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Riding Spirits

Rispolverate tuta e casco perchè è in arrivo su PlayStation 2 il "Gran Turismo delle due ruote". Dozzine di modelli reali di motociclette, un'infinità di settaggi disponibili, piste lunghe e impegnative e, quasi a sorpresa potremmo ritrovarci tra le mani uno dei racing più sorprendenti degli ultimi mesi.

ANTEPRIMA di La Redazione   —   02/09/2002
Riding Spirits
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Lo spirito delle corse?

Appena accesa la console si ha subito un impatto positivo con il gioco: tutto inizia con una presentazione in computer grafica molto curata che lascia intravedere la natura particolare della produzione Spike. Questo RS è un po’ atipico rispetto agli ultimi titoli a cui ultimamente siamo abituati: infatti avremo a disposizione delle moto che hanno parecchi anni sulle spalle, ma che hanno fatto la storia del motociclismo internazionale. Dopo questa breve presentazione si entra nel menu principale che non si discosta molto dalle produzioni simili offrendo le modalità “time attack”, “quick race”, “battle”, la possibilità di gestire i replay salvati dopo ogni gara e la modalità “riding spirits” in cui si compete per arrivare primi in gare a punti. Il menu opzioni offre molti settaggi e configurazioni anche se, vista la natura simulativa del titolo, non è completo ed esauriente. Entrando nel gioco vero e proprio, si nota subito la somiglianza con il titolo della Polyphony Digital , ovvero quel Gran Turismo che ha fatto la storia della Playstation; prima di ogni competizione bisognerà settare la propria moto e dopo ogni gara (vinta) si potranno comprare tantissimi accessori per la moto e per il pilota e comprare pezzi di ricambio come: motori, componenti elettrici, marmitte e quanto altro serva per upgradare il bolide a due ruote. Questa componente simulativa offre una profondità incredibile al gioco rendendolo avvincente e tecnico al punto giusto da non annoiare; difatti, come accadeva in Gran Turismo, si potrà gareggiare più volte e fare più soldi per acquistare ogni minimo oggetto che vi potrà sfuggire. La presenza del “GARAGE”, inoltre, vede la possibilità di avere una vostra collezione di moto e rende il gioco ancora più stimolante: si possono collezionare moto, caschi ma anche provare le nuove moto acquistate e testarle nel circuito di prova nel GARAGE.

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Vento nei capelli (e moscerini negli occhi)

La parte tecnica è meno splendente di quanto possa sembrare dalla premessa: la difficoltà del controllo è giustificata dalla natura simulativa di RS, ma il modello di guida e la risposta ai comandi soprattutto in frenata non sono delle migliori. La curva di apprendimento è molto alta e potrebbe dare fastidio a chi magari è allergico alle simulazioni e preferisce titoli più arcade. Avanzare nel gioco non sarà facile: spesso vi ritroverete a terra e vincere le gare, soprattutto all’inizio, non sarà facile ma una volta messi alle spalle un buon numero di chilometri, la situazione sarà destinata a cambiare. La sensazione di velocità è ben curata e le due visuali a disposizione svolgono il loro lavoro alla perfezione; ogni volta che si modifica la moto la velocità aumenta, costringendo il giocatore a modificare lo stile di giuda in base alla potenza della moto (come accade in GT). I circuiti sono molto curati, vari e ben congegnati: vi ritroverete anche in montagna ad affrontare salite e discese nonché gallerie e strapiombi. I replay sono gratificanti e spettacolari e rendono giustizia al buon motore poligonale del gioco. Sul fronte grafica, nulla da eccepire, e probabilmente l’hardware PS2 non può permettere una resa migliore sia per i dettagli che nelle texture che tuttavia sono sufficienti. Magari nella versione finale ci potrà essere una definizione maggiore e un miglioramento grafico che in questa versione beta non è possibile valutare. Il sonoro svolge egregiamente il suo lavoro e ci sono varie musiche che non risultano mai seccanti ma che comunque si possono escludere dalla gara per concentrasi meglio sul gioco vero e proprio. In definitiva, posso ammettere di essere stato sorpreso da questo titolo, che onestamente mi ha impegnato molto e mi ha permesso di vivere i giochi di corse da un altro punto di vista; inoltre la presenza di più di 100 moto e accessori non fa che aumentare l’interesse per la versione finale che si preannuncia molto interessante. Il lato tecnico è molto curato, le animazioni pure, tutto fa sperare per il meglio: non sono sicuro che a tutti possa piacere ma è una valida alternativa ai giochi arcade che non offrono molte ore di gioco al contrario di questo RS. A presto per un'approfondita recensione.

Riding Spirits
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Bam! Entertainment ha presentato all’E3 una line-up di tutto rispetto, facendo dimenticare per qualche attimo gli imponenti stand dei colossi giapponesi del mondo dei videogiochi. Questo titolo Riding Spirits (per comodità RS) ha avuto una genesi quantomai unica: è nato nel silenzio di altre produzioni come Moto GP ma si è fatto subito rispettare. In rete ho letto moltissime interviste ai programmatori e ammirato molti artwork preparativi, e la curiosità è salita alle stelle sin dai primi momenti. In men che non si dica è arrivata una beta del gioco da provare e con grande piacere e curiosità mi sono messo all’ opera per analizzare la versione quasi completa del gioco in questione.