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Sonic Riders

Sonic è la creatura più veloce sulla terra? Vediamo cosa combina in aria…

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   11/01/2006

Il gioco

Parlare di “trama” è un po’ pretenzioso quando ci si trova di fronte a un videogame dichiaratamente arcade, e Sonic Riders non fa eccezione: Sonic, Tails e Knuckles sono alla ricerca degli Smeraldi del Caos, con tanto di improvvisato “Dragon Radar”, quando si imbattono in alcuni personaggi temibili e sconosciuti: la banda di ladri capitanata da Jet. Quest’ultimo è da anni alla ricerca di un modo per far riemergere il tesoro di Babilonia, appartenente ai suoi antenati, e per dare una svolta alla propria missione si allea con il malvagio Dottor Eggman. Viene dunque indetto un torneo con lo scopo di esplorare numerose location e trovare gli Smeraldi nascosti, Smeraldi che messi insieme potranno rivelare la città nascosta. Non si tratta di una serie di corse “a piedi”, però: i concorrenti dovranno battersi a bordo di tavole volanti in stile “Ritorno al Futuro 2”, che alla prova dei fatti riescono a raggiungere velocità addirittura superiori a quelle sfiorate da Sonic. Il porcospino blu e i suoi compagni, dunque, devono imparare alla svelta a familiarizzare con le Extreme Gear, in modo da farsi valere nel torneo e recuperare gli Smeraldi del Caos.

“Prendere la scia” degli altri è una delle chiavi per vincere le gare, soprattutto quelle più difficili, insieme a tutta una serie di accorgimenti.

Sonic Riders
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Sistema di controllo

Le Extreme Gear, come si sarà capito, sono appunto le tavole volanti a bordo delle quali si gareggia nell’EX World Grand Prix indetto dal Dottor Eggman (o Robotnik, che dir si voglia). Questi particolari apparecchi permettono di cavalcare l’aria, acquistando velocità in discesa come un qualunque skateboard ma rendendovi capaci di sfruttare l’effetto scia creato dagli avversari come mai si era visto prima: quando qualcuno vi precede, infatti, lascia dietro di sé un vero e proprio “canale” che potete percorrere come se fosse un profondo solco (mantenendovi in equilibrio dosando lo stick analogico sinistro), per guadagnare terreno rapidamente e disinteressarvi anche delle curve più pericolose.
“Prendere la scia” degli altri è una delle chiavi per vincere le gare, soprattutto quelle più difficili, insieme a tutta una serie di accorgimenti: bisogna memorizzare il tracciato e soprattutto ricordarne le rampe di accelerazione, tenere conto delle curve più difficili (quelle che possono farvi finire in un baratro, ad esempio), delle zone in cui vale la pena spendere i pochi “turbo” a disposizione e dei trampolini. Tramite questi ultimi ci si può produrre in acrobazie spettacolari e non fini a sé stesse: ricaricano la “barra dell’energia” delle tavole e ci fanno guadagnare slanci fondamentali per tagliare il percorso nel modo giusto. I trick eseguibili sono tutt’altro che numerosi, purtroppo. Controllare la propria Extreme Gear è semplice: la tavola risponde prontamente alle sollecitazioni dello stick analogico ma non è avvezza ai bruschi cambi di traiettoria. In quei casi è necessario usare il “freno a mano”, del tutto simile a quello presente in wipEout, una volta raggiunto il centro delle curve più insidiose. Come anticipato, le EG dispongono di una propria energia, da cui si può attingere quando si è in difficoltà con i “turbo”, ovvero delle accelerazioni improvvise che possono ovviare alle conseguenze di una traiettoria male impostata. Abusare di questi aiuti, però, vi lascerà letteralmente a piedi: molto più lenti, alla disperata ricerca di un box (sì, ci sono anche i box) o della pausa rigenerante rappresentata dalle fasi “rotaia”, in cui il personaggio segue un percorso predeterminato ma può farlo più velocemente se si ruota lo stick analogico come dei forsennati. I negozi che vendono joypad ringraziano sentitamente.

Sonic Riders
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Modalità di gioco

Sonic Riders vanta un gran numero di modalità di gioco, e ognuna di esse sblocca qualche elemento nascosto, qualche percorso, qualche tavola, qualche personaggio. L’approccio più istintivo, ovvero affrontare una “gara normale”, si rivela fin da subito sbagliato: per combinare qualcosa in pista bisogna procedere con gradualità, e il modo migliore per farlo è darsi nientemeno che alla modalità Storia. Grazie ad essa ci si ritrova nei panni di Sonic e dei suoi amici, a seconda del caso, e si affrontano in sequenza tutte le gare del torneo, spesso con l’obbligo di arrivare primi ma con il vantaggio di dover affrontare solo un avversario “difficile” alla volta. Tutto ciò rende possibile familiarizzare con i comandi e con la fisica che regola i movimenti delle Extreme Gear, rendendoci in breve tempo consapevoli di ciò che accade sullo schermo. Una volta portata a termine la modalità Storia con i “buoni” della situazione, potremo rigiocarla dalla parte di Jet e dei suoi compagni, assistendo nuovamente a tutte le sequenze di intermezzo, ma da una prospettiva diversa.
A fare da compendio alla modalità Storia ci sono tante piccole alternative, talvolta molto interessanti. La modalità Missione, ad esempio: al comando di diversi personaggi, dovremo completare degli obiettivi di volta in volta diversi (raccogliere degli oggetti, eseguire delle acrobazie, terminare dei percorsi in un tempo limite, ecc.) per sbloccare le missioni successive. Oppure la modalità Squadra, che apre le porte al multiplayer più estremo: fino a quattro giocatori possono affrontarsi contemporaneamente in una serie di situazioni diverse. O la modalità Sopravvivenza, che vi vedrà impegnati in una estenuante lotta all’ultima risorsa o in una corsa in cui bisogna perseguire un obiettivo prima degli avversari svariate volte. Tutte queste modalità secondarie godono dell’apporto degli oggetti che è possibile acquistare nel Negozio, utilizzando gli anelli raccolti durante le gare.

L’approccio più istintivo, ovvero affrontare una “gara normale”, si rivela fin da subito sbagliato: per combinare qualcosa in pista bisogna procedere con gradualità.

Sonic Riders
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Realizzazione tecnica

Il nuovo titolo sviluppato da Sonic Team vanta una realizzazione grafica ottima sotto molti punti di vista: benché le location non brillino per il livello di dettaglio o per il numero di colori utilizzato, c’è da dire che tutto si muove a una velocità impressionante e che il frame rate non subisce variazioni avvertibili. Il risultato finale è davvero positivo, con l’unica riserva rappresentata dalle sequenze di intermezzo: visti gli standard attuali, si poteva fare molto di più. Il comparto sonoro si avvale di numerose musiche di genere techno, che sottolineano l’azione come meglio non si potrebbe e che non risultano mai fastidiose. Meno bene gli effetti sonori, sporadici e anonimi.

Multipiattaforma

Sonic Riders ci porterà alla scoperta delle Extreme Gear su GameCube, PS2 e Xbox. Ci riserviamo di dare un giudizio definitivo in fase di recensione.

Primo giudizio

Sonic Riders è un gioco tecnicamente ben realizzato, che trae ispirazione da titoli di un certo livello (SSX e wipEout, come si diceva in apertura). Forse il suo unico difetto, a parte qualche imprecisione nella guidabilità delle tavole, sta nell’eccessivo caos che si viene a creare in pista: molto spesso si ha la netta sensazione che la vittoria sia una questione di occasioni e che tali occasioni non sempre dipendano da ciò che realmente facciamo. I personaggi vivono tutta una serie di situazioni, in pista, ma le stesse non vengono padroneggiate o utilizzate consapevolmente, il che è un controsenso per un titolo arcade. L'introduzione da parte degli sviluppatori della modalità multiplayer, meno brillante graficamente ma piena di potenziale se si è in quattro, è molto interessante e potrebbe essere la discriminante positiva del gioco. Appuntamento quindi con la nostra recensione.

Sonic Riders rappresenta per molti versi il ritorno del Sonic Team e di Sega, in generale, nel “giro che conta”. Il gioco è un particolare mix tra SSX e wipEout, con grandi ambizioni relative al multiplayer (fino a quattro giocatori in contemporanea) e una realizzazione tecnica importante. Ma analizziamolo nei dettagli…