General Pepper’s Lonely Hearts Club Band
Il gioco è nato con un titolo più evocativo, si chiamava Star Fox Armada, ma in Nintendo hanno probabilmente voluto riesumare quello Star Fox 2 concepito per SNES dopo il grande successo del primo capitolo e mai venuto alla luce; questo ci lascia nel difficile, e francamente inutile, dubbio su come considerare Star Fox 64/Lylat Wars nella cronologia ufficiale... Fatto sta che la saga ha l’occasione di riscattarsi alla grande dopo il discusso spin-off Adventuroso di Rare, e il primo passo è ovviamente tornare all’Action furioso. Gli avventori delle edizioni 2003 e 2004 dell’E3 hanno avuto modo di testare sia la modalità multiplayer che quella in solitario: di quest’ultima erano presenti all’ultima fiera due livelli, uno ambientato a terra e l’altro nello spazio, a bordo del fedele Arwing.
Le missioni terrestri potranno essere affrontate dal caro Fox e dai suoi compagni Peppy Hare, Slippy Toad, Falco Lombardi e Krystal (new entry da Star Fox Adventures) sia a piedi che a bordo di diversi veicoli; già a piedi non mancherà il potenziale distruttivo, affidato ad armi da fuoco che vanno dalla classica e affidabile pistola laser a una più soddisfacente automatica in grado di sparare a raffica, per concludere con un lanciarazzi che come lo Stinger di Solid Snake aggancerà il bersaglio per poi lasciarci godere in tutta tranquillità l’emozione dell’inseguimento e del raggiungimento con relativa esplosione; il sistema di controllo attualmente in piedi (ma potrebbe cambiare come già ha fatto nei dodici mesi tra le due fiere) prevede il movimento tramite leva sinistra, la mira tramite quella destra, lo sparo con R e un “livellamento” della visuale, alla Zelda (permette anche lo strafe, difatti), con L, e si parla di azione estremamente concitata, con nemici e proiettili che arrivano da tutte le parti, esplosioni ogni tre per due e tante casse da far saltare per ottenere bonus e power-up. Ma se già a piedi il team Star Fox è in grado di difendersi più che bene, a bordo dei vari veicoli sparsi per le arene di gioco, citiamo il Landmaster Tank già noto ai frequentatori del Lylat System, diventa assolutamente poderoso, essendo in grado di abbattere con un sol colpo ben assestato i nemici più grandi, che magari dal cielo avevano pericolosamente messo in discussione l’incolumità dei nostri eroi ancora privi di mezzi meccanici; anche il controllo dei veicoli sarà intuitivo e privo di pretese realistiche, cionondimeno l’inserimento stesso di tali mezzi dovrebbe costituire un incentivo all’azione strategica, vedremo...
L’altra faccia del gioco in singolo è il classico shooter spaziale “on rails” a bordo dell’Arwing, dove tutto sembra immutato rispetto al passato, controlli compresi, e già sappiamo che basterebbe solo questa sezione ben realizzata a SF2 per piazzare da adesso un discreto numero di copie.
Bombarda il tuo migliore amico!
Sembra proprio però che il fiore all’occhiello di Star Fox 2 sia la modalità multiplayer: fino a quattro giocatori potranno affrontarsi in arene apposite, ognuno impersonando un membro diverso del team, sia a terra che nello spazio; se quest’ultimo caso l’abbiamo già affrontato in Star Fox 64 (ma stavolta le capacità del GameCube dovrebbero almeno risparmiarci il nebbione stile Avalon...), non possiamo che rabbrividire di piacere al pensiero di cosa i designer Namco possono mettere in piedi per chi preferisce la solida terraferma. Intendiamoci, non si tratta di niente di particolarmente nuovo e un tipo d’azione del genere, con la possibilità di combattere a piedi e sfruttare diversi veicoli, l’abbiamo già visto in tanti giochi specie per PC; ma con uno stile che promette azione a piene mani, blastaggi furiosi e calibri pesanti come se piovesse, con la classica attenzione ai dettagli delle software house giapponesi e con la cura che solitamente Nintendo riserva ai propri titoli multiplayer, Star Fox 2 potrebbe essere il nuovo killer della nostra vita sociale, nonché delle nostre amicizie più care: speriamo in numerose bastardate alla Four Swords e in arene progettate allo stato dell’arte...
Bombarda il tuo migliore amico!
La natura eminentemente multiplayer del gioco si farà sentire anche sul comparto tecnico: Namco (nello specifico, il team che sta lavorando a SF2 è quello di Ace Combat) e Nintendo sanno bene che in giochi del genere, che devono gestire fino a quattro situazioni diverse su schermo, ciò che conta davvero sono la fluidità, che dev’essere impeccabile, e la chiarezza, la nitidezza e la pulizia grafica dell’area di gioco, perciò aspettatevi di veder sacrificato ogni altro aspetto della grafica che i programmatori si vedranno costretti a sacrificare. Nonostante ciò, sullo showfloor uno Star Fox 2 nettamente migliorato rispetto all’apparizione precedente faceva la sua figura: fluidità e pulizia ai massimi livelli, con un frame rate già praticamente fisso a 60 fps nella demo, e oltre questo orizzonti ampi ed effetti rimarchevoli, dai particellari al fumo delle esplosioni e via tecnicheggiando... Pare si sia scesi a compromessi sui poligoni, ma non tanto per quanto riguarda il loro numero, che è elevato vista l’ampiezza del campo visivo e i tanti oggetti su schermo, quanto per il dettaglio di ogni singolo elemento dello scenario, che non a caso si alza nei livelli ambientati nello spazio che devono disegnare meno elementi di contorno; allo stesso modo a texture ben fatte si alternavano altre che lasciavano a desiderare, ma questo potrebbe anche essere dovuto alla natura di demo di quanto visionato finora, e al presumibilmente poco tempo che il team ha avuto a disposizione per metterlo in piedi.
In definitiva, Star Fox 2 promette di recuperare il concetto puramente Action alla base della saga e di espanderlo per bene per regalarci un’esperienza all’insegna dello shoot ‘em up più di classe: di tempo per affinare il reparto tecnico, ma soprattutto per assicurarsi di aver dato tutto il possibile alla voce gameplay, Nintendo e Namco ne hanno ancora, giacché il gioco è previsto entro Natale negli States e poco dopo da noi, e il posizionamento del gioco in un periodo così strategico non fa altro che rassicurarci ulteriormente sulla cura che vi sarà riposta. Slippy out.
Wind of Change
Il “nuovo corso” delle esclusive esterne in Nintendo è ormai chiaro: basta alla struttura pesantemente basata sulle second parties, criteri molto stretti nel dare il via libera per acquisizioni a suon di miliardi di studi indipendenti e di giochi; la strada da seguire è quella delle collaborazioni con nomi storici e meno storici del panorama videoludico, chi prima era un pericoloso concorrente da battere o una capricciosa primadonna da conquistare, ora è un prezioso alleato nella guerra delle console.
Riservando ad eventuali altri momenti del nostro dibattito la disamina di vantaggi e svantaggi, tutti per il momento teorici, di un simile approccio, è innegabile che sul piano concreto esso abbia già dato, pur essendo in piedi da poco, risultati notevoli e sul fronte della qualità e su quello più meramente commerciale; ricorderemo giusto F-Zero sviluppato con Sega e Final Fantasy Crystal Chronicles con Square-Enix. Ma il bello deve ancora venire, e una delle prossime punte di diamante di questa strategia sembra prefigurarsi nel ritorno di una delle icone Nintendo per eccellenza, Fox McCloud e il team Star Fox: al timone del progetto Star Fox 2 c’è Namco. Naturalmente.