conclusivo. L'appuntamento è dunque per il 2 settembre, quando la Fiera aprirà i battenti e dimostreremo come stanno realmente le cose. Un augurio in finale lo voglio fare affinchè la Sala Stampa di questa edizione sia degna del suo nome, e non come lo scorso anno con non più di sei pc a disposizione dei giornalisti.
The Pink Submarine
Quest'anno l'ECTS ha scelto il colore rosa. Io avrei scelto il verde, come la speranza, quella di vedere l'unica fiera europea del settore riuscire a invertire la tendenza che sta mettendo in pericolo l'importanza dell'evento a livello mondiale, a favore dell'E3 di Los Angeles.
Con il cambio di sede, in un posto più moderno e attrezzato, l'organizzazione londinese ha voluto dare un segno a chi, da mesi ormai, aveva condannato la fiera fin da questa edizione. Insomma l'ECTS 2001, potrebbe essere un nuovo inizio o il canto del cigno di un evento condannato a rimanere in secondo piano nelle edizioni a venire. In effetti qualche pericolo c'è, dato l'alto numero di diserzioni dei grandi nomi del firmamento delle software house. Come si puo' vedere dalla lista degli espositori, mancano nomi noti come Nintendo, Sony, Activision, Eidos, Interplay. Ci saranno per compensare Microsoft, Infogrames, Blizzard. Ma una fiera che vuole imporsi come valida alternativa europea al predominio americano, dovrebbe riuscire ad attrarre tutti i protagonisti del settore, non alcuni.
Ad ogni modo, da italiano e da europeo, non posso che augurarmi che l'ECTS riesca non solo a sopravvivere ma a dimostrare che anche in Europa c'è vita videoludica, sia dal punto di vista dei consumatori, sia dal punto di vista dei produttori. Una nota ulteriore di speranza viene dalle acquisizioni portate avanti nell'ultimo anno da compagnie e publisher europei. Ubi Soft con Red Storm e Blue Byte, Infogrames con Epic, Hasbro e Microprose, Titus (assente alla fiera) con Interplay. Teoricamente già dal 2002 si dovrebbero vedere gli effetti di queste acquisizioni di software house americane da parte di compagnie europee, con un baricentro che dovrebbe spostarsi un po' più a est di New York. Infine voglio far notare la cattiva abitudine presa da molti protagonisti del settore di organizzare i propri eventi fuori la fiera, approfittando dell'alta concetrazione di operatori e giornalisti. Da segnalare gli eventi Nintendo, Electronic Arts e Eidos.